Si avvicina la prima scadenza del superbonus 2023 per villette e abitazioni unifamiliari, attualmente fissata al 31 marzo. Con la legge di conversione del DL 11/2023 arriverà la proroga al 30 giugno. A confermarlo anche De Bertoldi nel convegno di oggi, 15 marzo, sui bonus edilizi

Delle due importanti scadenze per il superbonus, fissate nel mese di marzo, ne rimarrà solo una.
Il termine per le unifamiliari, a differenza di quello della comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito e dello sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022, sarà oggetto di proroga.
L’ufficialità sul rinvio al 30 giugno prossimo per il termine per le villette arriverà con la legge di conversione del decreto 11/2023.
Lo slittamento in avanti per la scadenza per provvedere al pagamento dei bonifici, è stato confermato anche dal deputato De Bertoldi nel corso del convegno di oggi, 15 marzo 2023, organizzato da Eutekne, Consiglio nazionale dei commercialisti e Ordine dei commercialisti di Roma.
Superbonus, si avvicina la scadenza del 31 marzo per le unifamiliari: in arrivo la proroga al 30 giugno 2023
A meno di un mese dalle prime importanti scadenze per il superbonus 2023, viene confermata la proroga al 30 giugno.
La scadenza del 31 marzo prossimo per quanti hanno già iniziato i lavori sulle unifamiliari e sulle villette sarà ufficialmente rinviata con la legge di conversione del decreto 11/2023.
Rimarrà al 31 marzo, invece, il termine per chi ha realizzato interventi che rientrano nelle agevolazioni edilizie ed ha sostenuto le spese nel 2022: a fine mese è fissata la scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Il rinvio della scadenza per le unifamiliari, invece, consente ai contribuenti di avere più tempo per i pagamenti tramite bonifico della conclusione dei lavori.
I tempi per permettere ai soggetti di non perdere le agevolazioni sono tuttavia stretti. La proroga dovrebbe arrivare con un emendamento della commissione Finanze alla Camera, per modificare il testo del decreto 11 del 16 febbraio 2023, su cui è stata trovata ampia convergenza dalle varie parti politiche.
Al convegno di oggi, 15 marzo 2023, organizzato da Eutekne, Consiglio nazionale dei commercialisti e Ordine dei commercialisti di Roma, dal titolo “I bonus edilizi e le opzioni di sconto e cessione. Tra passato da sistemare, presente da gestire e futuro da costruire” sul tema è intervenuto il deputato De Bertoldi.
Il relatore del decreto 11/2023, ha sottolineato quanto segue:
“credo di poter prevedere con ragionevole razionalità che almeno alla data del 30 di giugno si potrà avere una proroga delle unifamiliari.”
Ci saranno quindi minimo 3 mesi in più ma la possibilità di introdurre un rinvio più ampio è in fase di valutazione.
Tuttavia l’iter parlamentare della legge di conversione potrebbe essere piuttosto lungo, l’approvazione deve arrivare entro 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il testo potrebbe arrivare in aula della Camera il prossimo 27 marzo, e sarebbe comunque necessario l’ulteriore approvazione del Senato. Qualora approvata in Commissione Finanze la proroga potrebbe essere anticipata da un comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze e poi ufficializzata al termine dell’iter parlamentare.
Superbonus, chi potrà beneficiare del rinvio della scadenza
I criteri che daranno diritto al tempo ulteriore, oltre l’attuale scadenza del 31 marzo 2023, saranno gli stessi vigenti al momento per i destinatari del termine.
L’appuntamento con il Fisco riguarda i contribuenti che svolgano interventi che rientrano nell’ambito del superbonus su abitazioni unifamiliari e villette.
L’ulteriore proroga, che si aggiungerebbe a quella che ha spostato la precedente scadenza del 31 dicembre 2022 all’attuale (fissata al 31 marzo), sarà prevista per i soli contribuenti che alla data del 30 settembre 2022 abbiano realizzato almeno il 30 per cento dei lavori.
Nel computo dei lavori, come stabilito dal comma 8-bis del decreto Rilancio:
“possono essere compresi anche i lavori non agevolati ai sensi del presente articolo.”
Una volta resa ufficiale la misura ci sarà quindi più tempo per provvedere ai pagamenti e agli altri adempimenti.
Anche la proroga si inserisce nell’ottica di venire incontro ai contribuenti in vista dei possibili ritardi a cui ha contribuito il repentino cambiamento della normativa, così come le conseguenze della questione dei crediti incagliati.
La misura sarà adottata esclusivamente per chi è in fase avanzata dei lavori, mentre le regole sono state riscritte per chi ha intenzione di iniziarne di nuovi.
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