IMU 2025, saldo in scadenza: alla cassa per la tassa sulla casa

L'IMU 2025 si avvicina alla seconda scadenza dell'anno: il 16 dicembre si paga il saldo, la rata comprensiva di conguaglio in caso di aliquote variate dal comune

IMU 2025, saldo in scadenza: alla cassa per la tassa sulla casa

IMU 2025, dietro l’angolo la scadenza del saldo.

Entro il 16 dicembre bisognerà versare la seconda rata, appuntamento che chiude i conti con la tassa sulla casa dopo la scadenza dell’acconto di giugno.

Per il saldo IMU 2025 debutta il prospetto delle aliquote e ai contribuenti è richiesto di verificare eventuali modifiche apportate dal comune, rilevanti ai fini del calcolo e del pagamento dell’imposta dovuta.

Non cambiano tuttavia le regole generali da conoscere. Se l’acconto poteva essere calcolato sulla base delle aliquote fissate per l’anno precedente e sarà a dicembre, con il pagamento del saldo, che bisognerà applicare le novità e pagare l’eventuale conguaglio dovuto.

Partendo quindi dalle scadenze da ricordare, di seguito tutte le informazioni utili per capire quando e come si paga la “tassa” sulla casa.

IMU 2025, saldo in scadenza il 16 dicembre

Sono due gli appuntamenti con l’IMU previsti annualmente.

La prima data da annotare era quella del 16 giugno, termine che coincide con il versamento dell’acconto dell’imposta dovuta da chi possiede case (ad eccezione dell’abitazione principale), altri immobili, ma anche aree fabbricabili e terreni agricoli.

Alla prima rata dell’IMU si aggiunge la scadenza del saldo, la seconda quota dovuta entro il 16 dicembre.

IMU 2025Scadenza
Acconto (prima rata) 16 giugno
Saldo (seconda rata ed eventuale conguaglio) 16 dicembre

Le scadenze dell’IMU 2025 sono le più importanti date da ricordare, alle quali si aggiungono quelle che riguardano i comuni e che incidono direttamente sulle procedure di calcolo dell’imposta dovuta dai contribuenti.

Le scadenze IMU 2025 per i comuni: debutta il prospetto delle aliquote

Entro la fine del 2024 i comuni sono stati chiamati ad approvare la delibera di approvazione delle aliquote con il prospetto dei valori applicabili per ciascuna fattispecie.

Prospetti e delibere, per acquisire validità, devono essere comunicati al MEF entro il 14 ottobre di ogni anno, ai fini della pubblicazione entro il 28 ottobre sul sito del Dipartimento delle Finanze.

Nel 2025 debutta una novità importante in materia di IMU, ossia il prospetto delle aliquote introdotto dalla legge n. 160/2019 e che diventato operativo dopo numerosi rinvii.

I comuni hanno la possibilità di diversificare le aliquote IMU applicabili caso per caso, ad esempio con regole specifiche per abitazioni in comodato, in affitto o ancora per i terreni agricoli.

Consultare il prospetto sarà quindi fondamentale per i cittadini che devono pagare il saldo IMU.
In caso di aliquote variate in aumento, il 16 dicembre bisognerà pagare anche il conguaglio rispetto a quanto già versato a titolo di acconto.

IMU 2025: chi paga

Il presupposto IMU, che definisce i casi in cui è obbligatorio il versamento della tassa sulla casa, è il possesso di:

  • fabbricati, esclusa l’abitazione principale (salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli.

Nello specifico, sono considerati soggetti passivi IMU:

  • il proprietario dell’immobile,
  • il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Si ricorda che l’IMU non si paga sulla prima casa, l’abitazione principale, a patto che questa non rientri tra le categorie degli immobili di lusso.

Specifichiamo che l’esenzione IMU è quindi riconosciuta non sulla prima casa di proprietà, ma sull’unica unità immobiliare posseduta all’interno della quale il contribuente risiede e dimora in via abituale.

Si tratta di un concetto importante da conoscere per chi, ad esempio, ha acquistato casa e si chiede se deve o meno versare l’IMU.

Condizione imprescindibile per beneficiare dell’esonero è il trasferimento della residenza immediatamente dopo l’acquisto, anche nel caso in cui l’acquirente sia residente in un immobile in affitto.

In caso contrario, per i mesi nel corso dei quali non sarà avviato il procedimento per il cambio di residenza, l’IMU sarà dovuta, salvo diverse regole previste dal proprio Comune.

Su questo punto si consiglia quindi di tener presente sempre il regolamento dell’ente locale per avere una visione completa delle casistiche in cui l’IMU si paga o meno.

In linea generale, ai fini fiscali e quindi nel caso specifico per l’esenzione IMU, anche nell’ipotesi di residenza nell’immobile in locazione la prima casa di proprietà sarà considerata come “seconda casa”, non essendo ancora soddisfatto il requisito dell’adibizione dell’immobile ad abitazione principale.

Come si paga l’IMU: bollettino o modello F24

Sono diverse le modalità per il pagamento dell’IMU 2025. Si può scegliere di versare l’importo dovuto mediante bollettino di conto corrente postale, reperibile presso gli uffici delle Poste, oppure mediante modello F24.

In caso di versamento con F24, sarà necessario seguire le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 29/E del 2020. In particolare bisognerà prestare attenzione all’indicazione del corretto codice tributo, attingendo all’elenco messo a disposizione dalla stessa Agenzia.

Ancora inattivo invece il canale PagoPA, modalità di versamento rimasta in standby a causa della procedura di autoliquidazione dell’IMU.

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