Scadenze fiscali marzo 2020: proroga certificazione unica, LIPE e saldo IVA in focus

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Scadenze fiscali marzo 2020, proroga della certificazione unica al 31 marzo, invio delle lipe entro lunedì 2 e versamento del saldo IVA entro il giorno 16. Sono questi gli adempimenti caratterizzanti del mese, ma non certo gli unici. Ecco tutte le date da ricordare.

Scadenze fiscali marzo 2020: proroga certificazione unica, LIPE e saldo IVA in focus

Il coronavirus stravolge il calendario delle scadenze fiscali di marzo 2020.

La scadenza per l’invio della certificazione unica è stata prorogata dal 9 al 31 marzo, termine che coinciderà con quello per la consegna al percipiente.

Le scadenze fiscali di marzo 2020 sono prorogate per i residenti nei Comuni colpiti dal coronavirus nelle regioni di Lombardia e Veneto. La proroga generalizzata si applica anche ai contribuenti residenti in territori differenti ma assistiti da intermediari residenti nella zona rossa.

Restano invariati i termini degli ulteriori adempimenti del mese per i contribuenti non residenti nei Comuni colpiti dall’emergenza sanitaria.

Il primo da segnare in rosso sul calendario è quello per l’invio delle LIPE del quarto trimestre 2019; l’ultima comunicazione delle liquidazioni IVA potrà essere sostituita con l’invio anticipato della dichiarazione IVA e, in ambedue i casi, la scadenza da rispettare è quella del 2 marzo 2020.

La scadenza del 2 marzo 2020 riguarda anche i contribuenti che non hanno inviato la dichiarazione dei redditi. Entro tale data sarà possibile trasmettere il modello Redditi e Irap tardivi.

Nel calendario delle scadenze fiscali di marzo 2020 c’è poi l’importante appuntamento con il versamento del saldo annuale IVA.

Scadenze fiscali 2 marzo 2020: invio LIPE quarto trimestre o dichiarazione IVA

La prima delle scadenze fiscali di marzo da ricordare è quella di lunedì 2, termine ultimo per l’invio delle LIPE del quarto trimestre 2019.

La trasmissione telematica della comunicazione delle liquidazioni IVA periodiche potrà essere sostituita dall’invio in anticipo della dichiarazione IVA 2020, mediante la compilazione del quadro VP.

È stato il Decreto Crescita a disporre l’alternatività tra LIPE e dichiarazione IVA, subordinando la razionalizzazione delle scadenze fiscali all’invio entro il 28 febbraio della dichiarazione annuale.

Nel 2020 il termine di cui sopra slitta di qualche giorno cadendo di sabato e, come sopra già esposto, è fissata al 2 marzo.

Scadenze fiscali 2 marzo 2020: dichiarazione dei redditi ed Irap tardiva

Scade il 2 marzo 2020 il termine per l’invio della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione Irap tardiva.

Se la dichiarazione dei redditi è omessa alla scadenza ordinaria ma viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria, essa si considera valida a tutti gli effetti.

La scadenza del modello Redditi, della dichiarazione Ires ed Irap per il 2019 era fissata al 2 dicembre, ed il 2 marzo 2020 è fissata la scadenza dei 90 giorni consentiti per effettuare l’invio tardivo.

Per chi effettuerà l’invio della dichiarazione dei redditi tardiva entro il 2 marzo 2020 è prevista l’applicazione della sanzione minima di 250 euro, sanabile con ravvedimento operoso. L’importo dovuto con ravvedimento entro 90 giorni sarà pari alla sanzione ridotta ad 1/10 di quella ordinaria, pari quindi a 25 euro.

La dichiarazione dei redditi inviata dopo 90 giorni dalla scadenza sarà invece considerata omessa.

Scadenze fiscali 16 marzo 2020: versamento saldo IVA

Il 16 marzo 2020 è fissata la scadenza per il versamento del saldo IVA emerso dalla dichiarazione annuale.

Il versamento dovrà essere utilizzato mediante il modello F24 utilizzando il codice tributo 6099 - “Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale”

Il saldo IVA 2020 potrà essere versato anche mediante rateizzazione: l’importo dell’imposta a debito dovrà essere maggiorato dello 0,33% al mese per ognuna delle rate successive alla prima.

I contribuenti hanno inoltre la possibilità di differire il versamento Iva alla data di scadenza per il pagamento delle imposte sui redditi. L’importo dovuto dovrà essere maggiorato dello 0,40% per ogni mese o frazione di esso successivo alla scadenza del saldo Iva del 16 marzo 2020.

Scadenze fiscali 16 marzo 2020: tassa vidimazione libri sociali

Sempre entro la scadenza del 16 marzo 2020 sarà necessario effettuare il versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali.

I soggetti interessati alla scadenza sono le società di capitali, per le quali è previsto l’obbligo di versamento di un importo commisurato al capitale sociale e così stabilito:

  • euro 309,87 se il capitale sociale è inferiore o uguale ad euro 516.456,90;
  • euro 516,46 se il capitale sociale è maggiore ad euro 516.456,90.

In caso di variazione del capitale dopo il 1° gennaio, l’importo della tassa di vidimazione dei libri sociali varia soltanto a partire dal periodo d’imposta successivo.

Scadenze fiscali 16 marzo 2020: adempimenti periodici IVA, INPS e Irpef

Agli adempimenti di cui sopra si unisce anche la scadenza di quelli periodici, prevista sempre il 16 marzo 2020, che riguarda i contribuenti titolari di partita IVA.

Per quanto riguarda Irpef e adempimenti Inps, il 16 marzo 2020 dovrà essere effettuato il versamento delle ritenute alla fonte e dei contributi Inps relativi al mese di febbraio 2020.

Il versamento Irpef riguarda le ritenute alla fonte operate su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
  • redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente. Il codice tributo da utilizzare in questo caso è 1040 con periodo di competenza 02/2020.

I contributi Inps dovuti dal datore di lavoro e relativi alle retribuzioni erogate nel mese di febbraio 2020 potranno essere pagati con lo stesso modello F24.

I contribuenti con liquidazione Iva mensile dovranno versare l’imposta dovuta per il mese di febbraio 2020 utilizzando il modello F24 e il codice tributo 6002.

Scadenze fiscali 20 marzo 2020: opposizione erogazioni liberali nel modello 730

Tra le scadenze di marzo 2020 rientrano anche alcuni degli adempimenti correlati alla predisposizione del modello 730 precompilato da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Entro il 20 marzo 2020 sarà possibile comunicare la propria opposizione all’inserimento nel modello 730 precompilato dei dati delle erogazioni liberali effettuate nel 2019.

La comunicazione di opposizione potrà essere effettuata mediante il modello “Opposizione all’utilizzo dei dati delle erogazioni liberali per la dichiarazione dei redditi precompilata”, da inviare insieme al proprio documento di identità tramite mail all’indirizzo [email protected] oppure inviando un fax al numero 06.50762650.

Scadenze fiscali 25 marzo 2020: INTRASTAT mensili

Entro la scadenza del 25 marzo 2020 gli operatori con obbligo mensile dovranno trasmettere gli elenchi INTRASTAT relativi alle operazioni intracomunitarie effettuate nel mese di febbraio.

La scadenza riguarda i contribuenti con obbligo di presentazione degli elenchi Intrastat a cadenza mensile, ovvero coloro che hanno effettuato operazioni per un importo superiore a 50.000 euro a trimestre.

Con gli elenchi INTRA è necessario comunicare a Dogane ed Entrate i seguenti dati delle cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nel mese di febbraio:

  • l’elenco riepilogativo delle seguenti categorie di operazioni effettuate nei confronti di soggetti passivi stabiliti in un altro Stato membro della Comunità europea:
    • cessioni intracomunitarie di beni comunitari;
    • prestazioni di servizi diverse da quelle oggetto di specifiche deroghe in tema di territorialità;
  • l’elenco riepilogativo delle seguenti categorie di operazioni acquisite presso soggetti passivi stabiliti in un altro Stato membro della Comunità europea:
    • acquisti intracomunitari di beni comunitari;
    • prestazioni di servizi.
      A chiudere il lungo elenco di scadenze fiscali del mese di marzo 2019 saranno gli elenchi Intrastat, che dovranno essere inviati entro la scadenza di lunedì 25.

L’invio INTRASTAT dovrà essere effettuato esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate.

Scadenze fiscali 31 marzo 2020: invio telematico certificazione unica (modello CU) e consegna al percipiente

La scadenza della certificazione unica 2020 è sicuramente uno degli adempimenti caratterizzanti del mese di marzo.

Il termine ordinario per l’invio, fissato a lunedì 9 sarà, è stato prorogato ufficialmente al giorno 31 per effetto dell’emergenza coronavirus.

La certificazione unica 2020 dovrà essere inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate e successivamente consegnata al percipiente in relazione ai compensi corrisposti nell’arco del 2019 relativi ai redditi da lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, indennità di fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pensione, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati contributivi, previdenziali ed assicurativi e quelli relativi all’assistenza fiscale.

Le scadenze fiscali di marzo legate alla certificazione unica 2020 sono:

  • 31 marzo 2020: trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello ordinario;
  • 31 marzo: consegna del CU 2020 tramite il modello sintetico agli interessati.

Si ricorda che la scadenza del 31 marzo 2020 non è obbligatoria per tutti. Resta confermata la possibilità di invio delle CU degli autonomi - contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili nel modello 730, entro il 31 ottobre, insieme al modello 770.

Tale scadenza interessa anche le CU di minimi e forfettari.

Scadenze fiscali 31 marzo 2020: invio modello EAS

A chiudere il calendario delle scadenze fiscali di marzo 2020 è il termine del 31 marzo per la trasmissione del modello EAS.

Si tratta dell’obbligo previsto per i soggetti del terzo settore e che serve per comunicare le variazioni intervenute nel corso del 2019 e per fruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiana.

La presentazione del modello modello EAS rappresenta uno dei principali obblighi degli enti associativi senza scopo di lucro che usufruiscono delle agevolazioni fiscali previste dall’articolo 30, comma 1 del D.l. 185/2008.

Per ulteriori dettagli si rimanda allo scadenzario di marzo 2020 dell’Agenzia delle Entrate.

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