Proroga scadenze 2020, dalle imposte al fondo perduto: le richieste dei commercialisti

Proroga delle scadenze, non solo per le imposte sui redditi ma anche per la domanda dei contributi a fondo perduto, del bonus sanificazione e di tutti i versamenti non sospesi dal mese di marzo. Sono queste le richieste dei commercialisti al Governo, in vista del varo del decreto agosto.

Proroga scadenze 2020, dalle imposte al fondo perduto: le richieste dei commercialisti

Proroga generalizzata delle scadenze, dalle imposte sui redditi 2020 alla domanda per i contributi a fono perduto per i Comuni colpiti da eventi calamitosi: sono queste alcune delle richieste dei commercialisti al Governo, in vista del varo del decreto agosto.

Serve subito la proroga della scadenza del 20 agosto 2020 per i versamenti a saldo ed acconto delle imposte sui redditi, o quantomeno la cancellazione delle sanzioni.

Il CNDCEC chiede al Governo importanti misure in ambito fiscale, considerando la dote importante a disposizione per il decreto di agosto. 25 miliardi di euro con i quali, sostengono i commercialisti, può diventare realtà la proroga dei versamenti.

Se si fa via via più concreta l’ipotesi di azzeramento di sanzioni ed interessi, come anticipato ai microfoni di Informazione Fiscale dal Deputato della Lega Alberto Gusmeroli, il CNDCEC alza la posta, chiedendo un intervento complessivo sul fronte delle scadenze fiscali previste nel 2020.

Occorre rinviare la scadenza del 13 agosto 2020 per le domande di contributo a fondo perduto. Serve più tempo anche per le richieste di accesso al bonus sanificazione.

Proroga scadenze 2020, dalle imposte al fondo perduto: le richieste dei commercialisti

Con gli ulteriori 25 miliardi stanziati a copertura del decreto agosto la proroga delle imposte è possibile. Scrive così il CNDCEC, con il comunicato stampa pubblicato il 6 agosto 2020.

Non allenta la morsa dei commercialisti verso il Governo, al quale si chiede di prevedere un ampio pacchetto di proroghe fiscali all’interno del decreto di agosto.

Una richiesta che non è certo nuova, ma che segue la protesta partita con il mancato rinvio dei versamenti del 20 luglio 2020 e l’annuncio dello sciopero di categoria a partire dal mese di settembre.

Per il Consiglio Nazionale dei Commercialisti è necessario disporre subito la proroga di saldo ed acconto delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi 2020; la prossima scadenza è fissata al 20 agosto.

In alternativa, la richiesta è di introdurre quantomeno un meccanismo di esclusione dalle sanzioni per chi regolarizza, entro il 31 ottobre 2020, tutti i versamenti dovuti dallo scorso mese di marzo, anche relativamente ad IVA, Irap ed imposte non oggetto di sospensione.

La richiesta di proroga non si ferma alle scadenze dei versamenti fiscali, ma riguarda anche le domande per accedere agli aiuti economici introdotti per il periodo d’emergenza, dalla domanda di contributo a fondo perduto per chi ha il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei Comuni colpiti da eventi calamitosi al bonus sanificazione e DPI, in scadenza il 13 agosto ed il 7 settembre 2020.

Proroga scadenze fiscali 2020, CNDCEC: “interventi doverosi” nel decreto di agosto

L’ulteriore scostamento di bilancio di 25 miliardi di euro che verrà utilizzato per le misure del decreto agosto porta ad un totale di più di 100 miliardi di euro stanziati dal Governo nel periodo di emergenza.

Per quel che riguarda la proroga delle scadenze fiscali, i commercialisti evidenziano l’urgenza di tali interventi, soprattutto per le enormi difficoltà che stanno incontrando i contribuenti.

Al centro delle richieste del CNDCEC resta la proroga delle imposte sui redditi 2020. Un rinvio che potrebbe essere accompagnato da una sanzione del 4%, riducibile avvalendosi del ravvedimento operoso, per i versamenti effettuati fino al 31 dicembre 2020.

Come spiegato dal Presidente Massimo Miani:

“L’intervento è doveroso anche per l’impossibilità di rispettare i tempi concessi a causa della mole incessante di adempimenti straordinari introdotti in questi mesi dal Governo per avere accesso alle diverse misure di sostegno disposte per contrastare l’emergenza e che stanno mettendo a dura prova non solo i contribuenti, ma anche i commercialisti che li assistono. Commercialisti che sono ancora alle prese, solo tenendo conto degli ultimi adempimenti in ordine di tempo, con le istanze per la richiesta del contributo a fondo perduto o con le comunicazioni relative al credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione”.

Al centro dell’attenzione c’è la scadenza per la domanda dei contributi a fondo perduto per i titolari di partita IVA con domicilio fiscale o la sede operativa in uno dei Comuni colpiti da eventi calamitosi, i cui stati d’emergenza erano in atto al 31 gennaio 2020. Si attende una lista ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate, che ad oggi - e ad una settimana dalla scadenza - ancora non c’è.

Serve più tempo, conclude Miani, anche considerando la mole di adempimenti a carico dei commercialisti.

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