Il Fisco chiarisce le regole per l’applicazione del reverse charge nei rapporti tra consorziati

Emiliano Marvulli - Cooperative

La consorziata deve applicare il regime IVA del reverse charge nei confronti del Consorzio. Lo chiarisce la risposta all’interpello n. 845 del 2021 dell'Agenzia delle Entrate. Il riferimento è ai servizi di manutenzione, oggetto di appalto tra una Pubblica amministrazione e il consorzio, che sono stati fatturati con le stesse modalità di applicazione dell'IVA.

Il Fisco chiarisce le regole per l'applicazione del reverse charge nei rapporti tra consorziati

Con specifico riferimento ai rapporti commerciali intercorrenti tra i partecipanti ad un Consorzio, l’Agenzia delle entrate ha precisato che la consorziata deve fatturare nei confronti del Consorzio applicando il regime IVA del reverse charge, con riferimento ai servizi di manutenzione, oggetto di appalto, intercorsi tra una Pubblica amministrazione e il consorzio e che sono stati oggetto di fatturazione con le stesse modalità di applicazione dell’IVA.

Sono questi i punti chiave della risposta all’interpello n. 845 del 21 dicembre 2021 fornita dall’Agenzia delle entrate a seguito di un quesito presentato da una società cooperativa partecipante ad un Consorzio.

Il caso

Il parere dell’Agenzia delle entrate è stato richiesto da una società cooperativa che opera nei servizi dell’edilizia e dell’impiantistica, facente parte di un Consorzio in qualità di consorziata.

Si premette che per l’esecuzione delle opere il Consorzio si avvale dei propri consorziati e agisce in nome proprio ma nell’interesse di questi ultimi.

Nell’ambito di tale attività il Consorzio si è aggiudicato una gara ad evidenza pubblica indetta da una Pubblica Amministrazione, nei confronti della quale dovrà emettere fattura in regime di split payment ai sensi dell’art. 17-ter del d.P.R. n. 633/1972.

Ciò premesso la cooperativa-Istante, che fatturerà direttamente al Consorzio appaltante le prestazioni di servizi effettuate a beneficio del Comune, chiede di sapere se la fatturazione dei servizi di manutenzione termica nei confronti del Consorzio debba essere effettuata in regime di reverse charge ex art. 17, comma 6, a-ter) d.P.R 633/1972 o con Iva in regime ordinario ad aliquota corrente.

Il dubbio interpretativo formulato dall’istante attiene pertanto alle modalità di assolvimento dell’imposta in relazione alla componente del servizio prestato avente ad oggetto la manutenzione degli impianti termici, indipendentemente dalla tipologia di edificio (commerciale o istituzionale) a cui viene prestato il servizio.

La cooperativa ha proposto la prima soluzione perché, avendo avuto il Consorzio indicazioni precise di emettere le fatture relative agli interventi di manutenzione con modalità di addebito dell’Iva in reverse-charge, l’Istante-consorziato ritiene corretto fatturare a sua volta al Consorzio i servizi di manutenzione oggetto di appalto in reverse charge.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 845 del 21 dicembre 2021
Applicazione del meccanismo di reverse charge nei rapporti tra consorziati e consorzio - art. 17 c. 6 lett. a ter) d.p.r. n. 633/72.

La posizione dell’Agenzia delle entrate

L’Amministrazione finanziaria ha avallato la tesi proposta dalla cooperativa richiamando sul punto la lettera a-ter) al sesto comma dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/1972, che prevede l’applicazione del reverse-charge anche alle “prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici”.

Sul tema la circolare n. 14/E del 2015 l’Agenzia delle entrate ha precisato che l’inversione contabile si applica a condizione che le prestazioni di servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento siano “relative ad edifici”.

Dirimente nel caso in esame quanto chiarito nella richiamata circolare n. 14/E che, nell’individuare l’ambito di applicazione del meccanismo dell’inversione contabile nelle ipotesi in cui intervengano organismi di natura associativa, ha chiarito che

“qualora il consorzio agisca sulla base di un contratto assoggettabile alla disciplina del reverse charge, tale modalità di fatturazione, riverberandosi anche nei rapporti interni, è applicabile anche da parte delle società consorziate per le prestazioni rese al consorzio”

Di conseguenza, in relazione al caso di specie l’Agenzia delle entrate ha chiarito che la società cooperativa dovrà fatturare nei confronti del Consorzio con modalità di addebito dell’Iva in reverse charge, con riferimento a quei servizi di manutenzione oggetto di appalto, intercorso tra la Pubblica Amministrazione ed il Consorzio e che sono stati oggetto di fatturazione con le stesse modalità di applicazione dell’Iva, e quindi in reverse charge ex art. 17, comma 6, a-ter del DPR 633/1972.

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