Superbonus 2023: novità e scadenze

Tommaso Gavi - Imposte

Le novità e le scadenze per il superbonus 2023 si susseguono con modifiche e sorprese. La detrazione è stata ridotta dal 110 al 90 per cento ed è in arrivo il termine del 31 marzo per le villette unifamiliari che hanno raggiunto il 30 per cento dei lavori entro lo scorso 30 settembre. Continuano le novità anche sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura, dopo l'entrata in vigore del DL 11/2023

Superbonus 2023: novità e scadenze

Sono molte le novità e le scadenze che interessano il superbonus nel 2023. Se la più importante poteva essere considerata la riduzione della maxi detrazione introdotta dal decreto Rilancio che, per l’anno in corso, passa dal 110 per cento al 90 per cento, il sorpasso è arrivato dalle misure relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura introdotte dal decreto 11/2023.

Possono ancora beneficiare della maxi detrazione, a determinate condizioni, i condomini e le villette unifamiliari che abbiano già iniziato i lavori.

Nel primo caso la CILAS, comunicazione di inizio lavori asseverata, deve essere stata presentata entro il 31 dicembre 2022 e la delibera assembleare per il via libera sui lavori deve essere stata approvata entro il 18 novembre scorso.

Nel secondo caso, invece, deve essere stato raggiunto il 30 per cento dei lavori al 30 settembre 2022 e i lavori dovranno essere ultimati entro la scadenza del 31 marzo 2023.

Superbonus 2023: le principali novità

Il nuovo anno porta con sé un pieno di novità e scadenze anche per il superbonus 2023.

Dopo l’approvazione della Legge di Bilancio la più importante era rappresentata dalla riduzione della detrazione edilizia prevista dal Decreto Rilancio.

Salvo casi particolari l’aliquota è infatti scesa dal 110 per cento al 90 per cento.

A prevedere l’abbassamento della percentuale è stato il Decreto Aiuti quater e la successiva legge di conversione.

Nel 2023 potranno quindi ancora beneficiare dell’agevolazione edilizia al 90 per cento i condomini e le villette familiari.

Queste ultime, tuttavia, dovranno rispettare vincoli stringenti. Per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2023 la detrazione ridotta è riconosciuta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 a patto che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro. Requisiti che già da soli avrebbero limitato molto l’utilizzo dell’agevolazione, anche prima dello “stop” alla cessione del credito e allo sconto in fattura dell’ultima misura approvata dal Governo.

Potranno ancora mantenere la maxi detrazione al 110 per cento i proprietari di villette unifamiliari che abbiano raggiunto il 30 per cento dei lavori entro lo scorso 30 settembre 2022. Tali contribuenti hanno tempo fino alla scadenza del 31 marzo 2023 per terminare i lavori.

La scadenza del mese di marzo si avvicina. Nello stesso giorno è stato spostato anche il termine per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa ai crediti che si riferiscono a spese sostenute nel 2022. La scadenza originaria del 16 marzo è stata oggetto di proroga, con l’approvazione della legge di conversione del decreto Milleproroghe, che ha ottenuto il via libera definitivo della Camera il 23 febbraio scorso.

Potranno beneficiare della maxi detrazione per le spese sostenute nel 2023, in alcuni casi, anche i condomini.

Gli stessi, però, devono avere approvato l’apposita delibera assembleare approvata entro lo scorso 18 novembre e presentare la dichiarazione sostitutiva per attestare la data di tale delibera.

Inoltre la CILAS, comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus, deve essere stata presentata entro lo scorso 31 dicembre 2022.

L’eccezione, inizialmente prevista nella legge di conversione del Decreto Aiuti quater, è stata poi inserita nella Legge di Bilancio 2023 per velocizzare i tempi di approvazione.

Superbonus 2023: le principali novità la cessione del credito

Novità per la cessione del credito per i bonus edilizi erano nell’aria ma il decreto 11/2023, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 febbraio ha destato non poche reazioni per la velocità con cui è stato approvato.

Il cosiddetto “Decreto blocca cessione” ha introdotto lo stop per la cessione del credito e per i bonus edilizi per tutti gli interventi per cui non è stata presentata la CILA o la CILAS entro il 17 febbraio 2023.

La misura che segna un vero e proprio spartiacque tra il passato e il futuro delle agevolazioni edilizie ha anche introdotto il divieto di acquisto di crediti d’imposta da parte di Regioni ed enti locali.

Le ultime regole in tema di cessione del credito, che sono destinate a cambiare nel corso dell’iter di conversione parlamentare del decreto, si aggiungono a quelle già previste dai precedenti interventi.

Lo stesso Decreto Aiuti quater aveva già introdotto la possibilità di utilizzare i crediti oggetto di comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre scorso nell’arco temporale di 10 anni.

Tra le novità in arrivo arrivate con l’approvazione della Legge di conversione c’è stata l’aggiunta di un ulteriore passaggio per banche e intermediari, ma solo in favore di soggetti qualificati. L’obiettivo della misura era quello di favorire gli scambi incrociati tra gli istituti, permettendo un passaggio in più verso altre banche, gruppi bancari o intermediari finanziari.

Superbonus 2023: le scadenze in calendario

Oltre alle novità si deve tenere in considerazione le scadenze in programma, in un calendario che è stato e sarà ridefinito a più riprese. La prima riguarda entrambe le opzioni di fruizione del credito dell’agevolazione: la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Il termine originario del 16 marzo 2023, relativo alle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate delle opzioni per le spese sostenute nel 2022, è stato spostato alla fine del mese.

La proroga, prevista dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe, ha spostato la scadenza al 31 marzo 2023.

Il termine riguarda anche la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2021 e nel 2022.

In altre parole devono tenere a mente il termine della fine di marzo tutti i contribuenti che scelgono di cedere la singola annualità del credito per lavori rientranti nel superbonus ed effettuati negli scorsi anni.

Un’ulteriore scadenza, lo stesso giorno, riguarda i lavori già iniziati su villette unifamiliari: chi abbia raggiunto il 30 per cento dei lavori entro lo scorso 30 settembre 2022 deve concludere i lavori entro il termine del 31 marzo 2023.

Infine, un’ultima data da cerchiare in calendario è quella del 31 dicembre 2023. Entro la fine dell’anno in corso dovranno concludere i lavori sia i condomini sia le villette unifamiliari che rispettano i nuovi requisiti.

Per i condomini, la detrazione scenderà al 75 per cento nel 2024 e al 65 per cento nel 2025, salvo ulteriori modifiche che potrebbero essere previste da qui alla fine dell’anno.

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