Superbonus e cessione del credito, le novità in arrivo

Tommaso Gavi - Imposte

Novità sul superbonus e sulla cessione del credito delle agevolazioni edilizie potrebbero arrivare a breve. Dall'acquisto dei crediti da parte degli enti locali alla soluzione per ampliare la compensazione da parte delle banche, passando per la possibile proroga della scadenza per le unifamiliari

Superbonus e cessione del credito, le novità in arrivo

Possibili novità in arrivo per il superbonus su un doppio fronte, quello delle scadenze e quello dei crediti fiscali.

Sulla cessione del credito, per gli importi incagliati, gli enti locali potranno fornire supporto per sbloccare la situazione. Dopo la provincia di Treviso anche la regione Sardegna si sta muovendo per l’acquisto dei crediti fiscali.

Continua inoltre il dialogo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Eurostat per trovare una soluzioni per permettere margini più ampi alla compensabilità delle somme con modello F24.

Intanto si lavora per un’ulteriore proroga a giugno per i lavori sulle unifamiliari. Potrebbe arrivare con la legge di conversione del decreto Milleproroghe.

Superbonus e cessione del credito, le novità in arrivo

Una soluzione al blocco della cessione del credito potrebbe arrivare dagli enti locali.

Il primo ad “acquistare” crediti è stata la Provincia di Treviso. Gli stessi verranno utilizzati in compensazione orizzontale con i debiti fiscali dell’ente stesso.

Come anticipato il 26 gennaio da Italia Oggi, anche la regione Sardegna sta muovendo i primi passi verso la stessa direzione.

Anche diversi altri comuni potrebbero seguire la stessa strada, offrendo nuove prospettive alla questione dei crediti incagliati dei bonus edilizi, che a dicembre avevano raggiunto l’ammontare di 99 miliardi di euro.

Intanto continua il dialogo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze con l’Eurostat sullo stesso tema.

Potrebbe arrivare a breve una soluzione per la compensazione di una percentuale dei crediti fiscali attraverso il modello F24, come già suggerito nella proposta ABI-ANCE, avanzata ormai da diversi mesi.

Intanto novità potrebbero arrivare anche in merito alle scadenze del 2023. Tra gli emendamenti della Commissione del Senato alla legge di conversione del decreto Milleproroghe 2023 trova spazio il rinvio dal 31 marzo al 30 giugno 2023 per il termine relativo alle unifamiliari.

La strada per l’approvazione è ancora lunga e si dovrà attendere la conclusione dell’iter di conversione parlamentare del decreto in questione.

I requisiti da verificare, ovvero aver realizzato il 30 per cento dei lavori, potrebbe essere spostato dal 30 settembre al 31 dicembre 2022, estendendo la platea degli eventuali beneficiari.

Superbonus e cessione del credito: i nodi da sciogliere a Telefisco 2023

Le criticità relative alla cessione del credito del superbonus e degli altri bonus edilizi sono state anche affrontate in uno degli approfondimenti di Telefisco 2023, in svolgimento oggi, 26 gennaio 2023.

Nella relazione di Giorgio Gavelli, oltre alle novità introdotte per l’anno in corso dai diversi riferimenti normativi sono stati approfonditi anche i punti critici relativi al tema in questione.

Una riguarda la solidarietà del fornitore/acquirente in caso di concorso nella violazione commessa dal beneficiario, in merito alla spettanza della detrazione.

Con le modifiche introdotte dalla normativa antifrode, l’articolo 121, comma 6 del DL 34 del 2020 ha previsto che la responsabilità solidale fosse riscontrata esclusivamente nei casi di dopo o colpa grave.

Da un lato tali regole sono state previste per il superbonus, dall’altra sono escluse per gli altri bonus, in circolazione prima del decreto antifrodi o relativi a interventi di importo inferiore a 10 mila euro.

Tuttavia alcune sentenze della Cassazione hanno previsto che possano essere oggetto di sequestro anche i crediti che derivano da bonus edilizi per i soggetti che non rispettino i requisiti, anche nel caso di cessionari in buona fede.

Inoltre la stessa Corte di Cassazione si è espressa chiarendo che la monetizzazione dei crediti può verificarsi solo al termine dei lavori o sulla base di un SAL in coerenza con le spese sostenute.

Per favorire una ripresa della circolazione dei crediti d’imposta sono necessarie chiarimenti in merito al quadro normativo.

Ulteriori nodi da sciogliere sono legati alle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito, nei casi ad esempio di errori sostanziali, che devono essere risolti con il rifiuto da parte del cessionario.

Infine, alcuni necessitano di maggiore chiarezza anche gli aspetti contabili e fiscali relativi alla circolazione dei bonus edilizi.

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