Nella pace fiscale 2026 solo chi ha presentato la dichiarazione dei redditi

Pace fiscale solo per chi ha regolarmente presentato la dichiarazione dei redditi e non è riuscito a pagare le imposte. Questo uno degli ultimi dettagli emersi sulla rottamazione quinquies in attesa del testo del DdL di Bilancio 2026

Nella pace fiscale 2026 solo chi ha presentato la dichiarazione dei redditi

Una pace fiscale solo per gli “affidabili” agli occhi del Fisco, che dopo aver correttamente dichiarato i propri redditi non sono riusciti a far fronte ai pagamenti dovuti.

La rottamazione quinquies 2026, ancora da limare, potrebbe delimitare così la linea di confine tra meritevoli e non. Almeno stando alle notizie emerse dopo il Consiglio dei Ministri del 14 ottobre, nel corso del quale il Ministro dell’Economia ha anticipato i contenuti del DdL di Bilancio 2026, atteso venerdì sul tavolo per il via libera.

Sulla rottamazione però si continua a trattare: da definire il numero delle rate, le regole di decadenza, ma anche il perimetro effettivo di ammessi, esclusi e annualità interessate dalla sanatoria.

Sì agli avvisi bonari, no agli accertamenti: pace fiscale 2026 solo per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi

Il primo passo atteso per sciogliere i nodi sulla discussa e attesa rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali sarà l’ok al testo del disegno di legge di Bilancio 2026, previsto salvo rinvii venerdì 17 ottobre.

Ferma restando la possibilità che la forma della pace fiscale subisca nuovi aggiustamenti nel corso dell’iter parlamentare della Manovra, la stesura del DdL da parte del Governo rappresenterà la prova pratica dell’intesa e dei compromessi.

La rottamazione quinquies difficilmente sarà ad ampio raggio come previsto dal progetto di legge originario presentato dalla Lega e discusso in Senato. Sarà una pace fiscale in versione ristretta, che accoglierà soltanto i più meritevoli. Una linea dettata dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e che viene confermata dalla ultime anticipazione emerse.

Chi sono quindi i contribuenti meritevoli agli occhi del Fisco?

Potrebbe trattarsi di chi, pur avendo regolarmente dichiarato i propri redditi, non ha versato poi le imposte dovute. In sostanza, si tratterebbe di chi ha prima ricevuto un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate, per importi poi iscritti a ruolo e affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Un confine netto quindi tra chi ha dichiarato e chi invece ha omesso di indicare redditi in dichiarazione, ed stato poi sottoposto ad accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Nessun vincolo invece dovrebbe essere previsto per i “recidivi”, ossia chi ha già aderito a precedenti edizione di definizione agevolata, anche se sono allo studio interventi per evitare l’uso artificioso della rottamazione per il solo fine di ritardare la riscossione ordinaria.

Rottamazione quinquies da 120 a 54 rate, decadenza dopo due mancati pagamenti

Nell’intricato percorso di limatura alle regole del gioco, entra anche la questione dei pagamenti. La rottamazione quinquies nata con l’idea delle 120 rate in 10 anni per tutti, potrebbe cambiare in maniera notevole.

Stando alle ultime novità, si parla dell’ipotesi di prevedere 54 rate a cadenza bimestrale, e quindi un piano massimo di dilazione in 9 anni, con un importo minimo per ciascuna rata pari a 50 euro. Una via, quest’ultima, per evitare di dilazionare in maniera eccessiva cartelle di importo ridotto e che, per l’Erario, consentirebbe di incassare prima i micro-debiti.

In ballo anche la questione della decadenza: se la proposta originaria prevede un limite di otto rate, anche non consecutive, l’idea è di ridurre a due il numero massimo di quote che comportano la decadenza.

Ancora da definire invece il destino delle multe e delle tasse locali, ma anche il rapporto tra la rottamazione quater e la quinquies in arrivo. Il 30 novembre è in programma una nuova scadenza della definizione agevolata: chi non pagherà potrà o meno rientrare nella nuova pace fiscale? Solo con l’ok al disegno di legge di Bilancio 2026 arriveranno le prime risposte.

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