Bonus pubblicità 2023: modello aggiornato e istruzioni

Tommaso Gavi - Imposte

Il modello aggiornato e le istruzioni per la compilazione sono scaricabili dal sito del Dipartimento per l'informazione e l'editoria. La scadenza per la presentazione della dichiarazione sostitutiva a conferma degli investimenti del 2022 relativi al bonus pubblicità è il 9 febbraio 2023

Bonus pubblicità 2023: modello aggiornato e istruzioni

Diverse le novità sul bonus per gli investimenti pubblicitari, il cosiddetto “bonus pubblicità 2023”.

Rispetto al 2022 si devono tenere in considerazione alcune differenze. Innanzitutto dal 2023 potranno far parte degli investimenti agevolabili solo le spese sostenute sulla stampa e non quelle per radio e televisione.

Torna anche il requisito dell’incrementalità: nel 2023 dovranno essere sostenuti investimenti superiori di almeno l’1 per cento di quello effettuato nell’anno precedente.

Sono infine disponibili il modello e le istruzioni per la compilazione della dichiarazione sostitutiva. Tale dichiarazione dovrà essere inviata a partire dal 9 gennaio ed entro la scadenza del 9 febbraio 2023, per confermare gli investimenti effettuati nel 2022.

Bonus pubblicità, modello aggiornato e istruzioni: scadenza il 9 febbraio

Nella finestra temporale compresa tra il 9 gennaio e il 9 febbraio 2023 i soggetti che hanno presentato la comunicazione per l’accesso al “bonus pubblicità”, relativo agli investimenti effettuati nell’anno 2022, dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva per confermare gli investimenti pubblicitari effettuati.

Tale comunicazione dovrà essere inviata per via telematica utilizzando il modello aggiornato, scaricabile dal sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Modello bonus pubblicità - Comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali
Modulo per la prenotazione del bonus pubblicità e per l’invio della dichiarazione sostitutiva

La compilazione del modello dovrà essere effettuata seguendo le apposite istruzioni.

Modello bonus pubblicità - le istruzioni per la compilazione
Scarica le istruzioni per la compilazione del modello da inviare all’Agenzia delle Entrate

Il modello deve essere utilizzato per presentare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” con i dati sugli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato.

Deve inoltre essere presentata la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, per attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti indicati nella comunicazione e il rispetto dei requisiti richiesti per l’accesso all’agevolazione.

Per l’invio della documentazione si dovrà utilizzare l’apposito servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate presente nell’area riservata "Servizi per", alla voce "Comunicare".

Per l’accesso all’area personale si potrà utilizzare:

Una volta riconosciuto, il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione con il modello F24.

La finestra temporale per la presentazione della documentazione è stata spostata in avanti: la scadenza è quindi fissata al 9 febbraio anziché il canonico 31 gennaio.

Rispetto al 2022, dal 2023 tornano i criteri originari di accesso all’agevolazione.

Bonus pubblicità 2023: cosa cambia rispetto agli scorsi anno

Cosa cambia rispetto all’agevolazione prevista per il 2022? Le regole per l’accesso al bonus pubblicità sono state modificate dall’articolo 25-bis del DL numero 17 del 2022, ovvero il Decreto Energia.

Tali modifiche riportano l’agevolazione all’impianto originario, diversamente da quanto previsto per gli anni 2020, 2021 e 2022.

Torna innanzitutto il requisito dell’incrementalità: i soggetti dovranno dimostrare un incremento minimo dell’1 per cento rispetto agli investimenti dell’anno precedente.

Rientrano tra le spese agevolabili esclusivamente quelle relative agli investimenti pubblicitari sulla stampa, non sono agevolabili invece le spese per radio e televisione.

Mentre per il 2022 la misura del credito d’imposta è del 50 per cento, dal 2023 imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali potranno accedere al credito d’imposta nella misura del 75 per cento dell’incremento dell’investimento.

Restano infine i limiti del Temporary Framework per gli aiuti “de minimis”.

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