Modello 730 semplificato e novità della riforma fiscale: il focus nella circolare delle Entrate

Tommaso Gavi - Fisco

Tante novità nella settimana dall'8 al 14 aprile: da quelle sulle dichiarazioni dei redditi 2024, all'approvazione del DEF, passando per i numeri crescenti del superbonus e dei bonus edilizi e l'approvazione della direttiva case green. Continua anche il percorso di attuazione della riforma fiscale

Modello 730 semplificato e novità della riforma fiscale: il focus nella circolare delle Entrate

Un pieno di novità nella settimana compresa tra l’8 e il 14 aprile 2024. Tra le ultime, in ordine di tempo, ci sono le indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate sul modello 730 semplificato e la precompilata per le partite IVA.

La settimana che sta per concludersi ha visto anche protagonista l’approvazione del DEF, il documento di economia e finanza. Non è stato presentato un quadro programmatico e, nonostante la volontà dell’esecutivo di riconfermare il taglio del cuneo fiscale e le modifiche all’IRPEF, sui conti pubblici influiscono le spese per i bonus edilizi.

Bonus edilizi i cui crediti sono arrivati a 219 miliardi di euro, stando ai dati presentati in Commissione finanze della Camera. Numeri a giustificare il “no” dell’Italia alla direttiva case green, che è stata comunque approvata in via definitiva dall’Ecofin.

Prosegue inoltre l’attuazione della legge delega per la riforma fiscale, con l’arrivo l’approvazione in via preliminare da parte del Consiglio dei ministri del dodicesimo decreto di attuazione.

Circolare con le novità relative alle dichiarazioni dei redditi

Nella parte finale della settimana compresa tra l’8 e il 14 aprile sono arrivate delle anticipazioni sulle novità della riforma fiscale, a ridosso dell’avvio della stagione della dichiarazione dei redditi.

Oltre al modello 730 precompilato, nella circolare numero 8 dell’11 aprile scorso l’Agenzia delle Entrate si è soffermata sulle semplificazioni che riguardano la dichiarazione dei redditi.

I contribuenti potranno accedere ai dati dell’Agenzia delle Entrate tramite un percorso guidato e semplificato. Ciascuno potrà poi confermare tali dati o modificarli. Al termine del processo saranno inseriti nei campi corrispondenti del modello 730.

La novità è tra quelle introdotte dal decreto legislativo n. 1/2024 in materia di semplificazione degli adempimenti. Quest’anno al debutto, per le persone fisiche titolari di partita IVA, il modello Redditi precompilato in via sperimentale.

Cambia anche il calendario, per fornire un po’ più di tempo per l’attuazione del concordato preventivo biennale.

I termini per la dichiarazione dei redditi con modello Redditi e IRAP sono posticipati al 15 ottobre.

Appuntamento a fine mese per toccare con mano le modifiche della riforma fiscale.

DEF 2024: manca un quadro programmatico ma l’obiettivo è la riconferma del taglio del cuneo fiscale

Il DEF 2024 si presenta diverso rispetto a quelli degli anni precedenti. Manca infatti un quadro programmatico con le stime per il futuro. Il documento di economia e finanza, approvato dal Consiglio dei Ministri verrà completato entro il 20 di settembre, come chiarito dall’esecutivo, con l’adeguamento alla nuova governance europea.

È stata ribadita la volontà dell’esecutivo di confermare il taglio del cuneo fiscale, o per meglio dire contributivo, così come la riduzione delle aliquote IRPEF almeno nella forma attuale.

Si dovrà tuttavia trovare le risorse per rinnovare i due interventi anche nel 2025, al momento non sono misure strutturali.

Una sfida piuttosto impegnativa anche alla luce del peggioramento della situazione del debito pubblico su cui ha influito in negativo l’impatto dei superbonus e dei bonus edilizi.

Per la riconferma degli interventi il governo punta sulle risorse che potrebbero essere recuperate grazie al concordato preventivo biennale, su cui però non ci sono ancora certezze.

Se è difficile la strada della riconferma, ancora più ardua è quella per le misure relative alle pensioni, che di fatto erano già state tenute fuori dalla Legge di Bilancio 2024. Si dovrà ancora attendere per avere un’idea embrionale della prossima Manovra.

Dai numeri sui bonus edilizi e all’approvazione della direttiva case green

219 miliardi di crediti tra superbonus e bonus edilizi. Il dato è stato fornito in Commissione finanze della Camera: 160,3 miliardi di euro riguardano le cessioni del superbonus.

Un numero molto alto, nonostante vengano conteggiate anche le comunicazioni con errori e da eliminare, o quelle duplicate.

Il DEF ha registrato il cosiddetto “effetto superbonus” che inciderà in negativo sull’innalzamento del debito pubblico per i prossimi anni.

Per “ammorbidirne” gli effetti si sta facendo largo la possibilità di spalmare le detrazioni e i crediti del superbonus in dieci anni.

Sulla misura ha espresso parere positivo lo stesso ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad una domanda a margine dell’incontro europeo dell’Ecofin.

Proprio gli effetti negativi del superbonus avrebbero motivato a votare contro la direttiva case green, che è stata approvata in via definitiva con il “no” dell’Italia e dell’Ungheria.

Nei prossimi due anni gli Stati dovranno mettere in campo interventi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi, quello di più lungo periodo per gli edifici è “zero emissioni” nel 2050.

L’Italia parte in vantaggio perché nel calcolo della percentuale di riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16 per cento entro il 2030 il confronto è con il 2020. Inciderà, quindi, anche l’effetto del superbonus. Secondo un parere tecnico fornito nel corso di uno dei webinar organizzati dall’ENEA, nell’ambito del piano “Italia in classe A”, le misure di efficienza energetica dell’ultimo periodo darebbero al nostro Paese un vantaggio di un anno.

Decreto di attuazione della riforma fiscale

Nella settimana compresa tra l’8 e il 14 aprile si aggiunge un altro tassello di attuazione della riforma fiscale.

Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato in via preliminare il dodicesimo decreto attuativo che prevede la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e di altri tributi.

Diverse le novità che arriveranno al termine dell’iter per l’entrata in vigore della norma.

Tra queste la possibilità di pagare l’imposta di bollo con modello F24 e poter così portare in compensazione l’imposta. Inoltre sono state previste modifiche anche alla disciplina delle tasse e dei tributi speciali e ai servizi ipotecari e catastali.

In tema di imposta sulle successioni e sulle donazioni si punta sulla dichiarazione telematica precompilata ma sono diverse le modifiche in arrivo al testo unico.

Tra queste anche l’estensione dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni ai trasferimenti derivanti da trust.

Un’ultima notizia degna di nota è la conferma sulla scadenza dello scorso 11 aprile 2024 relativa alla comunicazione del titolare effettivo, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza del TAR che aveva previsto la sospensione.

Si conclude una settimana decisamente ricca, in vista di una nuova settimana di notizie di Fisco e Lavoro.

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