Superbonus e cessione del credito, le soluzioni possibili: detrazione in 20 anni?

Tommaso Gavi - Irpef

Si allontana la proposta ABI-ANCE, per permettere alle banche di utilizzare le somme in compensazione con F24 con parte dei debiti dei clienti. Approvati invece i correttivi proposti per l'edilizia libera, il sismabonus acquisti, le ONLUS e le IACP. Dalle 19 di oggi, 27 marzo 2023, la Commissione Finanze nuovamente al lavoro

Superbonus e cessione del credito, le soluzioni possibili: detrazione in 20 anni?

Dopo il nuovo intervento del Governo che ha “cancellato” la cessione del credito e lo sconto in fattura per il superbonus e gli altri bonus edilizi diverse misure correttive rientreranno nella legge di conversione del DL 11/2023.

Si è allontanata la possibilità di rendere concreta la misura proposta da ABI e ANCE, di permettere alle banche la compensazione esterna con F24 dei crediti relativi al superbonus e agli altri bonus edilizi con i debiti dei propri clienti o correntisti.

Approvate invece altre misure correttive, suggerite a diverse voci dalle associazioni di categoria nel corso delle audizioni presso la Commissione Finanze della Camera dei deputati.

Nella legge di conversione in legge della DL “Blocca cessioni” verranno inserite le misure relative all’edilizia libera, al sismabonus acquisti, gli interventi per le ONLUS e IACP, la proroga per la scadenza delle unifamiliari e la l’intervento per favorire la cessione del credito entro la scadenza di fine mese per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Mentre sembra fermarsi l’ampliamento della possibilità di utilizzo in detrazione dei crediti del superbonus in 10 anni per le comunicazioni fino al 31 marzo, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha dichiarato all’Agenzia di stampa Ansa che è favorevole all’allungamento dei tempi anche a 20 anni.

Si lavora ad una piattaforma per smaltire i crediti, progetto in cui sarebbero coinvolte importanti società partecipate pubbliche.

Dietrofront per la scadenza relativa alle unifamiliari: dovrebbe essere prevista fino al 30 giugno anziché al 30 settembre.

Dalle 19.00 la Commissione Finanze della Camera nuovamente al lavoro sulla votazione degli ultimi emendamenti.

Cessione del credito e sconto in fattura per superbonus ed altri bonus edilizi: le soluzioni possibili

Il confronto sulla cessione del credito del superbonus continua, dopo l’approvazione delle novità del decreto 11/2023, votato dal Governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio scorso, .

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L’intervento dell’Esecutivo ha eliminato le possibilità di fruizione indiretta delle agevolazioni edilizie previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio, ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Per gli interventi per i quali non è stata presentata una CILA o una CILAS entro il 17 febbraio scorso, data di entrata in vigore della norma, tali opzioni non sono più accessibili.

Rimane il problema del passato, quello dei 19 miliardi di euro di crediti incagliati, ossia bloccati nei cassetti fiscali di imprese e contribuenti.

Dopo la chiusura all’acquisto delle somme da parte delle Regioni, altra misura contenuta nel DL 11/2023, nuove soluzioni potrebbero arriveranno con la legge di conversione del decreto.

Come anticipato dal deputato De Bertoldi, relatore della legge di conversione, nel corso del convegno del 15 marzo, organizzato da Eutekne, Consiglio nazionale dei commercialisti e Ordine dei commercialisti di Roma, sono state approvate le soluzioni proposte dall’associazione di categoria.

Tramontata invece la possibilità per banche e intermediari finanziari di utilizzare i crediti in compensazione, con modello F24, con una parte dei debiti dei propri clienti.

L’ipotesi, nota come “proposta ABI-ANCE” era già stata avanzata nel mese di novembre scorso ed era già stata scartata ma sembrava tornata tra le soluzioni possibili.

Torna nuovamente al 30 giugno 2023 la proroga per le villette e unifamiliari.

Mentre sembrava tramontata la possibilità di utilizzo della detrazione in 10 anni per le comunicazioni effettuate entro il 31 marzo 2023, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha dichiarato all’agenzia di stampa Ansa:

“Io sono assolutamente favorevole al sistema delle detrazioni: 5, 10 anche 20 anni. Il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che è fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche e di chi devono acquistare.”

Il Ministro dell’Economia ha poi spiegato che ritiene che l’allungamento della possibilità di detrazione sia una cosa giusta per i cittadini e non crei problemi di finanza pubblica.

Superbonus: una piattaforma per sbloccare i crediti incagliati e proroga al 30 giugno per la scadenza delle unifamiliari

Mentre la Commissione Finanze della Camera dalle 19 di oggi, 27 marzo, è nuovamente al lavoro sugli emendamenti, prendono forma le misure che modificheranno il testo della legge di conversione del decreto.

Parziale dietrofront sulla scadenza delle unifamiliari: la proroga dovrebbe essere approvata solo fino al 30 giugno, non al 30 settembre. Sul punto però non si è ancora arrivati ad una soluzione definitiva, con il Governo che spinge per la proroga lunga.

Per i crediti incagliati è allo studio una piattaforma per smaltire le somme arretrate.

Nel progetto sarebbero coinvolte alcune delle più importanti società con partecipazione pubblica.

La soluzione definitiva dovrebbe arrivare in serata, con la conclusione della votazione degli emendamenti e dell’approvazione delle ultime misure su cui ancora non si è trovata la quadra.

Superbonus e cessione del credito: dalle misure per l’edilizia libera a quelle per ONLUS e IACP

Una delle misure che è stata approvata dalla Commissione Finanze della Camera e ottenere il via libero definitivo al termine dell’iter parlamentare è quella che riguarda l’edilizia libera.

Per tali lavori per i quali non è richiesta una CILA la data di inizio lavori sarà individuata dal bonifico di acconto o da un’autocertificazione delle parti in merito alla data di stipula del contratto, precedente al 17 febbraio scorso.

Come chiarito dall’Esecutivo subito dopo l’approvazione del decreto era già stata manifestata la volontà di trovare soluzioni attraverso norme transitorie per permettere il passaggio dal regime precedente a quello del decreto del 16 febbraio a quello successivo.

Tra queste rientrano le misure del cosiddetto sisma bonus cratere: per tali interventi continuerà ad applicarsi la normativa precedente al DL 11 del 2023.

Il ripristino della possibilità di utilizzare lo sconto in fattura sarà previsto anche per le ONLUS e per le IACP.

Sono state infine accolte le proposte relative ai chiarimenti interpretativi richiesti in particolare dai commercialisti.

Tali richieste si concentrano su aspetti tecnici relativi alla normativa antiriciclaggio e i chiarimenti sugli stati di avanzamento.

Infine, nonostante non sia prevista la proroga per la scadenza della comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito e dello sconto in fattura oltre il 31 marzo prossimo, sarà recepita la proposta per salvare il credito, ovvero quella di comunicare anche nel caso di conclusione dell’istruttoria.

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