Si avvicina la festa di Ognissanti. Come viene indicato il 1° novembre in busta paga?
La giornata del 1° novembre viene pagata?
La festa di Ognissanti è indicata in busta paga. A lavoratori e lavoratrici spetta la normale paga giornaliera e, in caso di attività effettivamente svolta, anche la maggiorazione prevista dal CCNL.
Vediamo come viene indicato il 1° novembre in busta paga.
1° novembre: festa di Ognissanti
Il 1° novembre è una delle date in rosso nel calendario delle festività dell’anno scolastico e lavorativo per cui la normativa italiana riconosce un giorno di riposo obbligatorio. In questa data si festeggia Ognissanti (o Tutti i Santi) e sono ricordati Santi, compresi quelli non canonizzati.
Attualmente, ricordiamo, come previsto dalla legge n. 260/1949, sono considerati giorni festivi nazionali, oltre alle domeniche e alle Festività del Santo Patrono:
- il 1° gennaio: Primo giorno dell’anno; Maria Santissima Madre di Dio;
- il 6 gennaio: Epifania del Signore;
- il lunedì dopo Pasqua;
- il 25 aprile: Anniversario della Liberazione;
- il 1° maggio: Festa del lavoro;
- il 2 giugno: Festa nazionale della Repubblica;
- il 15 agosto: Assunzione della Beata Vergine Maria;
- il 1° novembre: Tutti i Santi;
- l’8 dicembre: Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria;
- il 25 dicembre: Natale;
- il 26 dicembre: Santo Stefano.
A queste si aggiunge dal 2026 la giornata del 4 ottobre, dove si celebrerà San Francesco.
1° novembre: come è indicata la festività in busta paga?
Al pari delle altre festività previste dalla Legge anche la giornata del 1° novembre viene trattata in modo particolare per quanto riguarda la retribuzione di lavoratori e lavoratrici.
Di conseguenza, i lavoratori e lavoratrici dipendenti, al pari degli altri giorni festivi, troveranno in busta paga la giornata festiva retribuita come se fosse lavorata. La retribuzione durante le festività è la normale retribuzione di fatto giornaliera, compresi gli accessori.
Non si tratta di una giornata di ferie o permesso, ma di una festività riconosciuta e quindi retribuita come se fosse una giornata lavorativa. Chi non svolge alcuna attività lavorativa in questa giornata non riceverà somme aggiuntive; Lo stipendio mensile include già l’importo relativo alle festività.
Per le festività che cadono di sabato, come in questo caso, o durante il giorno di riposo per chi ha un orario settimanale distribuito su 5 giorni, le regole variano in base al CCNL. Quando, invece, la festività cade di domenica spetta una retribuzione aggiuntiva, tipicamente pari a 1/26 della retribuzione mensile (1/6 per chi è pagato settimanalmente).
La situazione è diversa per chi effettivamente presta servizio nella giornata festiva. In questo caso, infatti, la retribuzione spettante sarà maggiorata: oltre alla normale retribuzione globale di fatto giornaliera (dove, come detto, è compreso ogni elemento accessorio) il datore di lavoro deve corrispondere la retribuzione per le ore di lavoro effettivamente prestate, con la maggiorazione per il lavoro festivo, la cui percentuale è stabilita dal contratto collettivo di riferimento. In alcuni casi potrebbe essere previsto un giorno di riposo compensativo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: 1 novembre: come è indicata la festività in busta paga?