Reddito di cittadinanza: proroga per la comunicazione di presa in carico dei servizi sociali

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Arriva la proroga del termine per la comunicazione di avvenuta presa in carico da parte dei servizi sociali. La scadenza del 31 ottobre slitta al 30 novembre 2023. Nel caso di presa in carico il reddito di cittadinanza viene erogato fino alla fine dell'anno

Reddito di cittadinanza: proroga per la comunicazione di presa in carico dei servizi sociali

La scadenza per inviare all’INPS la comunicazione di presa in carico da parte dei servizi sociali viene prorogata dal 31 ottobre al 30 novembre 2023.

La novità è una delle misure previste dal decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre.

I percettori del reddito di cittadinanza che vengono presi in carico dai servizi sociali hanno diritto a ricevere la prestazione fino al 31 dicembre 2023.

Non si applica loro il limite di 7 mensilità previsto per tutti i nuclei in cui non siano presenti minori, persone disabili o con più di 60 anni.

Reddito di cittadinanza: proroga per la comunicazione di presa in carico dei servizi sociali

Nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024 ci sono novità anche per questi riguarda il reddito di cittadinanza.

Il DL n. 145/2023, infatti, all’articolo 19 prevede la proroga del termine utili per inviare all’INPS la comunicazione di avvenuta presa in carico da parte dei servizi sociali, al fine di continuare a ricevere il sussidio fino alla fine dell’anno.

Nello specifico, il termine precedentemente fissato al 31 ottobre passa al 30 novembre 2023.

Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto l’abolizione del reddito di cittadinanza a partire dal 2024 e introdotto il limite massimo di fruizione di 7 mensilità per l’anno in corso.

Fanno eccezione le famiglie al cui interno sono presenti minori, persone disabili o con più di 60 anni. Lo stesso vale anche per le persone tra i 18 e i 59 anni che vengono prese in carico dai servizi sociali perché non possono essere avviate ai centri per l’impiego.

Quest’ultima eventualità riguarda esclusivamente le persone che si trovano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo e che quindi non possono essere indirizzate proficuamente ai servizi per l’impiego in modo tale da intraprendere percorsi lavorativi.

Il comma 313 della Manovra 2023 ha, dunque, fissato al 31 ottobre il termine ultimo per la comunicazione all’INPS da parte del centro sociale della presa in carico del soggetto, che potrà così continuare a ricevere il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre.

Reddito di cittadinanza: erogazione anche oltre il limite di 7 mensilità se si invia la comunicazione nei termini

Il decreto fiscale, dunque, modifica il termine di scadenza, disponendo la proroga di un mese, al 30 novembre 2023.

Se la comunicazione non viene inviata entro la scadenza prevista, l’erogazione del beneficio viene sospesa.

Come si legge nel testo del decreto, inoltre, il limite delle 7 mensilità non si applica ai nuclei familiari che sono stati comunque trasmessi ai servizi sociali per la presa in carico tramite la piattaforma di cui all’articolo 6, comma 3, del DL n. 4/2019 anche se ancora non è stata inviata la comunicazione.

In sostanza, continuano a ricevere il reddito di cittadinanza anche oltre il limite di 7 mensilità purché la comunicazione venga trasmessa entro il 30 novembre.

Si ricorda che per tutti gli altri ex percettori del reddito di cittadinanza è disponibile dal 1° settembre la procedura per richiedere il supporto per la formazione e il lavoro.

Si tratta dell’indennità di 350 euro che viene riconosciuta per la partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro attraverso la piattaforma SIISL.

Decreto Fiscale n. 145/2023 - GU n. 244 del 18 ottobre 2023
Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

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