Reddito di cittadinanza: stop alle domande dal 30 novembre 2023

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Dal 30 novembre 2023 non sarà più possibile presentare domanda per il reddito di cittadinanza. La fruizione terminerà per tutti il 31 dicembre. In scadenza anche il termine per la comunicazione di presa in carico da parte dei servizi sociali

Reddito di cittadinanza: stop alle domande dal 30 novembre 2023

Si avvicina il momento della fine del reddito di cittadinanza, la fruizione del beneficio terminerà per tutti il 31 dicembre.

L’INPS ha fissato, pertanto, la data di scadenza per l’invio delle nuove domande al 30 novembre, precisando anche che la carta RdC resterà attiva nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi accreditati e il riconoscimento di eventuali erogazioni spettanti.

La trasmissione delle domande da parte dagli intermediari è consentita fino al 20 dicembre, ma gli utenti devono presentarla agli stessi comunque entro il 30 novembre.

Stessa data anche per l’invio della comunicazione di avvenuta presa in carico da parte dei servizi sociali.

Reddito di cittadinanza: stop alle domande dal 30 novembre 2023

L’INPS con il messaggio n. 4179, pubblicato sul sito il 24 novembre 2023, annuncia lo stop alla presentazione delle domande per ottenere il reddito di cittadinanza. A partire dalla fine del mese non sarà più possibile richiedere il sussidio economico.

Come ormai è noto, la Legge di Bilancio 2023 ha disposto, a partire dal 1° gennaio del 2024, l’abolizione dello strumento nato per fronteggiare la povertà e l’esclusione sociale.

Il decreto lavoro ha, poi, individuato le nuove misure introdotte in sostituzione: il supporto per la formazione il lavoro (SFL), attivo dallo scorso settembre, e l’assegno di inclusione (ADI), in vigore proprio dal 1° gennaio.

Ebbene, precisa l’INPS nel nuovo messaggio, la fruizione del reddito di cittadinanza terminerà per tutti il 31 dicembre, anche nel caso in cui non siano terminate le 18 mensilità previste dalla normativa in materia.

Ad ogni modo, saranno comunque erogate successivamente eventuali rate arretrate, così come la liquidazione della somma eventualmente spettante a titolo di assegno unico per i figli a carico fino a febbraio 2024, se ancora non è stata presentata una nuova domanda autonoma.

Pertanto, la carta RdC resterà attiva nei primi mesi del 2024 per consentire agli interessati di utilizzare gli importi accreditati.

Dato che il reddito di cittadinanza viene erogato a partire dal mese successivo a quello di presentazione delle domande, l’INPS annuncia che non potranno essere accolte nuove richieste oltre il 30 novembre 2023.

Le persone in possesso dei requisiti necessari che presentano la domanda a novembre, dunque, riceveranno la mensilità di dicembre.

Nel caso in cui le domande venissero trasmesse tramite intermediari, l’invio sarà consentito fino alla scadenza del 20 dicembre. Gli utenti, però, devono comunque presentarla presso gli intermediari entro il termine del 30 novembre.

Reddito di cittadinanza: scadenza a fine mese anche per la comunicazione di presa in carico dei servizi sociali

Come ricordato dall’INPS sempre il 30 novembre 2023 segna il termine di scadenza entro il quale i servizi sociali devono comunicare l’eventuale presa in carico dei nuclei familiari che cessano la fruizione del beneficio alla settima mensilità.

Il termine, originariamente fissato al 31 ottobre, è stato prorogato dal cosiddetto decreto anticipi, n. 145/2023.

I soggetti presi in carico perché si trovano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo e che, quindi, non possono essere indirizzati proficuamente ai servizi per l’impiego, continuano a ricevere il sussidio fino alla fine dell’anno.

Pertanto, sottolinea l’INPS, i nuclei familiari che hanno ricevuto la settima mensilità del reddito di cittadinanza ad ottobre ma non hanno i requisiti per continuare la fruizione (almeno un minore, una persona disabile o con più di 60 anni nel nucleo), se presi in carico dai servizi sociali, riceveranno il pagamento della rata di novembre il 15 dicembre 2023 e quello della rata di dicembre il 27 del mese.

Se, invece, questi non risultano presi in carico non riceveranno alcun pagamento, in quanto hanno superato il limite di fruizione previsto.

Infine, precisa l’INPS, nelle date del 15 e del 27 dicembre saranno corrisposti gli eventuali pagamenti arretrati, assieme a quello di dicembre, in favore dei nuclei già sospesi in precedenza e che risultano presi in carico dai servizi sociali.

INPS - Messaggio n. 4179 del 24 novembre 2023
Reddito di cittadinanza - Termine ultimo per la presentazione delle domande e gestione delle domande sospese per fruizione delle sette mensilità.

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