Scadenze fiscali aprile 2020, dall’IVA al bollo: nuova proroga degli adempimenti

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Proroga scadenze fiscali aprile 2020, sospensione versamenti IVA, ritenute e contributi. Novità anche per il bollo sulle fatture elettroniche. Ecco il calendario completo degli adempimenti aggiornato con le novità del Decreto Liquidità.

Scadenze fiscali aprile 2020, dall'IVA al bollo: nuova proroga degli adempimenti

Proroga scadenze fiscali aprile 2020: il Decreto Liquidità riscrive il calendario degli adempimenti.

Le scadenze fiscali di aprile 2020 e quelle di maggio relative a ritenute, IVA e contributi sono prorogate al 30 giugno 2020, con regole determinate in base a calo del fatturato e totale di ricavi e compensi che analizzeremo nel dettaglio all’interno dell’articolo.

La proroga delle scadenze fiscali di aprile si unisce alle novità già previste dal Decreto Cura Italia, che ha introdotto una proroga a tre corsie degli adempimenti dei mesi di marzo, aprile e maggio.

Tutti gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e dall’effettuazione delle ritenute Irpef sono sospesi - per tutti - fino al 31 maggio 2020.

La proroga riguarda, ad esempio, la scadenza per l’invio della dichiarazione IVA, gli Intrastat e l’esterometro, che slittano al 30 giugno 2020.

Il nuovo decreto, il DL Liquidità, approvato il 6 aprile 2020, interviene anche su alcune scadenze fiscali di aprile 2020 non rinviate: si tratta del bollo sulle fatture elettroniche, per il quale vengono introdotti nuovi termini di versamento.

Una nuova finestra anche per la Certificazione Unica: potrà essere inviata e consegnata al lavoratore entro il 30 aprile 2020, senza l’applicazione di sanzioni.

Analizziamo quindi punto per punto le novità e quali sono le scadenze fiscali di aprile 2020 non prorogate.

Scadenze fiscali 10 aprile 2020: rinvio prima rata contributi INPS colf e badanti

Essendovi molta confusione, ricordiamo che la scadenza del 10 aprile 2020 relativa alla prima rata dei contributi dovuti dai datori di lavoro domestico è stata prorogata.

Il decreto Cura Italia n. 18 del 17 marzo 2020 dedica un articolo specifico ai contributi dovuti dai datori di lavoro domestico in favore di colf e badanti.

Per quelli in scadenza nel periodo tra il 23 febbraio ed il 31 maggio 2020 è disposta una proroga fino al 10 giugno 2020.

Scadenze fiscali 16 aprile 2020, proroga versamento IVA, ritenute e contributi INPS

Ad essere oggetto di proroga è la scadenza del 16 aprile 2020 relativa agli adempimenti periodici a carico dei contribuenti titolari di partita Iva: ritenute, contributi ed IVA periodica.

Il Decreto Liquidità, approvato il 6 aprile in Consiglio dei Ministri, sposta le scadenze di aprile e maggio al 30 giugno prevedendo una sospensione specifica per alcune categorie di soggetti.

La proroga delle scadenze al 30 giugno 2020 è determinata dalla sospensione di tre tipologie di impegni col Fisco:

  • ritenute alla fonte previste dagli articoli 23, 24, del decreto del Presidente della Repubblica numero 660 del 29 settembre 1973 e trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, operate dai sostituti di imposta;
  • versamenti IVA;
  • versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.

Sempre tre sono le categorie di contribuenti che possono beneficiare dei termini più ampi per i versamenti in questo periodo di emergenza coronavirus:

  • i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato che hanno subito un calo del fatturato:
    • del 33% nei mesi di marzo e aprile rispetto allo scorso anno con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro;
    • del 50% con ricavi o compensi superiori a 50 milioni di euro;
  • soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e che hanno intrapreso l’attività dal 1° aprile 2019.

I residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), possono beneficiare della sospensione del versamento IVA se il calo del fatturato è di almeno il 33%, a prescindere dalla soglia dei 50 milioni.

Le somme che restano in sospeso possono essere versate, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o tramite rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo, sempre a decorrere dal mese di giugno 2020.

Si ricorda inoltre che il Decreto Cura Italia ha previsto, per le imprese dei settori maggiormente colpiti dal coronavirus - individuati dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate risoluzione numero 12 del 18 marzo 2020 - la sospensione dei versamenti delle ritenute e dei contributi fino al 30 aprile. Un rinvio che resta applicabile per i contribuenti esclusi dalla nuova proroga.

Restano invece invariate le regole per i soggetti che non rientrano nelle casistiche di cui sopra. Per quanto riguarda ritenute Irpef e adempimenti Inps, questi dovranno versare entro giovedì 16 dovrà le ritenute alla fonte e dei contributi Inps relativi al mese di marzo.

Il versamento Irpef riguarda le ritenute alla fonte operate su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
  • redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente. Il codice tributo da utilizzare in questo caso è 1040 con periodo di competenza 03/2020.

I contributi Inps dovuti dal datore di lavoro e relativi alle retribuzioni erogate nel mese di marzo 2020 potranno essere pagati con lo stesso modello F24.

I contribuenti con liquidazione Iva mensile dovranno versare l’imposta dovuta per il mese precedente utilizzando il modello F24 e il codice tributo 6003.

Scadenze fiscali 20 aprile 2020, imposta di bollo fatture elettroniche: cosa cambia con il DL Liquidità

Tra le scadenze fiscali del mese rientra quella del versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche del primo trimestre, da effettuare entro lunedì 20 aprile 2020.

Il Decreto Liquidità riscrive il calendario dei versamenti, strutturando le scadenze sulla base dell’importo dell’imposta di bollo dovuta.

Nello specifico, viene previsto che:

  • se l’imposta dovuta per le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre solare dell’anno sia di importo inferiore a 250 euro (ma l’importo complessivo dell’imposta dovuta per il primo e secondo trimestre è superiore a 250 euro), il versamento può essere effettuato nei termini previsti per il versamento dell’imposta relativa alle fatture emesse nel secondo trimestre dell’anno;
  • se, considerando anche l’imposta dovuta per le fatture emesse nel secondo trimestre dell’anno, l’importo complessivo da versare resta inferiore a 250 euro, il versamento dell’imposta relativa al primo e secondo trimestre dell’anno può essere effettuato nei termini previsti per il versamento dell’imposta dovuta in relazione alle fatture elettroniche emesse nel terzo trimestre dell’anno.

Restano ferme le ordinarie scadenze per i versamenti dell’imposta di bollo dovuta per le fatture elettroniche emesse nel terzo e quarto trimestre solare dell’anno.

Bollo fattura elettronicaNuove scadenze post DL Liquidità
Importo < a 250 euro per il I° trimestre (ma > a 250 euro per I° e II° trimestre) 20 luglio
Importo < a 250 euro per I° e II° trimestre 20 ottobre
III° trimestre 20 ottobre
IV° trimestre 20 gennaio anno successivo

Il Decreto Liquidità riscrive totalmente il calendario delle scadenze relative all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, precedentemente modificato dall’articolo 17 della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020

La scadenza del 20 aprile 2020 riguarderà quindi soltanto i contribuenti tenuti a versare un’imposta di bollo di importo superiore a 250 euro per il primo trimestre.

Il versamento del bollo sulle fatture elettroniche può essere effettuato tramite il servizio presente sul portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, mediante addebito diretto sul conto corrente ovvero tramite modello F24, indicando il codice tributo:

“2521 - Imposta di bollo sulle fatture elettroniche - primo trimestre - art. 6 decreto 17 giugno 2014”

Scadenze fiscali 30 aprile 2020: versamento canone Rai modello F24

Un importante appuntamento del mese è quello con il versamento del canone Rai da parte dei contribuenti obbligati a pagare con modello F24. La scadenza è fissata al 30 aprile 2020, e riguarda coloro per i quali non è possibile l’addebito del canone Tv sulle fatture emesse dalle imprese elettriche

Entro la scadenza del 30 aprile 2020 bisognerà versare la seconda rata del canone Rai, con il modello F24 utilizzando i seguenti codici tributo:

  • TVNA - Canone per rinnovo abbonamento TV uso privato - art. 3, comma 7, decreto 13 maggio 2016, n. 94
  • TVRI - Canone per rinnovo abbonamento TV uso privato - art. 3, comma 7, decreto 13 maggio 2016, n. 94.

Scadenze fiscali 30 aprile 2020: invio certificazione unica e consegna senza sanzioni

C’è una nuova ed inattesa scadenza a completare il calendario degli adempimenti fiscali di aprile 2020. Il Decreto Liquidità ripesca la certificazione unica, il cui termine di invio era fissato al 31 marzo 2020, stesso giorno entro il quale era obbligatorio procedere con la consegna al percipiente.

Esclusivamente per l’anno in corso viene rinviata tardivamente la scadenza sia per l’invio telematico che per la consegna della CU dei lavoratori dipendenti: il termine viene fissato al 30 aprile 2020.

I datori di lavoro potranno trasmettere le certificazioni uniche senza l’applicazione di sanzioni. Resta inalterata la possibilità di invio delle CU degli autonomi insieme al modello 770, entro il 31 ottobre.

Scadenze fiscali aprile 2020, caos dell’Agenzia delle Entrate su dichiarazione IVA, Intrastat ed altri adempimenti del mese

Uno degli appuntamenti più importanti previsti solitamente per il mese di aprile è quello con l’invio della dichiarazione IVA. Come ricordato in apertura, però, il decreto Cura Italia n. 18 del 17 marzo 2020 ha prorogato in modalità massiva gli adempimenti - diversi dai versamenti - in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio.

La nuova scadenza viene fissata al 30 giugno 2020, sia per la dichiarazione annuale IVA che per altri adempimenti come l’invio degli elenchi Intrastat e l’esterometro (comunicazione delle fatture da e verso l’estero). Espressamente esclusi dal rinvio solo gli adempimenti collegati alla predisposizione del modello 730 - tra cui la certificazione unica, che doveva essere trasmessa entro il 31 marzo 2020.

C’è tuttavia da evidenziare l’incongruenza rispetto a quanto riportato nello scadenzario del mese di aprile 2020 dell’Agenzia delle Entrate, che sembra “ignorare” la proroga dei termini prevista dal primo decreto economico emanato per l’emergenza coronavirus.

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