Quali sono le novità in arrivo per le imprese con la Legge di Bilancio 2026? In via di definizione l'emendamento che prevede un pacchetto di interventi finanziati con ulteriori 3,5 miliardi
Quali novità possono attendersi le imprese dalla Legge di Bilancio 2026?
La prossima Manovra conterrà anche un pacchetto di misure volte a sostenere il tessuto produttivo del Paese e sono diversi gli interventi in arrivo, anche se su molti di essi c’è ancora incertezza.
Dalla conferma del credito d’imposta per la ZES, con copertura anche per i crediti 2025 tagliati per via delle risorse insufficienti, e per le ZLS fino alla proroga per l’entrata in vigore di plastic e sugar tax.
Previsti anche interventi per investimenti in beni materiali, con un nuovo iper ammortamento, e il rifinanziamento della Nuova Sabatini.
C’è attesa, inoltre, in Senato per la presentazione del maxi emendamento del Governo da 3,5 miliardi di euro: da Transizione 5.0 ai crediti d’imposta.
Dal super ammortamento alla ZES: le novità per le imprese dalla Legge di Bilancio 2026
Con la Legge di Bilancio 2026 è in arrivo anche un importante pacchetto di misure a sostegno del tessuto produttivo. La discussione sul disegno di legge, arenata al Senato, non risparmia gli interventi diretti alle imprese.
C’è grande attesa, infatti, per il deposito dell’emendamento a firma maggioranza che rialloca 3,5 miliardi di euro, a spese dei fondi per il ponte sullo stretto e delle assicurazioni, per dare corpo ad una serie di misure, a partire dal finanziamento della lista d’attesa degli esclusi da Transizione 5.0 e dei crediti d’imposta per la ZES, dove le domande sono risultate troppe rispetto ai fondi stanziati.
Ad annunciarlo a sorpresa il 15 dicembre è stato il Ministro dell’economia in persona, che ha spiegato all’ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato la novità da 3,5 miliardi, praticamente un quinto dell’intera Manovra, con le risorse totali che salirebbero da 18 a circa 22 miliardi.
Quali sono allora le principali novità che si prospettano dal prossimo anno?
Il DdL di bilancio approvato in Consiglio dei Ministri ormai da più di due mesi prevede uno stanziamento di 4 miliardi di euro per il cosiddetto iper ammortamento, cioè la possibilità di maggiorare, ai fini delle imposte sui redditi, il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi.
Soggetti beneficiari saranno i titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Il relativo costo di acquisizione, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, è maggiorato - delle misure che sono riportate nella tabella sotto - in relazione agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026 (o al 30 giugno 2027, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2026 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione).
Tabella con aliquote delle maggiorazioni per investimenti che consentono di raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica prevista dall’ex Piano Transizione 5.0
| Percentuale di maggiorazione | Importo dell’investimento |
|---|---|
| 220% | fino a 2,5 milioni di euro |
| 140% | tra 2,5 e 10 milioni di euro |
| 90% | tra 10 e 20 milioni di euro |
Tabella con aliquote delle maggiorazioni per investimenti diversi da quelli che consentono di raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica prevista dall’ex Piano Transizione 5.0
| Percentuale di maggiorazione | Importo dell’investimento |
|---|---|
| 180% | fino a 2,5 milioni di euro |
| 100% | tra 2,5 e 10 milioni di euro |
| 50% | tra 10 e 20 milioni di euro |
Le maggiorazioni di cui alle tabelle sopra sono riconosciute per gli investimenti in:
- beni materiali e immateriali strumentali nuovi compresi, rispettivamente, negli elenchi di cui agli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
- beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo anche a distanza.
In Senato si discute sulla possibile estensione dell’agevolazione, ad ora limitata al solo 2026. Se la proposta dovesse essere confermata l’iper ammortamento sarebbe esteso all’intero triennio, quindi fino al 2028.
Legge di Bilancio 2026, le novità per le imprese: ZES e Transizione 5.0
La Manovra 2026 prevede interventi anche per le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Speciali (ZLS).
Nello specifico, per il triennio 2026/2028, si prevede la conferma del bonus ZES (compresa l’agevolazione per gli investimenti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura), il credito d’imposta per le imprese con sede nelle zone economiche speciali. Il nuovo maxi emendamento, come detto, prevede anche lo stanziamento di fondi per garantire i crediti d’imposta alle imprese che hanno investito e fatto domanda ma si sono viste tagliare l’agevolazione per via delle numerose richieste presentate a fronte delle insufficienti risorse stanziate.
La percentuale di fruizione, infatti, è stata comunicata dall’Agenzia delle Entrate ed è pari al 60,38 per cento, un taglio quindi del 39,62 per cento al credito d’imposta spettante a chi ha prenotato gli sconti fiscali.
100 milioni di euro, inoltre, saranno dedicati al rifinanziamento dell’agevolazione prevista in favore delle imprese operanti nelle ZLS.
Le nuove risorse, inoltre, dovrebbero garantire copertura alle imprese che hanno fatto domanda per la Transizione 5.0 ma sono rimaste tagliate fuori dall’agevolazione in seguito all’esaurimento dei fondi stanziati.
Sono state confermate richieste per 4,7 miliardi, un ammontare superiore rispetto a quello previsto dal Pnrr così come riformulato. Come sottolineato ieri dal Ministro Giorgetti: “Il governo ritiene di dover fare uno stanziamento integrativo fino a copertura di quella che ragionevolmente è l’esigenza”.
In tema di investimenti, la prossima Legge di Bilancio prevede anche il rifinanziamento della Nuova Sabatini, l’agevolazione volta a supportare l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni strumentali, quali macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali da parte delle micro, piccole e medie imprese. Il DdL Bilanicio prevede un incremento dell’autorizzazione di spesa di 200 milioni di euro per il 2026 e di 450 milioni di euro per il 2027.
Infine, tra le novità in arrivo per le imprese, trova spazio anche la nuova proroga per l’entrata in vigore della sugar tax e della plastic tax.
La sterilizzazione dell’imposta sulle bevande zuccherate e sui prodotti di plastica monouso, si legge nel comunicato stampa, è prorogata al 31 dicembre 2026.
Ad ogni modo, ad oggi non è stato votato neppure un emendamento e il tempo stringe. Per evitare l’esercizio provvisorio il testo deve essere approvato entro il 31 dicembre, ma mancano i passaggi parlamentari: i prossimi giorni (e forse anche le notti) saranno decisivi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Le novità per le imprese dalla Legge di Bilancio 2026