Rottamazione quinquies in revisione: negli emendamenti segnalati alla Legge di Bilancio 2026 spunta l'apertura parziale agli accertamenti, la riduzione degli interessi ma anche un cambio in corsa sulla decadenza, per la nuova e la vecchia pace fiscale. Le novità in campo
Rottamazione quinquies dal perimetro più ampio, ma anche riduzione degli interessi così come nuove regole di decadenza per chi sta ultimando i pagamenti della rottamazione quater.
Il fascicolo degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026 individuati come segnalati, e quindi che andranno in discussione, permette di fare un primo punto sulle possibili novità in arrivo.
Resta al momento il veto al passaggio alla nuova pace fiscale per chi è in regola con la rottamazione quater.
Per chi è invece decaduto si punta a una nuova chance di definizione agevolata anche per le cartelle da accertamento. Obiettivo dell’emendamento, targato Lega, è poi equiparare le regole di decadenza, così come introdurre meccanismi di alert per chi non ultimerà il piano di pagamenti accordato.
Rottamazione quinquies 2026: dentro gli accertamenti per i decaduti dalla quater
La rottamazione quinquies è una delle misure centrali della Legge di Bilancio 2026, attesa dai contribuenti e fortemente voluta dalla Lega. I correttivi contenuti negli emendamenti segnalati, quelli che andranno al vaglio della Commissione Bilancio del Senato, assumono quindi un peso importante nel dibattito su cosa potrà ancora cambiare prima dell’approvazione della Manovra.
Dopo settimane di discussione è quindi bene soffermarsi sulle proposte messe a terra nell’emendamento che vede come primo firmatario il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.
Sono quattro in particolare i correttivi sul piatto e il primo interessa i decaduti dalla rottamazione quater.
Se in linea generale l’articolo 23 del DdL di Bilancio 2026 esclude dalla definizione agevolata i debiti richiesti a seguito di accertamento, la proposta in campo chiede di prevedere un’eccezione per i decaduti dalla rottamazione quater prima del 30 settembre, sia nella versione originaria introdotta dalla legge n. 197/2022 che per i riammessi ad opera del DL n. 202/2024.
La modifica punta quindi ad allargare le maglie della nuova definizione agevolata: la rottamazione quinquies potrebbe accogliere i decaduti dalla quater senza differenziazioni in base alla natura del debito.
Per la rottamazione quinquies obiettivo riduzione interessi
Tornando poi sul terreno delle regole ordinarie previste per chi accederà alla rottamazione quinquies, entra tra le proposte di modifica anche la richiesta di riduzione degli interessi.
Per chi opterà per la dilazione del debito, la norma attualmente delineata dal DdL di Bilancio 2026 prevede l’applicazione di una somma aggiuntiva pari al 4 per cento. Un valore ben più elevato rispetto alle precedenti forme di pace fiscale e che si punta a dimezzare.
L’emendamento della Lega chiede quindi di portare gli interessi al 2 per cento, rendendo meno gravoso l’impegno a lungo termine per chi sceglierà di aderire alla rottamazione quinquies.
Doppia modifica sulla decadenza, tra rottamazione quinquies e quater
Due diverse modifiche riguardano poi la questione della decadenza.
Attualmente la decadenza dalla rottamazione quinquies (e il conseguente recupero del debito originario) si verifica in caso di mancato o insufficiente versamento dell’unica rata, di due rate, anche non consecutive e dell’ultima rata.
L’emendamento chiede di sopprimere l’ultima rata come causa di decadenza, prevedendo un meccanismo di solleciti per allertare i contribuenti inadempienti.
Nello specifico, si prevede che in caso di mancato pagamento dell’ultima rata saranno inviati due solleciti di pagamento e, in caso di mancato adempimento, il recupero del solo importo residuo con le ordinarie modalità.
Le modifiche alla decadenza interessano poi anche chi è in regola con la rottamazione quater: l’emendamento punta a inserire in Legge di Bilancio 2026 un vincolo meno stringente in caso di omessi versamenti, portando a due il numero di quote non versate che fa venir meno il piano agevolato.
Rendere la decadenza legata a due rate mancate (invece di una) andrebbe quindi a favore di chi è in regola con la rottamazione quater e risulta pertanto escluso dalla nuova pace fiscale. Un “compromesso” per far apparire meno penalizzante, agli occhi dei contribuenti, l’esser rimasti “fedeli” agli impegni presi.
Si specifica in chiusura che le proposte di cui sopra non sono ancora definitive: il lavoro sugli emendamenti è ancora in corso e sarà dopo la fase di votazione in Commissione Bilancio del Senato che arriveranno le prime conferme su cosa potrà effettivamente cambiare.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quinquies 2026, cosa può cambiare? Le novità negli emendamenti segnalati