Taglio del cuneo fiscale, novità in busta paga dal 2020. Beneficiari e cosa cambia

Alessio Mauro - Irpef

Taglio del cuneo fiscale dal 2020: la Legge di Bilancio conferma le novità in busta paga per i lavoratori dipendenti. La Manovra si limita a stanziare le risorse e sarà un decreto attuativo a stabilire beneficiari, importo del bonus e cosa cambia. Analizziamo le ipotesi in campo.

Taglio del cuneo fiscale, novità in busta paga dal 2020. Beneficiari e cosa cambia

Taglio del cuneo fiscale, è ufficiale: la Legge di Bilancio 2020 conferma l’arrivo di importanti novità in busta paga per i lavoratori dipendenti.

Il testo della Manovra approvato al Senato il 16 dicembre 2019 conferma le risorse stanziate per ridurre le tasse sul lavoro. Il taglio al cuneo fiscale, però, sarà definito nei dettagli da un decreto attuativo, atteso nei primi mesi del nuovo anno.

Si va avanti di indiscrezioni per capire cosa cambia e quali saranno i lavoratori beneficiari del taglio al cuneo fiscale, misura che nelle intenzioni del Governo dovrebbe garantire stipendi e buste paga più pesanti per i lavoratori dipendenti.

È ancora incognita sul destino del bonus Renzi, sulla sua eventuale trasformazione in detrazione e su quali saranno i limiti di reddito per beneficiarne nel 2020.

Una delle conferme arrivate negli scorsi mesi è che sarà la fascia di reddito compresa tra gli 8.000 ed i 35.000 euro a beneficiare del taglio del cuneo fiscale, che si traduce in meno tasse in busta paga. L’effetto sarà quello di un aumento dello stipendio netto, e di una sforbiciata meno pesante all’importo della retribuzione lorda.

Gli importi non sono però ancora chiari. Si è parlato prima di un bonus da 1.500 euro all’anno, scesi poi a 500 e poi ancora a circa 240 euro. Poco chiara è anche la modalità di erogazione dello stesso, se sarà pagato mensilmente (sommandosi al bonus Renzi di 80 euro) o se verrà riconosciuto in un’unica soluzione, come “bonus vacanze”.

In un quadro tutt’altro che chiaro, l’unica cosa certa è che il taglio del cuneo fiscale sarà uno dei capisaldi della Legge di Bilancio 2020, per la quale manca ormai soltanto il voto da parte della Camera.

In attesa di dettagli più concreti, analizziamo di seguito cosa cambia con il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti.

Taglio del cuneo fiscale, novità in busta paga dal 2020. Beneficiari e cosa cambia

Il taglio del cuneo fiscale interesserà dal 2020 i lavoratori dipendenti che già oggi percepiscono il bonus Renzi e coloro che ne sono esclusi in quanto titolari di redditi superiori ai 26.600 euro.

La Legge di Bilancio 2020 si rivolgerà a queste due categorie di lavoratori dipendenti:

  • coloro che percepiscono redditi da 8.000 a 26.600 euro, già oggi beneficiari del bonus di 80 euro;
  • coloro che percepiscono redditi superiori a 26.600 euro e fino a 35.500 euro.

Se in prima istanza era stata ventilata anche l’ipotesi di riconoscere un bonus nella forma di credito d’imposta agli incapienti, esclusi gioco forza dalle detrazioni Irpef in quanto titolari di redditi esentasse, dalle ultime novità sembra che sia stato fatto un passo indietro. Dagli 0 agli 8.000 euro non si avrà quindi diritto ad alcun contributo, ma sul punto si attende di conoscere i dettagli della Manovra.

La riduzione delle tasse sui redditi da lavoro porterà complessivamente ad un beneficio di importo maggiore per chi già oggi percepisce gli 80 euro: il taglio del cuneo si sommerà al bonus Renzi.

L’ammontare complessivo del bonus sarà quindi proporzionato al reddito percepito, anche se attualmente vi sono pochi dettagli sugli importi spettanti. Nonostante il cammino della Legge di Bilancio 2020 sia iniziato a pieno regime, ancora restano due nodi da sciogliere.

Il primo, riguarda i tempi.

Per bilanciare gli impegni assunti con il problema delle poche risorse disponibili, l’avvio del taglio del cuneo fiscale è fissato alla seconda metà del 2020. L’operazione di riduzione delle tasse in busta paga dovrebbe quindi partire da luglio.

La seconda incognita riguarda, come anticipato, gli importi. Dal taglio del cuneo fiscale era stato inizialmente annunciato un bonus da 1.500 euro sugli stipendi, da erogare verosimilmente in un’unica soluzione come una sorta di quattordicesima mensilità durante il periodo estivo.

Dalle ultime indiscrezioni emerse, si ipotizza un avvio più soft: 500 euro dal 2020, con un incremento a partire dal 2021.

Taglio del cuneo fiscale, che ne sarà del bonus Renzi dal 2020?

Resta il bonus Renzi una delle grandi incognite del 2020: sarà mantenuto o assorbito dal complessivo intervento di taglio del cuneo fiscale? L’addio al progetto della flat tax non ha spazzato via del tutto il limbo di incertezza sul credito Irpef che, ad oggi, è erogato ai percettori di redditi da lavoro dipendente fino a 26.600 euro, nelle seguenti misure:

  • 960 euro annuali ai lavoratori con reddito complessivo fino ai 24.600,00 euro;
  • importo proporzionalmente ridotto per i contribuenti con reddito compreso tra i 24.600 euro ed i 26.600 euro;
  • non spetta ai lavoratori con redditi inferiori agli 8.174,00 euro.
Reddito ComplessivoBonus Renzi 80 euro
0 - 8.174 euro 0 euro
8.174 - 24.600 euro 960 euro
24.800 euro 864 euro
25 mila euro 768 euro
25.500 euro 528 euro
26.600 euro 0 euro

Le novità per il momento fanno propendere verso la seconda opzione, quella più logica anche se si guarda ad uno degli obiettivi del Governo: razionalizzare e rendere più uniforme la platea delle tax expenditures.

Secondo tale prospettiva, il bonus Renzi - che vale circa 10 miliardi di euro annui - potrebbe essere assorbito nella nuova voce della busta paga di milioni di lavoratori dipendenti.

Una mossa che consentirebbe di rendere più corposo l’intervento in avvio dal 2020, e che consentirebbe di raggiungere la cifra dei 1.500 euro in più in busta paga annunciati dal Governo.

Si riuscirebbe così anche a superare il problema della restituzione del bonus di 80 euro, qualora il complessivo intervento sulle busta paga fosse gestito nella forma di detrazione fiscale, affiancando quelle per lavoro dipendente.

La seconda possibilità è che invece le due misure, entrambe finalizzate ad aumentare gli stipendi netti e sostenere il potere d’acquisto dei contribuenti con redditi bassi, restino due voci separate.

Sarà soltanto dopo l’approvazione ufficiale della Legge di Bilancio 2020 che si avranno ulteriori dettagli. Quel che è certo è che la definizione dei dettagli operativi è demandata al MEF e al Ministero del Lavoro, che dovranno definire in maniera chiara limiti e beneficiari della riduzione delle tasse in busta paga.

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