Tredicesima 2025 senza bonus né detassazione: nessuna novità in cantiere

Rosy D’Elia - Imposte

Con la Manovra 2026, si punta ad alleggerire il Fisco sugli stipendi ma nessuna novità è in cantiere per la tredicesima che quest'anno resta senza bonus o agevolazioni

Tredicesima 2025 senza bonus né detassazione: nessuna novità in cantiere

Dagli aumenti di stipendio agli straordinari, la Manovra 2026 punta ad alleggerire alcune voci extra della busta paga ma sulla tredicesima non c’è nessuna buona notizia in arrivo: né per quest’anno, né per i prossimi.

La mensilità aggiuntiva arriverà a breve ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti, ma senza nessuna agevolazione.

Insieme alla mensilità aggiuntiva nel 2024 era in arrivo il bonus Natale da 100 euro per i genitori con figli o figlie a carico. Doveva essere una misura transitoria per poi passare a misure più stabili e ampie.

Ma il 2025 resta senza interventi sulla mensilità aggiuntiva e anche i progetti per il futuro sembrano sfumare. All’orizzonte non ci sono né indennità né forme di detassazione, nonostante il tema si sia guadagnato da subito un posto nella discussione sulla Manovra.

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Tredicesima: calcolo senza agevolazioni, nessun bonus per il 2025

Mentre il Governo cerca di alleggerire il peso del Fisco sugli stipendi per preservare il potere d’acquisto con le poche risorse a disposizione, il prossimo Natale si avvicina e il nodo delle tredicesime resta da sciogliere.

La mensilità aggiuntiva viene tassata in maniera più pesante rispetto agli stipendi, non perché cambino i criteri generali, ma perché non si applicano detrazioni e bonus.

Questo conto fiscale più salato da un lato rafforza l’esigenza di intervenire, dall’altro rende costose eventuali agevolazioni.

Da maggio 2023 è in campo l’idea di prevedere una tassazione più bassa per “mettere più soldi in tasca agli italiani quando nell’ultimo mese dell’anno dovranno sostenere spese per le festività natalizie, per i regali ai figli e via dicendo”, sottolineava il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo.

L’intenzione di agevolare le mensilità aggiuntive, che è stata messa nero su bianco nella legge delega per la riforma fiscale, è stata confermata anche ad aprile del 2024 con l’introduzione del bonus Natale, adottato “nelle more dell’introduzione di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima”.

Tredicesima 2025 senza bonus né detassazione: il tema nella discussione della prossima Manovra

Dopo oltre un anno restano, però, ancora solo le intenzioni. Il vicepremier Antonio Tajani a inizio settembre ha riportato l’attenzione sulla detassazione delle tredicesime in vista della Manovra 2026 e anche dai sindacati, in particolare dalla CISL, era arrivata la richiesta di un Fisco più leggero sulle mensilità aggiuntive.

Una delle strade percorribili è quella di applicare una flat tax sugli importi al 5 o al 10 per cento, senza quindi tener conto delle aliquote IRPEF.

Stando al testo della Legge di Bilancio, però, nessuna novità è in cantiere per gli importi erogati ai dipendenti prima di Natale.

L’interesse è concentrato più su diverse forme di retribuzione aggiuntiva, come gli straordinari, i premi di produttività, gli aumenti che derivano da rinnovi contrattuali.

In ogni caso le novità della prossima Manovra sono applicabili comunque solo dal 2026.

Di conseguenza, quest’anno resta scoperto anche di eventuali misure transitorie come il bonus Natale che, pur essendo un piccolo contributo per una platea ristretta, era stato presentato come un primo passo avanti nel percorso verso la detassazione della tredicesima.

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