Bonus casa 2023, come funzionano? Le agevolazioni per acquisto, ristrutturazione e affitto

Tommaso Gavi - Imposte

Come funzionano i bonus casa 2023? La guida alle novità sulle agevolazioni per acquisto, ristrutturazione o affitto dell'abitazione

Bonus casa 2023, come funzionano? Le agevolazioni per acquisto, ristrutturazione e affitto

Come funzionano i bonus casa 2023 e quali sono le agevolazioni per chi acquista, ristruttura casa o prende in affitto un’abitazione?

Sono molte le detrazioni previste in caso di acquisto o di ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.

Dalla detrazione del 50 per cento, che dà diritto al bonus mobili ed elettrodomestici, alle agevolazioni energetiche che rientrano nel superbonus e nell’ecobonus: il punto sui bonus casa 2023.

Con la Legge di Bilancio sono in arrivo novità. Una è la proroga del bonus casa per giovani under 36 a tutto il 2023 e agevolazioni per chi sceglie di acquistare case green di classi energetiche A e B.

Confermata anche l’agevolazione in caso di affitto, nel rispetto di determinati requisiti reddituali.

La guida su come funzionano gli incentivi per acquisto di casa, ristrutturazione o affitto.

Bonus casa 2023, detrazione del 50 per cento per ristrutturazione

Su che agevolazioni può contare chi ristruttura casa? La prima e forse più nota agevolazione prevista è il cosiddetto bonus ristrutturazione 2023.

La misura consiste in una detrazione IRPEF del 50 per cento della spesa sostenuta entro il limite massimo di 96.000 euro.

L’agevolazione, già prevista per il 2022, rimarrà la stessa anche per il 2023 e per il 2024.

La norma di riferimento per il bonus ristrutturazione è l’articolo 16-bis del TUIR

Danno diritto alla detrazione le spese relative a:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Sono molti gli interventi in questione, per fare un esempio la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso.

Lo stesso vale per i costi per la recinzione dell’area privata, così come la costruzione di scale interne.

Tra gli interventi rientrano anche quelli per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, non ultima costruzione dei servizi igienici, ovvero dei bagni, ampliati rispetto al volume precedente all’intervento.

Sono dunque molti i lavori agevolabili. Devono inoltre essere rispettati anche requisiti soggettivi: hanno diritto alla detrazione i contribuenti che pagano le imposte sui redditi, siano essi residenti o meno in Italia.

Non è soltanto il proprietario dell’abitazione che ha diritto all’agevolazione ma anche i titolari di diritto reale di godimento. In altre parole possono beneficiare della detrazione al 50 per cento delle spese sostenute anche i locatari o i comodatari.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2023, detrazione del 50 per cento fino a 8.000 euro

Il bonus ristrutturazione porta con sé anche il cosiddetto “bonus mobili ed elettrodomestici 2023”.

Si tratta di una detrazione prevista nella stessa misura, ovvero il 50 per cento delle spese, per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici.

A differenza delle spese che rientrano nel bonus ristrutturazione, tuttavia, il limite massimo è ovviamente inferiore.

Mentre per l’anno 2022 è fissato a 10.000 euro, nell’anno 2023 avrebbe dovuto essere dimezzato.

Sul tetto massimo interverrà, però, la Legge di Bilancio 2023, che alzerà il limite a 8.000 euro. Il 29 dicembre 2022 verrà approvato il testo definitivo della Manovra che contiene la modifica in questione.

In buona sostanza chi avrà diritto al bonus mobili ed elettrodomestici avrà accesso all’agevolazione per una spesa complessiva fino a 8.000 euro. Potrà quindi recuperare fino a 4.000 in 10 rate annuali di detrazione, con la dichiarazione dei redditi/modello-730-2023-istruzioni-scaden... nei periodi d’imposta successivi a quello dell’acquisto.

Il bonus mobili spetta nel caso di ristrutturazione edilizia: avranno accesso all’agevolazione solo i soggetti che eseguono interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

Nel caso di acquisto di mobili nel 2023, quindi, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati dal 1° gennaio del 2022.

Da armadi a scrivanie, passando per frigoriferi e forni, vediamo ora quali sono i requisiti per i mobili e gli elettrodomestici che si intendono acquistare.

Sul fronte delle spese ammesse, rientrano nella detrazione del 50 per cento arredi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Si tratta ad esempio di letti, armadi, cassettiere e scrivanie, così come lavatrici, frigoriferi, forni e piani cottura.

Mentre sono escluse porte, pavimentazioni, tende e altri complementi di arredo.

Rientrano tra le spese agevolabili l’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici nuovi, invece, nel caso di forni devono essere di classe energetica non inferiore alla classe A. Le lavatrici devono essere minimo di classe E, così come le lavasciugatrici e le lavastoviglie.

Frigoriferi e congelatori devono rientrare almeno nella classe F, come indicata nell’etichetta energetica.

Rientrano tra i grandi elettrodomestici e danno quindi diritto all’agevolazione: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Bonus casa 2023, ecobonus del 90, 65 e 50 per cento

Tra le detrazioni che rientrano nell’ecobonus, per l’anno 2023 si segnala la riduzione del superbonus 110 per cento, che passerà al 90 per cento per i condomini che iniziano i lavori dal 1° gennaio in poi.

Potranno continuare a beneficiare della maxi detrazione in misura piena esclusivamente i contribuenti che realizzano interventi agevolabili entro il 31 marzo su villette e unifamiliari e hanno già raggiunto il 30 per cento dell’intervento entro il 30 settembre 2022.

La detrazione al 90 per cento è riconosciuta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 a patto che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e il contribuente abbia un reddito non superiore a 15.000 euro.

La stessa misura della detrazione si applicherà per gli interventi per i condomini. Per gli anni successivi passerà al 70 e al 65 per cento.

Escludendo il superbonus, i contribuenti possono comunque beneficiare dell’ecobonus.

La detrazione IRPEF e IRES al 65 e al 50 per cento è riconosciuta per la sostituzione di caldaie o finestre e infissi.

Nel caso di lavori condominiali si può raggiungere anche la misura dell’85 per cento.

Bonus casa 2023, le agevolazioni per acquistare l’abitazione principale

Oltre alle detrazioni per chi ristruttura casa, agevolazioni sono riconosciute anche a chi acquista l’abitazione principale.

Alcune agevolazioni sono indirizzate, in generale, a chi compra casa, altre a specifiche categorie di contribuenti.

Così come per il 2022, anche per il 2023 si potrà beneficiare del bonus prima casa per l’acquisto di immobili destinati ad abitazione principale.

Per gli acquirenti è previsto uno sconto delle imposte dovute:

  • se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA, si dovrà pagare l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2 per cento, l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e l’imposta catastale fissa di 50 euro;
  • nell’ipotesi in cui acquisto avvenga da imprese, con applicazione dell’IVA, l’aliquota applicata è del 4 per cento e sono dovute le imposte di registro, ipotecarie e catastali in misura fissa, pari a 200 euro.

I requisiti da rispettare sono i seguenti:

  • l’abitazione deve rientrare nelle categorie catastali A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi);
  • l’acquirente deve avere o stabilire la propria residenza nel comune in cui è situato l’immobile entro 18 mesi (può essere anche il comune in il soggetto lavora);
  • l’acquirente non deve essere titolare di altro immobile nello stesso comune o acquistato con lo stesso bonus prima casa, anche dal coniuge, in tutto il territorio nazionale.

Quest’ultimo requisito ha un’eccezione: l’agevolazione spetta anche nel caso di un precedente acquisto che rientra tra i benefici del bonus prima casa a patto che l’immobile posseduto sia venduto entro un anno.

Bonus casa 2023, agevolazione giovani under 36 fino a fine anno

Regole più vantaggiose sono previste per i giovani di età inferiore a 36 anni.

Il Decreto Sostegni bis ha introdotto il cosiddetto “bonus casa per under 36”, agevolazione che è poi stata prorogata fino al 31 dicembre 2022 dalla Legge di Bilancio del Governo Draghi.

Ad un passo dall’approvazione finale, la Legge di Bilancio 2023, la prima del Governo Meloni, ripropone l’agevolazione fino al 31 dicembre 2023. Per avere l’ufficialità si dovrà attendere il via libera definitivo del Senato che arriverà il 29 dicembre 2022.

Due sono i requisiti per poter beneficiare dell’agevolazione:

  • l’acquirente non deve aver compiuto i 36 anni di età nell’anno di stipula del rogito;
  • il valore dell’ISEE dell’acquirente non deve essere superiore a 40.000 euro.

Nel rispetto delle seguenti condizioni sono previste le agevolazioni di seguito riportate:

  • per le compravendite non soggette a IVA, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;
  • per gli acquisti soggetti a IVA, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta al venditore.

Bonus casa 2023, agevolazione per l’acquisto di case green

Un’ulteriore novità della Legge di Bilancio 2023, oltre alla proroga del bonus casa per giovani under 36, è il cosiddetto “bonus acquisto case green”.

Anche in questo caso per l’ufficialità si dovrà attendere il via libera definitivo del Senato.

A partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2023 è prevista una detrazione IRPEF del 50 per cento dell’importo dell’IVA sull’acquisto.

L’agevolazione spetterà per gli acquisti di case che rientrano nelle classi energetiche A o B e vengano comprate direttamente dal costruttore.

Si tratta degli immobili dotati di cappotto termico e fonti energetiche rinnovabili o quelli dotati di pannelli isolanti.

Gli importi potranno essere portati in detrazione in 10 rate annuali.

Bonus casa 2022, a chi spetta la detrazione per giovani in affitto

Agevolazioni sono previste anche nel caso di affitto di una casa o di una parte di essa. L’abitazione, o la porzione della stessa, deve essere destinata a residenza.

Anche per il 2023 i giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, potranno beneficiare di una detrazione IRPEF fino a 2.000 euro.

Ad introdurla è stata la Legge di Bilancio 2022 per l’anno d’imposta 2022 e i successivi.

Per i primi 4 anni del contratto, la detrazione sarà pari al 20 per cento del canone di locazione, entro il limite massimo di 2.000 euro.

L’importo non può essere inferiore a 991,60 euro.

Le condizioni da rispettare per avere accesso all’agevolazione sono le seguenti:

  • avere un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti;
  • avere un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
  • stipulare un contratto di locazione per l’intera unità immobiliare o parte della stessa da destinare a propria abitazione principale (diversa da quella dei propri genitori).

L’agevolazione ha l’obiettivo di incentivare l’autonomia abitativa dei giovani.

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