Assegno di inclusione: domande al via da metà dicembre

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Partiranno dalla metà di dicembre le domande per accedere al nuovo assegno di inclusione, i beneficiari lo riceveranno da gennaio. Lo conferma il direttore generale dell'INPS. I nuclei familiari in posso dei requisiti potranno presentare la richiesta dal sito dell'Istituto o presso i Patronati

Assegno di inclusione: domande al via da metà dicembre

Verso la presentazione anticipata delle domande per l’assegno di inclusione sociale.

Il termine previsto per il 1° gennaio 2024 sarà anticipato a metà dicembre per evitare il rischio di un click day e un sovraffollamento della piattaforma, in modo da assicurare che nessuna famiglia possa perdere una mensilità del sussidio.

La conferma è arrivata direttamente dal direttore generale dell’INPS, Vincenzo Caridi, in un’intervista a Repubblica.

L’assegno sarà erogato da gennaio per le famiglie con almeno un minore, una persona con disabilità, con più di 60 anni o in condizioni svantaggiate.

Assegno di inclusione: domande al via da metà dicembre per ricevere il sostegno da gennaio

I possibili beneficiari dell’assegno di inclusione potranno fare domanda già da metà dicembre. Sarà anticipato, infatti, il termine per la trasmissione delle richieste per l’accesso al nuovo sussidio economico che, come noto, dal 2024 sostituirà il reddito di cittadinanza assieme al supporto per la formazione e il lavoro.

Ad annunciarlo è stato il direttore generale dell’INPS, Vincenzo Caridi, in un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica.

“Anticiperemo a metà dicembre le domande per il nuovo strumento, l’Assegno di inclusione, l’ADI, che parte a gennaio: siamo pronti.”

L’obiettivo di questa misura è scongiurare il rischio di un possibile click day con un sovraffollamento di richieste che potrebbe comportare rallentamenti alla piattaforma SIISL, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. Secondo le prime stime, infatti, a richiedere il sussidio saranno oltre 700.000 famiglie.

L’assegno, ricordiamo, è riconosciuto ai nuclei familiari con almeno una persona:

  • minorenne;
  • con disabilità;
  • con più di 60 anni;
  • in condizione di svantaggio e inserita in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Per poterne beneficiare gli interessati devono, poi, essere in possesso degli specifici requisiti indicati all’articolo 2, comma 2 del DL n. 48/2023. Tra questi, quello relativo al valore ISEE, che non deve essere superiore a 9.360 euro.

Le nuove misure, assegno di incluse e supporto per la formazione e il lavoro, sottolinea Caridi, incideranno di più grazie alla piattaforma SIISL:

“l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro sarà sempre più efficiente e supportato dall’intelligenza artificiale. L’offerta di formazione e di politiche sociali più mirata. Ci sono tutti i presupposti per un salto di qualità.”

Assegno di inclusione 2024: domanda dal sito INPS o presso i Patronati

Ormai è tutto pronto per la presentazione delle domande per l’assegno di inclusione. Uno degli ultimi passaggi è stata l’approvazione, da parte della Conferenza Unificata il 6 dicembre, dei due decreti del Ministero del Lavoro di attuazione delle disposizioni previste dal decreto lavoro.

Il sussidio integra il reddito familiare fino a 6.000 euro annui, quindi 500 euro al mese, a cui si aggiunge un eventuale contributo per l’affitto fino a un massimo di 3.360 euro annui (7.560 euro annui e 1.800 euro annui se il nucleo è formato da persone con più di 67 anni), da moltiplicare per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Come per il reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione viene erogato su una carta ricaricabile, la “Carta di inclusione”.

La richiesta si potrà trasmettere online sul sito dell’INPS, accedendo tramite le consuete credenziali SPID, CIE o CNS, oppure tramite i Patronati. Dal 1° gennaio si potranno presentare anche presso i CAF.

La fruizione del sussidio è legata all’iscrizione sulla piattaforma SIISL, la stessa del supporto per la formazione e il lavoro.

I beneficiari infatti, sono tenuti a partecipare a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa, definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.

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