Rimborso modello 730, come fare se il sostituto d’imposta non effettua il conguaglio?

Tommaso Gavi - Modello 730

Rimborso modello 730, cosa fare se il sostituto d'imposta scelto non effettua il conguaglio? In caso di diniego, ad esempio del precedente datore di lavoro, il contribuente dovrà presentare il modello integrativo di tipo 2. Il modello può essere inoltrato direttamente o tramite CAF o intermediari abilitati. La scadenza è il 10 novembre.

Rimborso modello 730, come fare se il sostituto d'imposta non effettua il conguaglio?

Rimborso modello 730, cosa fare se il sostituto d’imposta scelto nella fase di compilazione della dichiarazione non effettua il conguaglio?

Dovrà essere presentato il modello integrativo di tipo 2, direttamente o attraverso un CAF o professionista abilitato.

Il caso è frequente quando, ad esempio, viene indicato nel campo “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” il precedente datore di lavoro.

Il sostituto d’imposta infatti comunica all’Agenzia delle Entrate di non essere tenuto a effettuare il conguaglio e a questo punto il contribuente dovrebbe ricevere un’email da parte dell’Amministrazione finanziaria per visualizzare le comunicazioni importanti.

Il contribuente dovrà poi presentare il modello integrativo di tipo 2, entro la scadenza del 10 novembre.

Rimborso modello 730, come fare se il sostituto d’imposta non effettua il conguaglio?

Nel caso in cui il sostituto d’imposta scelto nella fase di compilazione della dichiarazione dei redditi non sia tenuto a effettuare il conguaglio, cosa deve fare il contribuente per recuperare le somme?

Innanzitutto occorre chiarire in quali casi può verificarsi la situazione in questione.

Il più frequente è l’inserimento nel campo “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” di un precedente datore di lavoro.

Nei casi in cui il contribuente abbia un nuovo sostituto d’imposta o non ne abbia alcuno, il rimborso non sarà effettuato dal precedente datore di lavoro.

Tale soggetto non è infatti tenuto al conguaglio. Come può quindi il contribuente ottenere le somme spettanti?

Dovrà presentare il modello 730 integrativo di tipo 2 entro la scadenza del 10 novembre 2021.

In tale modello dovrà essere indicato il sostituto d’imposta tenuto a effettuare le operazioni di conguaglio, ovvero il proprio datore di lavoro attuale.

Il modello integrativo potrà essere inoltrato all’Agenzia delle Entrate tramite l’apposito applicativo web oppure attraverso CAF o intermediari abilitati.

Occorre precisare che tale procedura è prevista esclusivamente nel caso in cui il sostituto d’imposta indicato nel modello 730 abbia presentato diniego al rimborso delle somme.

Rimborso modello 730, i tempi per il conguaglio

Nel caso in cui il sostituto d’imposta abbia comunicato all’Agenzia delle Entrate di non essere tenuto all’effettuazione del conguaglio, il contribuente riceverà un’email dalla stessa Amministrazione finanziaria che invita a visualizzare le comunicazioni importanti.

A questo punto il contribuente può procedere con la procedura descritta in precedenza. I rimborsi verranno accreditati generalmente nei mesi di dicembre 2021 o gennaio 2022.

L’accredito delle somme dichiarate tramite modello 730 ha infatti tempi più brevi rispetto a quello d’importi dichiarati con altre dichiarazioni.

Una simile situazione potrebbe infatti verificarsi nel caso in cui il sostituto d’imposta non abbia comunicato il diniego all’Agenzia delle Entrate.

Nell’ipotesi in cui il contribuente si sia reso conto dell’errore nell’indicazione del sostituto d’imposta incaricato del conguaglio oltre la scadenza del 30 settembre, l’errore può essere corretto presentando una nuova dichiarazione dei redditi con il modello Persone fisiche, ex-Unico.

La scadenza da rispettare, in questo caso, è quella del 30 novembre 2021. Se da un lato per la correzione dell’errore è previsto più tempo a disposizione del contribuente, dall’altro la stessa Agenzia delle Entrate impiegherà più tempo per il rimborso.

Indicativamente il tempo per la liquidazione delle somme derivanti dalla dichiarazione dei redditi con modello Persone fisiche è infatti di circa 1 anno e mezzo.

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