Assegno di inclusione: domande al via dal 18 dicembre 2023

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Le domande per l'assegno di inclusione si potranno inviare a partire dal 18 dicembre 2023. Il via libera della Corte dei Conti al decreto attuativo consente di anticipare la data di apertura. Ora si attendono solo le istruzioni dell'INPS

Assegno di inclusione: domande al via dal 18 dicembre 2023

I possibili beneficiari dell’assegno di inclusione potranno presentare le domande per il sussidio già dal 18 dicembre 2023.

Il termine di apertura sarà anticipato così da permettere l’erogazione dell’assegno già da gennaio ed evitare che le famiglie possano saltare un mese di fruizione vista la fine del reddito di cittadinanza. Lo conferma anche il Ministero del Lavoro.

Oggi, 15 dicembre, la Corte dei Conti ha approvato il decreto attuativo della misura. Mancano, quindi, solo le istruzioni INPS prima del via libera alla presentazione delle richieste.

Per ricevere via email gli aggiornamenti gratuiti di Informazione Fiscale in materia di ultime novità e agevolazioni fiscali e del lavoro, lettrici e lettori interessati possono iscriversi gratuitamente alla nostra newsletter, un aggiornamento gratuito al giorno via email dal lunedì alla domenica alle 13.00

Iscriviti alla nostra newsletter


Assegno di inclusione: domande al via dal 18 dicembre 2023

Partiranno dal 18 dicembre 2023 le domande per l’assegno di inclusione. Che la presentazione delle richieste per il sussidio sarebbe stata anticipata rispetto alla data del 1° gennaio lo aveva preannunciato anche il direttore generale dell’INPS, Vincenzo Caridi, la scorsa settimana. Ora il comunicato stampa del Ministero del Lavoro conferma che la procedura partirà già da lunedì.

La Corte dei Conti, infatti, ha approvato quest’oggi il decreto attuativo della misura, necessario per dare il via libera alle domande.

Mancano ora solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e le istruzioni operative da parte dell’INPS che forniranno tutti gli ultimi dettagli sulle modalità di presentazione delle domande per la nuova misura di sostegno contro la povertà e l’esclusione sociale che, assieme al Supporto per la formazione e il lavoro, sostituisce il reddito di cittadinanza, giunto al suo ultimo mese di operatività.

Il tempo stringe, anche perché non è scontato che tutti i beneficiari riescano a ricevere l’assegno già con la mensilità di gennaio.

Come per il SFL, la presentazione della domanda, infatti, è solo il primo passaggio per l’erogazione del sussidio.

Ai richiedenti, secondo le prime stime oltre 700.000 famiglie, sarà richiesta anche l’iscrizione alla piattaforma SIISL e la sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

I beneficiari infatti, sono tenuti a partecipare a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa, definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.

Senza contare il fatto che, dato il periodo di festività, non sarà facile riuscire a presentare la domanda presso i patronati e i CAF.

Assegno di inclusione: chi può presentare la domanda per il sussidio

L’assegno di inclusione è stato previsto dal decreto lavoro (n. 48/2023) assieme al supporto per la formazione e il lavoro. Nello specifico, è riconosciuto ai nuclei familiari con almeno una persona:

  • minorenne;
  • con disabilità;
  • con più di 60 anni;
  • in condizione di svantaggio e inserita in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Per poterlo ricevere, poi, i possibili beneficiari devono essere in possesso degli specifici requisiti indicati all’articolo 2, comma 2 del citato decreto. Tra questi, quello relativo al valore ISEE, che non deve essere superiore a 9.360 euro.

Per le domande presentate fino a febbraio 2024, nel caso in cui non si disponga di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti per l’erogazione a gennaio e febbraio 2024, se ne ricorrono le condizioni, sarà basata sull’ISEE valido al 31 dicembre 2023.

Le famiglie riceveranno fino a 6.000 euro annui, quindi 500 euro al mese, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. A questi si aggiunge l’eventuale contributo per l’affitto, massimo 280 euro mensili.

l limite aumenta a 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone con almeno 67 anni oppure da persone con più di 67 anni e da altri familiari disabili o non autosufficienti.

Come per il reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione verrà erogato su una carta ricaricabile, la “Carta di inclusione”.

Per ricevere via email gli aggiornamenti gratuiti di Informazione Fiscale in materia di ultime novità e agevolazioni fiscali e del lavoro, lettrici e lettori interessati possono iscriversi gratuitamente alla nostra newsletter, un aggiornamento gratuito al giorno via email dal lunedì alla domenica alle 13.00

Iscriviti alla nostra newsletter


Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network