Scadenze fiscali al centro, tra la proroga per le imposte sui redditi e le mancate istruzioni

Rosy D’Elia - Fisco

Nella settimana dominata dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi, sul fronte del Fisco sono protagoniste le scadenze fiscali che arrivano puntuali, evidenziando la scarsa puntualità dei Ministeri, o che vengono spostate in avanti, con una proroga della imposte sui redditi che lascia l'amaro in bocca. Una sintesi delle principali novità dal 12 al 18 giugno 2023

Scadenze fiscali al centro, tra la proroga per le imposte sui redditi e le mancate istruzioni

A partire dalla mattinata di lunedì 12 giugno 2023, il tempo della politica e delle redazioni giornalistiche si è fermato su un’unica grande notizia: la morte di Silvio Berlusconi.

Ma ha continuato a scorrere, inesorabile, per le scadenze fiscali, protagoniste di questa settimana sul fronte del Fisco.

Dai primi tentativi di realizzare la flat tax, progetto che il Cavaliere lascia inattuato in eredità al Governo in carica, alle novità sul calendario fiscale: una panoramica delle notizie dal 12 al 18 giugno 2023.

Dalla morte di Silvio Berlusconi alle novità sulle scadenze fiscali: le notizie della settimana

Dai primi agli ultimi passi compiuti in politica, Silvio Berlusconi non ha mai abbandonato una promessa diventata un leit motiv, quella di ridurre le tasse.

Ma il Fisco, sia da cittadino che da politico, per il Cavaliere è stato un terreno di gioco difficile, forse il più difficile. Non a caso tra i tanti, complessi e controversi, progetti realizzati non si può annoverare quello di alleggerire il peso fiscale appiattendo la tassazione che lascia inattuato nelle mani del prossimo Governo.

E, sebbene la strada verso una flat tax ad ampio raggio sia già tracciata nella riforma fiscale al vaglio del Parlamento, l’appiattimento immaginato da Silvio Berlusconi ha i contorni di una missione impossibile.

Un calcolo più semplice e immediato delle imposte da versare è il vantaggio del modello di tassazione piatta sul reddito delle persone fisiche a cui fa da contrappeso l’alto rischio di mettere sullo stesso piano cittadini con capacità contributive diverse, a sfavore dei meno abbienti.

Ma, al di là delle questioni di principio e di pensiero, che pure hanno un peso importante, negli anni il progetto di attuazione della flat tax si è arenato su una questione più pratica, quella delle risorse.

Nel 2001, firmando il contratto con gli italiani, Silvio Berlusconi promise il passaggio a due aliquote del 23 e del 33 per cento evidenziando lui stesso un nodo da sciogliere: le coperture.

La promessa fatta nel salotto di Bruno Vespa non è stata mai mantenuta ma è rimasta nella memoria del Cavaliere fino all’ultima campagna elettorale: e dopo 20 anni, il tema delle risorse e delle criticità che ruotano attorno alla rivoluzione piatta sono ancora attuali.

La missione impossibile di introdurre in Italia la flat tax resta nelle mani del Governo:

“Anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che, insieme, ci eravamo dati”.

Ha detto Giorgia Meloni nel videomessaggio diffuso poche ore dopo la scomparsa dell’uomo simbolo di Forza Italia. E tra questi c’è, senza dubbio, anche l’appiattimento della tassazione.

Scadenze fiscali, due pesi e due misure

Mentre la politica ha rallentato le agende per la morte di Silvio Berlusconi, il tempo che detta perentoriamente le scadenze fiscali non si è mai fermato.

La data del 16 giugno ha segnato il termine ultimo per il pagamento dell’IMU, è un appuntamento con il Fisco ormai consolidato che, però, quest’anno ha evidenziato una contraddizione.

Le scadenze non sono uguali per tutti: se da un lato, infatti, i cittadini e le cittadine sono chiamati a rispettare la tabella di marcia imposta dalla normativa, lo stesso non accade per i Ministeri chiamati a fornire istruzioni sulle novità introdotte.

Dopo oltre tre mesi dal termine ultimo per definire le modalità di comunicazione degli immobili occupati per cui è possibile beneficiare dell’esenzione IMU, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha lasciato scadere il pagamento dell’acconto senza fornire alcuna indicazione.

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Scadenze fiscali, le criticità sulla proroga delle imposte

E le procedure e le scelte che arrivano dall’alto destano qualche perplessità anche quando si traducono nella concessione di più tempo per procedere con i pagamenti.

È il caso della proroga annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il versamento delle imposte che derivano dalle dichiarazione dei redditi, IRAP e IVA previsto originariamente per il 30 giugno 2023.

Il MEF il 14 giugno ha anticipato l’adozione di un provvedimento per permettere ai cittadini e alle cittadine di pagare senza maggiorazioni entro il 20 luglio e con maggiorazione dello 0,40 per cento entro il 31 luglio 2023.

La scelta ha generato lo scontento delle associazioni sindacali dei commercialisti che, pur riconoscendo il valore dell’ascolto alla base della decisione, hanno evidenziato il valore irrisorio della proroga, non conforme alla normativa per quanto riguarda i tempi di applicazione delle maggiorazioni.

L’annuncio dello slittamento dei termini, però, fa emergere anche un’altra criticità: l’utilizzo sempre più diffuso dei comunicati legge che, anticipando le disposizioni normative, hanno il valore della tempestività ma si portano dietro il rischio di generare confusione sul perimetro di applicazione delle novità.

Scadenze fiscali al centro e novità dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate nella settimana dal 12 al 18 giugno

A fare ordine sulle misure già in vigore, infine, anche questa settimana dal 12 al 18 giugno 2023 sono arrivate le notizie dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS:

Appuntamento ancora sulle pagine di Informazione Fiscale per conoscere e approfondire le novità che arriveranno nei prossimi giorni e per la sintesi settimanale del sabato.

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