Pensionati con partita IVA, dichiarazione dei redditi 2025 entro il 31 ottobre

Francesco Rodorigo - Pensioni

I pensionati con redditi da lavoro autonomo non cumulabili con la prestazione devono inviare la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2025. Le istruzioni INPS

Pensionati con partita IVA, dichiarazione dei redditi 2025 entro il 31 ottobre

Pensionati con partita IVA: ultimi giorni a disposizione per l’invio della dichiarazione dei redditi.

Manca poco, infatti, al termine entro il quale i pensionati e le pensionate che, nel corso del 2024, hanno percepito redditi da lavoro autonomo, non cumulabili con la prestazione, sono tenuti a dichiarare i redditi percepiti.

L’INPS nel messaggio n. 3036/2025 ha fornito tutte le istruzioni per procedere con l’adempimento, che deve essere effettuato entro la scadenza del 31 ottobre 2025.

La dichiarazione va trasmessa direttamente online dal sito dell’Istituto previo accesso con credenziali SPID, CIE o CNS.

Pensionati con partita IVA, dichiarazione dei redditi 2025 entro il 31 ottobre

Dall’INPS arrivano tutte le istruzioni necessarie per la presentazione della dichiarazione dei redditi dovuta da alcune categorie di pensionati.

Si tratta dell’adempimento annuale a cui sono tenuti i cittadini e le cittadine titolari di trattamenti pensionistici che nel corso dell’anno precedente hanno percepito redditi da lavoro autonomo non compatibili con la prestazione che ricevono, secondo quanto previsto dall’art. 10 del Dlgs n. 503/1992 che ha introdotto il divieto di cumulare la pensione con le entrate derivanti da questa tipologia di attività lavorativa.

Non tutti i pensionati e le pensionate sono tenuti a presentare la dichiarazione, in quanto per alcuni trattamenti non è previsto il divieto di cumulo. Si tratta in particolare di chi riceve uno dei seguenti trattamenti:

  • pensione e assegno di invalidità da prima del 31 dicembre 1994;
  • pensione di vecchiaia;
  • pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo;
  • pensione di anzianità e trattamento di prepensionamento a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della stessa;
  • pensione o assegno di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, delle forme di previdenza esonerative, esclusive, sostitutive della stessa, delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni.

In questi casi, gli interessati sono esclusi dall’obbligo di dichiarazione.

Al contrario, i pensionati che non si trovano nelle condizioni indicate sono dunque tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nel 2024 entro la scadenza del 31 ottobre 2025.

Nel documento con le istruzioni, l’INPS fornisce anche alcuni chiarimenti in merito a dei casi specifici:

  • i titolari di pensione di invalidità e di assegno di invalidità successiva al 1994 non sono assoggettati alle disposizioni in materia di incumulabilità con i redditi da lavoro nel caso in cui nel 2024 abbiano conseguito un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 7.781,93 euro;
  • nel caso in cui i redditi provengano da attività svolte nell’ambito di programmi di reinserimento degli anziani in attività socialmente utili promosse da enti locali e altre istituzioni pubbliche e private, sono totalmente cumulabili con la pensione;
  • i trattamenti pensionistici sono cumulabili anche con le indennità percepite per l’esercizio della funzione di giudice di pace, i gettoni di presenza percepiti dagli amministratori locali, con indennità legate a cariche pubbliche elettive, con i redditi legati alle funzioni di giudice onorario aggregato e giudice tributario e quelli dei sacerdoti.

Nel messaggio n. 3036/2025, disponibile di seguito in versione integrale, l’INPS fornisce anche alcune indicazioni in merito alla dichiarazione per i pensionati di inabilità/invalidità iscritti alla Gestione dipendenti pubblici, iscritti all’INPGI e per quelli che svolgono lavoro sportivo.

INPS - Messaggio n. 3036 del 13 ottobre 2025
Cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo. Dichiarazione reddituale

Come specificato dall’INPS, in tutti i casi i redditi da lavoro autonomo, specifica l’Istituto, devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali. Quelli derivanti da attività d’impresa, invece, devono essere dichiarati anche al netto di eventuali perdite deducibili imputabili all’anno di riferimento.

Pensionati con partita IVA: come inviare la dichiarazione dei redditi

I pensionati e le pensionate tenute all’adempimento possono inviare la dichiarazione direttamente online dal sito dell’INPS. La scadenza, ricordiamo, è quella del 31 ottobre 2025.

Per farlo è necessario in primo luogo accedere all’area riservata del sito INPS con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Successivamente si può accedere al servizio on line “RED Precompilato” disponibile sul sito istituzionale, digitando nel motore di ricerca: “La dichiarazione della situazione reddituale (RED)”.

Nel pannello successivo occorre scegliere la campagna di riferimento: 2025 per la dichiarazione dei redditi 2024.

L’INPS ricorda che i pensionati tenuti all’adempimento che non inviano la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo entro la scadenza del 31 ottobre 2025, saranno sanzionati.

Saranno chiamati a versare all’Ente previdenziale di appartenenza una somma pari all’importo annuo della pensione percepita nel 2024. Questa sarà prelevata sulle rate di pensione dovute al trasgressore.

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