Detassazione della tredicesima? L’ipotesi di Tajani è una vecchia promessa

Rosy D’Elia - Irpef

Si torna a parlare di detassazione delle tredicesima: in programma con la riforma fiscale, resta un leit motiv d'autunno. E se lo scorso anno c'era almeno il bonus Natale, per il 2025 non ci sono agevolazioni

Detassazione della tredicesima? L'ipotesi di Tajani è una vecchia promessa

Ridurre la pressione fiscale: è questa la soluzione da adottare per difendere gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti, secondo il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani che è intervenuto sul tema ieri, 8 settembre, a margine di un evento di Assolombarda.

La detassazione di una serie di voci come gli straordinari, i premi di produttività e la tredicesima dovrebbe essere la ricetta per alleggerire il Fisco.

In realtà non è una novità. Il progetto esiste già ed è stato messo nero su bianco nella legge delega della riforma fiscale nel 2023. Resta, però, da attuare. D’altronde sono tanti i pilastri del nuovo sistema fiscale ancora da costruire, fermi per una ragione semplice quanto concreta: la mancanza di risorse.

Tajani: in prospettiva una detassazione della tredicesima. Ma l’ipotesi non è una novità

La detassazione della tredicesima nel frattempo è diventata un leit motiv di ogni autunno. Il tema torna quando si torna a parlare della lista dei desideri per la Manovra in costruzione, da approvare entro fine anno.

E questo settembre, già ricco di desideri e proposte fiscali, non fa eccezione. In merito alla necessità di salvaguardare gli stipendi, Tajani ha parlato di detassazione degli straordinari, detassazione dei festivi, detassazione dei premi di produzione “e in prospettiva si può pensare una proposta un po’ azzardata, però perché no? detassazione della tredicesima.

Ma di azzardato c’è poco. Il viceministro all’Economia e alle finanze Maurizio Leo nel lontano maggio 2023, quando la legge delega per la riforma fiscale non era stata ancora approvata in via definitiva dal Parlamento, diceva:

“Assoggettare la tredicesima mensilità, laddove ci sono risorse, a una tassazione più bassa: mettere più soldi in tasca agli italiani quando nell’ultimo mese dell’anno dovranno sostenere spese per le festività natalizie, per i regali ai figli e via dicendo. È una cosa che già c’è nella delega, che dobbiamo sperimentare e vedere come costruirla”.

Ed effettivamente la proposta ha trovato spazio nel progetto di revisione dell’IRPEF all’articolo 5 della legge n. 111 in vigore da agosto 2023.

Si torna a parlare della detassazione della tredicesima: nessun bonus per il 2025

Era stato poi escluso un debutto già nel 2023, si puntava a inserire la novità della tredicesima detassata nel 2024, ma l’ipotesi è del tutto sfumata con l’arrivo del bonus Natale previsto dal DL n.113 del 2024.

Nonostante si tratti di misure totalmente diverse, il Governo con il comunicato stampa del 30 aprile 2024 aveva annunciato la misura “nelle more dell’introduzione di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità”, ribadendo le intenzioni della riforma.

Insieme alla tredicesima è stata riconosciuta una indennità di 100 euro, quindi un contributo che non ha toccato in alcun modo la parte fiscale. E l’agevolazione è stata messa in campo per una platea ben definita di dipendenti: di lavoratori e lavoratrici con figli o figlie a carico e un reddito fino a 28.000 euro.

Il tema centrale è sempre quello delle risorse: l’agevolazione è costata circa 324 milioni di euro, mentre si stima che il valore fiscale delle tredicesime ammonti a circa 14,5 miliardi.

Con il bonus Natale, quindi, è stata messa una toppa sulle promesse, mentre per il 2025 non sembra esserci all’orizzonte neanche il palliativo dello scorso anno.

Sebbene il tema della detassazione della tredicesima sia entrato di diritto nella discussione sulla Manovra 2026 dopo le parole di Tajani, ci sono due aspetti da non sottovalutare. Lo stesso vicepremier ha parlato di una proposta azzardata, come a sottolineare la difficoltà di metterla in pratica e, aspetto non meno importante, la Legge di Bilancio fissa le regole per il prossimo anno e viene, di solito, approvata quando le tredicesime sono state ormai già tutte erogate.

Dalle parole ai fatti, quindi, ad oggi non c’è nessuna agevolazione per le mensilità aggiuntive che arrivano a Natale, nonostante le buone intenzioni della riforma fiscale.

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