IMU 2025 verso la scadenza del 16 dicembre. Il saldo segna il debutto ufficiale del prospetto delle aliquote, che introduce novità sul fronte di sconti e agevolazioni
IMU 2025, è tempo di conti finali: il 16 dicembre è fissata come di consueto la scadenza del saldo, appuntamento che quest’anno segna il debutto ufficiale delle novità relative al prospetto delle aliquote.
Il documento caricato dai comuni sul sito del MEF diventa la “bussola” per il calcolo e per individuare agevolazioni e sconti applicabili alla tassa sulla casa.
I prospetti dettagliati consentono al contribuente di verificare caso per caso le aliquote IMU da applicare, una via per agevolare il calcolo dell’imposta da versare entro il 16 dicembre e per mettere in chiaro le riduzioni previste per le singole fattispecie.
IMU 2025, la scadenza del saldo incrocia le novità: il prospetto delle aliquote detta il calcolo
Introdotto con la riforma IMU del 2020, e rimasto nel cassetto per via delle difficoltà di applicazione, il prospetto delle aliquote debutta in via ufficiale con la scadenza del saldo dovuto entro il 16 dicembre 2025.
Si tratta di una novità importante, sia per i contribuenti chiamati alla cassa che per i comuni. Questi ultimi hanno dovuto rispettare una precisa tabella di marcia per fissare le aliquote specifiche applicabili per ciascuna casistica.
L’approvazione delle delibere è stata possibile fino al 15 settembre, per via delle difficoltà di elaborazione riscontrate, mentre non sono cambiate le scadenze per l’invio e la pubblicazione sul portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il 14 ottobre è stata la dead line per l’invio, ai fini della messa a disposizione online entro il 28 ottobre. Due date che assumono rilevanza centrale alla luce della scadenza del saldo IMU del 16 dicembre.
Il perché è legato alle conseguenze in caso di mancato adempimento: se il comune di riferimento non ha rispettato le scadenze di cui sopra, l’IMU dovrà essere calcolata applicando le aliquote standard previste dalla normativa nazionale che, di base, sono più basse rispetto a quelle modulabili dai singoli Enti.
Rispetto al 2024 quindi non si applicano più le aliquote dell’anno passato, ma quelle ordinarie. Una regola che assume quindi la forma di una sanzione per i comuni inadempimenti.
Sconti e agevolazioni, cosa c’è nel prospetto delle aliquote IMU 2025
Fatta questa premessa fondamentale, è bene soffermarsi sull’impatto delle novità per i contribuenti.
Per conoscere l’aliquota da usare per il calcolo del saldo IMU dovuto entro il 16 dicembre bisognerà consultare il portale del Dipartimento delle Finanze, all’interno del quale per ciascun comune è riportato il prospetto con la relativa data di pubblicazione.
Non sarà più disponibile quindi la delibera generica, ma la tabella contenente le aliquote specifiche da usare per il calcolo dell’IMU. Ed è qui che parte la ricerca di sconti e agevolazioni: il prospetto fotografa la possibilità per gli enti di modulare le aliquote, prevedendo riduzioni ed esenzioni per i casi ammissibili.
Ad esempio, nel prospetto sarà possibile consultare la scelta sull’assimilazione a prima casa dell’immobile posseduto da anziani o disabili ricoverati, così come le aliquote ridotte previste per gli immobili di categoria C, quindi ad esempio negozi o botteghe, così come per quelli concessi in comodato d’uso.
Il prospetto IMU ha l’obiettivo principale di indicare ai contribuenti chiamati alla cassa l’aliquota specifica da usare per il calcolo. Risponde al fine di rendere più chiara e comprensibile la disciplina del tributo, con un formato uniforme e semplice da leggere rispetto alle delibere.
Per i comuni rappresenta un nuovo obbligo di legge e, si ricorda, in caso di discordanza tra il prospetto e il regolamento IMU del Comune, prevale quanto stabilito nel primo.
IMU 2025, con il saldo anche il conguaglio in caso di aliquote variate
Il debutto del prospetto non cambia la natura della scadenza del saldo IMU.
Come di prassi, si tratta del secondo appuntamento dell’anno. Il versamento della prima rata dovuta entro il 16 giugno scorso è stato effettuato usando le aliquote dell’anno precedente, con il versamento quindi della metà di quanto già pagato nel 2024.
Con il saldo si fanno quindi i calcoli finali: l’IMU si adatta alla luce delle aliquote rese note entro il 28 ottobre, con la conseguenza che in caso di modifiche in aumento andrà versato il conguaglio rispetto a quanto già corrisposto.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IMU 2025, la scadenza del saldo incrocia le novità su sconti e agevolazioni