Bonus psicologo, la Legge di Bilancio 2026 riduce i fondi. Andranno all’INPS per gestire il sito

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Il bonus psicologo si depotenzia dal 2026: una quota di fondi pari a 200.000 euro all'anno andrà all'INPS per migliorare il sito e semplificare le procedure

Bonus psicologo, la Legge di Bilancio 2026 riduce i fondi. Andranno all'INPS per gestire il sito

Bonus psicologo, un travaso di fondi che penalizza i richiedenti.

La Legge di Bilancio 2026 stanzia 200.000 euro all’anno in favore dell’INPS. L’obiettivo? L’adeguamento tecnologico, ma anche la semplificazione delle procedure d’accesso e il potenziamento delle attività di supporto agli utenti.

Non si tratta di nuove risorse, ma di un dirottamento di parte del già scarso finanziamento alla base del bonus psicologo che servirà a supporto delle procedure telematiche dell’INPS. Un ammissione implicita delle carenze, ormai cicliche ad ogni click day, dei sistemi che accolgono le procedure per richiedere il contributo per l’assistenza psicologica.

Bonus psicologo, 200.000 euro all’INPS dal 2026 per gestire le domande

È l’articolo 75 del DdL di Bilancio 2026 a prevedere il travaso delle risorse del bonus psicologo. Come detto, una somma pari a 200.000 euro all’anno sarà destinata all’INPS, con il fine di adeguare la piattaforma informatica, semplificare le procedure di accesso al beneficio e potenziare le attività di supporto agli utenti.

Non si tratta di una dotazione extra, ma come espressamente previsto dalla norma si attingerà alle risorse stanziate dall’articolo 1-quater, comma 3 del decreto legge n. 228/2021. In sostanza, la quota di fondi che sarà dirottata all’INPS verrà presa dagli 8,5 miliardi stanziati nel 2026, e dalle ulteriori risorse già in campo per gli anni seguenti (9 milioni per il 2027 e 8 milioni dal 2028), destinati in principio alla copertura delle domande.

Sebbene la somma di 200.000 euro possa sembrare ridotta rispetto allo stanziamento complessivo, la già corta coperta del bonus psicologo è inevitabilmente destinata ad accorciarsi ancora di più.

L’edizione 2025 del contributo è tutt’ora in corso e si chiuderà il 14 novembre, scadenza per la presentazione delle domande e primo “banco di prova” per la messa a punto delle graduatorie. Per pesare il problema è tuttavia possibile guardare ai dati delle annualità passate e, ad esempio, nel 2024 su un totale di 400.505 richieste solo poco più di 3.300 hanno trovato copertura. Si tratta dello 0,8 per cento del totale.

Tante domande poche risorse, e una piattaforma che non regge il click day

Non è un tema nuovo: il bonus psicologo è un’agevolazione dal perimetro stretto. Pochi i fondi stanziati annualmente rispetto alla potenziale platea, che include i titolari di ISEE fino a 50.000 euro.

La mossa contenuta nella Legge di Bilancio 2026 rischia quindi di depotenziare una misura che già è per pochi, ma quel che emerge è anche una sorta di “ammissione di colpa” sulle criticità che caratterizzano la gestione della misura.

Il sistema del “click day”, che caratterizza le agevolazioni più estese ma meno finanziate, ha messo negli anni a dura prova i sistemi telematici dell’INPS e il 2025 non è stata l’eccezione.

Nonostante le smentite dell’Istituto, la data di lancio della procedura di domanda è stata caratterizzata da blocchi, rallentamenti ed errori tecnici. Problemi che dal 2026 potrebbero essere risolti, con il paradosso però di intaccare negativamente il plafond di fondi a copertura della misura.

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