Decreto Flussi 2026: come fare domanda di nulla osta

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il 23 ottobre si apre la finestra per la precompilazione delle domande di nulla osta. Sono 4 le date dei click day da segnare in calendario per il decreto flussi 2026. Tutte le istruzioni nella circolare interministeriale

Decreto Flussi 2026: come fare domanda di nulla osta

Entra nel vivo la procedura prevista dal decreto flussi 2026 per l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie.

Questa settimana si apre la finestra a disposizione dei datori di lavoro interessati per precompilare le domande di nulla osta al lavoro.

Il decreto prevede 4 diversi click day per l’invio delle istanze: si parte il 12 gennaio, poi il 9, il 16 e il 18 febbraio.

Le novità sono illustrate nella canonica circolare interministeriale con le istruzioni operative.

Decreto Flussi 2026: precompilazione delle domande dal 23 ottobre

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM Flussi 2026 arriva in tempi record la canonica circolare interministeriale con le istruzioni operative per l’invio della domanda di nulla osta.

In settimana, infatti, prende il via la fase di precompilazione delle istanze, una novità introdotta per il 2025 e resa strutturale dal decreto legge flussi, il n. 146/2025, che ha introdotto anche un’altra serie di novità in materia.

A partire dal 23 ottobre i datori di lavoro potranno accedere all’apposita sezione del Portale del Ministero dell’Interno e completare la procedura di precompilazione della domanda. Per farlo c’è tempo fino alla scadenza fissata per le ore 20.00 del 7 dicembre 2025.

La circolare congiunta del Ministero del Lavoro, del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero del Turismo, fornisce tutti i dettagli sulla programmazione dei flussi d’ingresso e sulla procedura di domanda secondo le nuove disposizioni.

Per il 2026 si prevede l’ingresso in Italia di 164.850 lavoratori e lavoratrici non comunitarie secondo la seguente ripartizione:

  • 76.200 per lavoro subordinato non stagionale;
  • 650 per lavoro autonomo;
  • 88.000 per lavoro subordinato stagionale.

Per quanto riguarda colf e badanti, è prevista una quota di 13.000 ingressi. Fuori quota, come per il 2025, è previsto poi l’ingresso di 10.000 addetti all’assistenza familiare e socio-sanitaria.

Il prossimo anno saranno 4 le date di click day da segnare in calendario. nella tabella l’elenco delle date con i diversi modelli di domanda da utilizzare.

SettoriData del click day
i ingressi per lavoro subordinato stagionale relativamente al settore agricolo (modello C-stag agricolo) Dalle ore 9.00 del 12 gennaio 2026
ingressi per lavoro subordinato stagionale relativamente al settore turistico (modello C-stag turistico) Dalle ore 9.00 del giorno del 9 febbraio 2026
ingressi per lavoro subordinato non stagionale (modello B2020) Dalle ore 9.00 del 16 febbraio 2026
ingressi per lavoro subordinato non stagionale relativamente al settore dell’assistenza familiare (modello A-bis in quota) Dalle ore 9.00 del giorno 18 febbraio 2026

Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2026, ferma restando la verifica della disponibilità delle quote.

Come di consueto, prima di poter procedere alla precompilazione e all’invio della domanda di nulla osta, i datori di lavoro devono verificare presso il centro per l’impiego competente che non ci siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto per cui si intende far arrivare personale dall’estero (passaggio non necessario unicamente per il lavoro stagionale).

Tale verifica va effettuata inviando al CPI l’apposito modulo, disponibile in allegato alla circolare interministeriale n. 8047/2025.

Se il Centro non comunica la disponibilità entro 8 giorni dalla richiesta il datore di lavoro potrà procedere con la domanda di nulla osta. Se un possibile lavoratore selezionato non risulta idoneo o non si presenta al colloquio di selezione il datore di lavoro dovrà autocertificare tale ipotesi tramite autocertificazione (allegata alla citata circolare) da consegnare assieme alla domanda di nulla osta al lavoro.

Per tutti i settori, inoltre, è richiesta l’asseverazione da parte dei professionisti incaricati (consulenti del lavoro, gli avvocati o i dottori commercialisti ed esperti contabili) che svolgono le verifiche relative alle condizioni contrattuali e alla capacità economica del datore di lavoro, anch’essa da allegare alla domanda.

Questo passaggio non è richiesto se la domanda viene presentata per il tramite delle Organizzazioni datoriali firmatarie del protocollo del 1° ottobre 2024 poiché si applica la procedura semplificata.

Decreto flussi 2026: come inviare la richiesta

Per la presentazione della domanda i datori di lavoro dovranno disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) registrato alla banca dati INI-PEC o INAD.

Il servizio di precompilazione delle istanze sarà disponibile, come detto, dal 23 ottobre al 7 dicembre 2025 sul portale ALI del Ministero dell’Interno.

In questa fase le amministrazioni competenti provvederanno alle verifiche di veridicità sulle dichiarazioni fornite. In caso di esito positivo si riceverà sulla PEC fornita un “codice di attivazione domanda”, il quale, una volta inserito in piattaforma, consentirà l’accesso al modello di domanda che sarà in parte già precompilato.

Alla data del click day si potrà procedere poi con l’invio. Le richieste, come di consueto, saranno accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione. Se la domanda non rientra nelle quote sul portale sarà visualizzato l’avviso “La pratica risulta al momento non in quota”.

Ricordiamo che dal 2025 il datore di lavoro è tenuto a confermare la domanda di nulla osta. La conferma dovrà avvenire entro 7 giorni dalla ricezione (sempre via PEC) della comunicazione di avvenuta conclusione degli accertamenti.

Ai sensi del citato DL n. 146/2025, inoltre, i datori di lavoro possono inviare come utenti privati fino a un massimo di 3 domande. Non potrà inviare una nuova domanda chi nel precedente triennio non ha sottoscritto, salvo per cause non a lui imputabili, un contratto di soggiorno richiesto.

Il contratto di soggiorno sarà firmato con firma digitale direttamente tra le parti e non più presso lo sportello unico per l’immigrazione, entro 8 giorni dall’ingresso sul territorio nazionale.

Tutti i dettagli nel testo integrale della circolare n. 8047/2025, disponibile di seguito.

Decreto flussi 2025 - La circolare interministeriale n. 8047 del 16 ottobre 2025
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