Saldo e acconto IRES 2023: dal calcolo alla scadenza

Tommaso Gavi - Ires

In arrivo la scadenza del 30 giugno per il versamento del saldo e dell'acconto IRES 2023. Per i soggetti ISA il termine è spostato al 20 luglio, per effetto della proroga anticipata dal MEF. Dal calcolo alle istruzioni per la compilazione del modello F24

Saldo e acconto IRES 2023: dal calcolo alla scadenza

Per i soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale, gli ISA, la canonica scadenza del 30 giugno per il versamento del saldo relativo allo scorso anno e al primo acconto 2023 passa al 20 luglio.

Il rinvio è stato anticipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il comunicato stampa del 14 giugno scorso.

La tabella di marcia è quindi differente, a seconda dei soggetti chiamati al pagamento, che segue il calendario delle imposte sui redditi.

Devono provvedere al versamento i contribuenti obbligati al pagamento dell’imposta sul reddito dovuta da società di capitali, enti commerciali e non commerciali.

Invariate, rispetto allo scorso anno, le istruzioni per la compilazione del modello F24, così come i codici tributo da inserire.

Saldo e acconto IRES 2023: i contribuenti che devono pagare entro la scadenza

In linea con quanto previsto per l’IRPEF, l’IRAP e le imposte sostitutive derivanti dalla dichiarazione dei redditi, anche il versamento dal saldo e dell’acconto dell’IRES segue la canonica scadenza per il versamento del 30 giugno 2023.

A differenza dello scorso anno, ma come accaduto in alcuni degli anni precedenti, per il 2023 verrà prevista una proroga al 20 luglio prossimo.

Il rinvio del termine è stato anticipato dal comunicato stampa del MEF del 14 giugno scorso e riguarda i soggetti ISA e i contribuenti che applicano il regime forfettario. I contribuenti in questione potranno pagare entro la nuova scadenza individuata senza maggiorazioni.

Devono provvedere al versamento dell’IRES i seguenti soggetti:

  • le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative e le società di mutua assicurazione, le società europee (regolamento CE n. 2157/2001) e le società cooperative europee (regolamento CE n. 1435/2003) residenti in Italia;
  • gli enti pubblici e privati residenti in Italia, compresi i consorzi, i trust, gli organismi di investimento collettivo del risparmio e gli enti non commerciali (organizzazioni no profit);
  • le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, non residenti in Italia, per i soli redditi prodotti in Italia.

Così come accade per le altre imposte, i termini previsti per l’autoliquidazione con modello F24 per pagare gli importi dovuti sono due:

  • il saldo 2022 e l’acconto 2023 entro il termine del 30 giugno, rimandato al 20 luglio per i soggetti ISA;
  • seconda o unica rata di acconto entro la scadenza del prossimo 30 novembre.

Se l’importo da corrispondere non supera i 103 euro, i contribuenti possono pagare in un’unica rata, altrimenti dovranno tenere in considerazione i termini già indicati.

Saldo e acconto IRES 2023: il calendario per i pagamenti a rate

Alla stregua di quanto previsto per le altre imposte sui redditi, anche l’IRES può essere pagata a rate. Il termine della rateizzazione è previsto, ad ogni modo, al 30 novembre 2023.

Il calendario è stato riscritto dalla proroga.

Per i titolari di partita IVA, che applicano gli ISA, si dovrà fare riferimento alle date riportate nella tabella riassuntiva.

RATAVERSAMENTOINTERESSI in percentualeVERSAMENTO (*)INTERESSI in percentuale
20 luglio 0,00 31 luglio 0,00
17 luglio (con buona probabilità anche il versamento della seconda rata potrà essere effettuato entro il 20 luglio ma si attendono chiarimenti ad hoc) 0,18 21 agosto 0,18
21 agosto 0,51 18settembre 0,51
18 settembre 0,84 16 ottobre 0,84
16 ottobre 1,17 16 novembre 1,17
16 novembre 1,50

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.

Il calendario tiene conto dei “mini-rinvii” per i termini che cadono nei festivi.

Scadenza saldo e acconto IRES 2023: le istruzioni per il pagamento con modello F24

Il versamento del saldo e dell’acconto IRES 2023 deve essere effettuato con modello F24.

Tale modello dovrà essere compilato inserendo, nelle apposite colonne:

  • il codice tributo;
  • l’anno di riferimento;
  • l’importo a debito versato.

I codici tributo da inserire sono i seguenti::

  • codice tributo 2002 per il versamento della seconda rata o in un’unica soluzione entro il 30 novembre;
  • codice tributo 2003 per il saldo;
  • codice tributo 2001 per il primo acconto 2023.

Saldo e acconto IRES 2023: le esenzioni previste

Ci sono tuttavia soggetti che hanno diritto all’esenzione dal versamento dell’IRES 2022.

La Legge di Bilancio 2022, all’articolo 1, commi da 185 a 190, prevede misure di sostegno in favore dello sport.

Per gli anni 2022, 2023 e 2024, le federazioni sportive nazionali riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano hanno il diritto alla seguente agevolazione: gli utili che derivano dall’esercizio di attività commerciale non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle società e il valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Di tale agevolazioni si dovrà tenere conto nel calcolo della base imponibile che determina l’importo da versare.

Tra le altre agevolazioni meritano di essere citate anche le modifiche alla disciplina del nuovo patent box, come forma di extra deduzione del 110 per cento dei costi di ricerca e sviluppo relativi a beni immateriali (riferita ad esempio a software, brevetti industriali o disegni e modelli.)

Il punto sulle novità è arrivato con la circolare numero 5 del 2023 dell’Agenzia delle Entrate.

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