Decreto cessione crediti, via libera agli emendamenti con le proposte dei commercialisti

Tommaso Gavi - Commercialisti ed esperti contabili

Soddisfazione per l'approvazione in Commissione Finanze della Camera agli emendamenti che recepiscono le proposte dei commercialisti. Dalle norme di interpretazione autentica a quelle relative all'allegato SOA e all'antiriciclaggio, le misure che hanno ottenuto il primo via libera

Decreto cessione crediti, via libera agli emendamenti con le proposte dei commercialisti

Ieri, 23 marzo 2023, la Commissione Finanze della Camera ha iniziato la votazione degli emendamenti alla legge di conversione del decreto sulla cessione dei crediti.

Lo stesso giorno i commercialisti hanno espresso soddisfazione per l’accoglimento delle proposte suggerite.

Nella prima giornata di votazioni è arrivato il via libera alle norme di interpretazione autentica, retroattive, sugli stati di avanzamento del lavoro per gli interventi diversi dai superbonus, così come quella relativa all’attestazione di congruità delle spese per il visto di conformità.

Via libera anche alla remissione in bonis per la presentazione dell’allegato B, relativo al sisma bonus e al super sisma bonus.

Tra le altre proposte accolte ci sono le precisazioni in merito al requisito SOA e all’attestazione antiriciclaggio.

Decreto cessione crediti, via libera agli emendamenti con le proposte dei commercialisti

Tutte le proposte emendative al decreto legge numero 11 del 2023 sulla cessione dei crediti, presentate dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, sono state accolte nel percorso parlamentare di conversione in legge.

Lo fa sapere il comunicato stampa del CNDCEC del 23 marzo 2023, che esprime soddisfazione per l’accoglimenti dei suggerimenti da parte della Commissione Finanze della Camera.

Gli emendamenti al testo della legge di conversione sono in fase di esame e di votazione, molti sono già stati accolti, tra gli altri quelli per ripristinare la cessione del credito per alcune tipologie di interventi e di contribuenti.

Dopo la prima giornata di lavori il via libera è stato esteso a diverse altre misure, tra le quali rientrano quelle di interpretazione autentica.

Nello specifico le misure, che avranno valenza retroattiva, prevedono:

  • la facoltà e non l’obbligo di liquidazione di stati avanzamento lavoro per gli interventi diversi dai superbonus;
  • la facoltà e non l’obbligo di inclusione nelle asseverazioni tecniche dell’attestazione di congruità delle spese relative all’apposizione del visto di conformità.

Per quanto riguarda il sismabonus e il super sismabonus, via libera anche alla remissione in bonis nel caso di presentazione dell’allegato B successivamente al deposito del titolo edilizio o dell’inizio lavori.

Un’altra misura fornirà precisazioni in merito ai requisiti temporali e oggettivi dell’attestazione SOA.

Infine, come messo in evidenza nel comunicato stampa:

“Accolta anche la proposta che delimita il perimetro dell’attestazione antiriciclaggio, uno dei documenti previsti per affrancare il cessionario dalla responsabilità per colpa grave, ai soli soggetti che sono controparti nelle operazioni.”

Decreto cessione crediti, le dichiarazioni di de Nuccio e Regalbuto

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.

Lo stesso presidente era già intervenuto in precedenza sul tema, nell’incontro organizzato da Eutekne, CNDCEC e Ordine di Roma il 15 marzo scorso.

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Nel comunicato stampa de Nuccio ha dichiarato:

“Esprimo grande apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal Governo e dalle forze parlamentari nel recepire le nostre proposte e ringrazio, in particolare, il Ministro Giancarlo Giorgetti, il Vice Ministro Maurzio Leo, l’On.le Andrea de Bertoldi, relatore del provvedimento alla Camera, l’On.le Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze alla Camera e gli On.li firmatari degli emendamenti Saverio Congedo, Francesco Filini, Mariangela Matera, Nicole Matteoni, Stefano Giovanni Maullu e Guerino Testa”.

Anche il Tesoriere nazionale con delega alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, ha accolto positivamente il via libera alle misure suggerite.

Lo stesso consigliere si era espresso come segue, in occasione dell’evento del 15 marzo scorso:

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All’indomani della prima giornata di votazione in Commissione Finanze della Camera, Regalbuto ha sottolineato l’importanza del dialogo tra le istituzioni e le associazioni di categoria:

“il Consiglio Nazionale ha avanzato delle proposte di natura tecnica che hanno risolto, peraltro con la formula rafforzativa dell’interpretazione autentica, numerosi dubbi applicativi, e ciò è motivo di particolare soddisfazione e rafforza la convinzione che il dialogo istituzionale non può che portare all’individuazione di soluzioni condivise che rendano le norme più chiare e quindi limitino il sorgere di contenziosi che non possono che nuocere sia ai cittadini che alla pubblica amministrazione”.

Per avere l’ufficialità sull’approvazione delle misure si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare, con il via libera delle Aule di Camera e Senato.

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