Se i figli o le figlie vivono all'estero, non spettano le detrazioni fiscali né l'assegno unico, che resta legato all'ISEE: il caso, in Italia e in UE, resta aperto

Nessuna agevolazione per i genitori che hanno figli o figlie a carico che vivono all’estero: accesso vietato per l’assegno unico, detrazioni fiscali ormai in pensione.
Soluzioni in vista? La domanda arriva in Commissione Finanza della Camera, ma la risposta, dopo più di un anno di attesa, è negativa.
La questione, che è oggetto di una procedura di infrazione dell’UE contro l’Italia, resta aperta e i tempi non sono maturi per una valutazione sul ripristino degli sconti fiscali.
Per chi ha figli all’estero né detrazioni fiscali né assegno unico che resta legato all’ISEE
L’assegno unico ha mandato in pensione dal 2022 le detrazioni per i figli e le figlie a carico fino ai 21 anni. Il sostegno economico mensile, infatti, è stato introdotto proprio per riunire in un unico strumento le agevolazioni destinate ai genitori.
Quelli che hanno il nucleo familiare all’estero, però, ne sono rimasti fuori e il nodo principale per chi ha la famiglia divisa tra due Paesi è il legame con l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Pur essendo riconosciuto anche a chi non presenta l’ISEE, con l’importo minimo, l’assegno unico resta legato ai criteri che si prendono in considerazione per valutare e confrontare le condizioni economiche delle famiglie.
Si considerano a carico esclusivamente i figli che fanno parte del nucleo familiare indicato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica in corso di validità.
Ma per essere inclusi è necessario essere iscritti all’anagrafe della popolazione residente in Italia: il risultato è che i figli residenti all’estero, non essendo inclusi nel nucleo ISEE, non possono essere considerati a carico ai fini dell’assegno unico.
Da questo effetto a cascata nasce l’esclusione e l’esigenza di trovare un’agevolazione alternativa per i genitori che si trovano in questa situazione.
Genitori con figli all’estero: detrazioni fiscali al posto dell’assegno unico? I tempi non sono maturi
Riaprire le porte delle detrazioni fiscali per i figli e le figlie a carico, eliminate con l’arrivo dell’assegno unico, è la soluzione temporanea proposta con l’interrogazione presentata in Commissione Finanze della Camera dagli onorevoli Ricciardi, Porta e Di Sanzo, almeno in attesa di sciogliere i nodi in ambito UE.
La risposta arrivata il 28 maggio 2025, però, non apre nuove strade, conferma le esclusioni e ribadisce la necessità di chiudere il contenzioso con l’Unione Europea, sottolineandone l’importanza primaria.
Il caso resta aperto, in Italia e fuori, e non sembra esserci nessuno spiraglio sulla possibilità di mettere in campo una soluzione tampone con il ripristino degli sconti fiscali che andrebbe valutato, in ogni caso, anche in ottica di “vincoli di finanza pubblica”, sottolinea la Commissione Finanze.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Né detrazioni fiscali né assegno unico per chi ha figli all’estero: la questione resta aperta