Bonus Renzi 2020, novità su beneficiari e limiti di reddito. Ecco cosa cambia

Il bonus Renzi è confermato anche nel 2020, ma con possibili novità sia sull'importo riconosciuto che su beneficiari e limiti di reddito per l'erogazione del credito Irpef. Con il taglio del cuneo fiscale si amplia la platea di dipendenti che lo percepiranno. Ecco cosa cambia.

Bonus Renzi 2020, novità su beneficiari e limiti di reddito. Ecco cosa cambia

Il bonus Renzi è confermato nel 2020 ma dalla Legge di Bilancio si attendono ancora importanti novità.

Se da un lato svanisce l’ipotesi di abolizione del credito Irpef di 80 euro, si profila un 2020 ricco di modifiche, dagli importi, fino ai beneficiari e conseguentemente ai limiti di reddito per averne diritto.

Al bonus di 80 euro introdotto come misura stabile, con il fine di aumentare il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti, si lega il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2020.

Il DdL della Manovra attualmente all’esame del Senato si limita però esclusivamente a stanziare le risorse per la riduzione delle tasse in busta paga, senza fornire ulteriori dettagli.

È quindi partendo da indiscrezioni ed anticipazioni che vediamo, di seguito, come potrebbe cambiare il bonus Renzi 2020 per effetto delle novità che verranno introdotte in attuazione delle misure previste dalla Legge di Bilancio.

Sul credito Irpef di 80 euro si parla di due possibili interventi:

  • la revisione della platea dei beneficiari del bonus Renzi;
  • la trasformazione del bonus di 80 euro da credito Irpef a detrazione.

Analizziamo quindi le possibili novità, cercando di capire come potrebbe cambiare il bonus Renzi a partire dal 1° gennaio 2020.

Bonus Renzi 2020, cosa cambia

Il bonus Renzi a partire dal 2020 potrebbe scomparire dalle buste paga degli italiani. Tra le ipotesi allo studio, vi è quella di trasformarlo da credito fiscale - individuato con una voce specifica in busta paga - a detrazione Irpef.

A cambiare sarebbe la modalità di erogazione, che a sua volta cambierebbe nel caso di applicazione come detrazione mensile sulle ritenute Irpef sul reddito da lavoro dipendente, ovvero come detrazione da fruire dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Le novità allo studio del Governo si articolano lungo diverse direttrici, tutte accomunate dall’obiettivo di ridurre, dal 1° gennaio 2020, il cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti.

Ad oggi, è proprio il bonus Renzi di 80 euro che assolve a questo compito, garantendo una somma pari a 960 euro all’anno per i lavoratori con redditi fino a 24.600 euro, progressivamente ridotta fino ad azzerarsi una volta superati i 26.600 euro.

Di criticità alla base del meccanismo di funzionamento del bonus di 80 euro ve ne sono diverse. Da alcuni viene definito come un “disincentivo al lavoro e al maggior guadagno”, altri lo ricordano per l’odioso meccanismo della restituzione e, altri ancora, ne criticano il fatto che è riconosciuto nel medesimo importo ad una fascia di contribuenti con redditi tra loro molto diversi.

Sono questi i punti sui quali il bonus Renzi potrebbe cambiare dal 2020.

Bonus Renzi 2020, novità su limiti di reddito e beneficiari

Il lungo e complesso lavoro di predisposizione della Legge di Bilancio 2020 ha, tra i temi protagonisti, anche i limiti di reddito ed i beneficiari del bonus Renzi.

Le ipotesi arrivano quotidianamente, e si concentrano attorno a due possibili modifiche:

  • l’estensione del limite di reddito per l’erogazione dagli attuali 26.600 euro a 35.000 euro (platea dei beneficiari del taglio al cuneo fiscale 2020);
  • l’inclusione degli incapienti (titolari di redditi non superiori ad 8.174 euro all’anno) tra i soggetti beneficiari, ai quali verrebbe riconosciuto un credito d’imposta in luogo della detrazione fiscale.

Una modifica così strutturata, darebbe alla Legge di Bilancio 2020 il merito di aver risolto due delle criticità del bonus Renzi:

  • l’esclusione dei lavoratori con redditi bassi, tenuti spesso a restituire gli 80 euro con la dichiarazione dei redditi;
  • l’accusa di disincentivare i piccoli aumenti di reddito che potrebbero derivare dal lavoro straordinario oppure da uno scatto di livello o aumento contrattuale.

C’è da dire che sugli incapienti il Governo sembra - almeno per ora - aver fatto un passo indietro. Chi percepisce redditi esenti Irpef resterà escluso dalla platea dei beneficiari del bonus Renzi, salvo “colpi di scena” che non sono esclusi del tutto.

La modifica ai limiti di reddito per il bonus Renzi si ripercuoterebbe anche su quelli che sono gli importi del credito Irpef.

Ad oggi, si ricorda, il bonus Renzi è pari a 960 euro all’anno per i dipendenti con redditi tra gli 8.000 ed i 24.600 euro, e si riduce in maniera progressiva dai 24.601 fino ai 26.600 euro.

Il compito del decreto attuativo atteso dopo il varo della Manovra sarà quello di rimodulare gli importi considerando i nuovi limiti di reddito, ovvero considerando chi percepisce redditi tra i 26.601 ed i 35.000 euro.

Bonus Renzi 2020, novità in arrivo con il taglio del cuneo fiscale

Le ipotesi di modifica a requisiti e modalità di pagamento del bonus Renzi si legano a doppio filo con le novità relative al taglio del cuneo fiscale, misura con il quale si punta a portare più soldi nelle tasche dei lavoratori dipendenti appartenenti al ceto medio-basso.

La “prova del nove” arriverà con l’approvazione da parte del Governo del Disegno di Legge di Bilancio 2020 e, successivamente, con l’attuazione - mediante decreto - delle novità previste dalla Manovra.

Di dettagli operativi su come opererà il taglio al cuneo fiscale non ve ne sono. Così come per il bonus Renzi 2020, per il momento si va avanti di ipotesi: l’ultima è che a partire dal prossimo anno sarà introdotto un nuovo bonus fiscale, erogato verosimilmente a luglio, il cui importo dovrebbe aggirarsi intorno ai 240 euro all’anno.

Dalla stampa è stato subito rinominato come bonus vacanze, agevolazione che sommata all’importo del bonus Renzi, consentirebbe ai lavoratori dipendenti di beneficiare di un totale di 1.200 euro in più all’anno sullo stipendio.

Aggiorneremo i lettori con gli ulteriori dettagli che emergeranno dopo il via libera al DdL di Bilancio 2020, che dovrà essere sottoposto al vaglio del Parlamento ed approvato in via definitiva entro il 31 dicembre.

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