Arriva la settima proroga per la sugar tax. L'imposta sulle bevande zuccherate non entrerà in vigore prima della fine dell'anno

Nuovo ed ennesimo rinvio per l’entrata in vigore della sugar tax.
L’applicazione slitta ancora, stavolta al 1° gennaio 2026. Sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1° luglio.
Lo spostamento in avanti per l’applicazione dell’imposta sulle bevande zuccherate era stato stabilito, da ultimo, dal decreto superbonus 2024 ed ora è stato previsto dal nuovo DL Economia, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
Se ne riparlerà in sedi di Legge di Bilancio, anche se da più parti arrivano pressioni per l’eliminazione definitiva dell’imposta.
Sugar tax, c’è la proroga: rinvio al 2026
Alla lunga lista di rinvii per l’entrata in vigore della sugar tax se ne aggiunge un altro: a prevederlo è il nuovo DL Economia, con “disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali”.
Il decreto legge è stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e prevede una serie di novità, dal bonus mamme all’IVA sulle opere d’arte.
Tra queste anche l’attesa proroga per l’applicazione della sugar tax, l’imposta sulle bevande zuccherate, introdotta nel 2020 e da allora sempre oggetto di proroghe. L’ultima quella disposta dal decreto superbonus del 2024, il quale ha rinviato l’entrata in vigore dell’imposta al 1° luglio 2025.
In vista della scadenza del termine, la richiesta di un rinvio è arrivata da più parti ed è stata accolta: l’applicazione dell’imposta slitta ancora di 6 mesi.
Le disposizioni del DL Economia rimandano l’entrata in vigore della sugar tax al 1° gennaio 2026.
Un termine che lascia spazio a nuove scelte in sede di Legge di Bilancio, dove il Governo potrebbe riservarsi ulteriori interventi, considerando anche le pressioni per un’abolizione definitiva dell’imposta che finora è stata sempre solo rinviata.
Come funziona la sugar tax
L’imposta, ricordiamo, è stata introdotta per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2020 (commi 661-676) e interessa il consumo delle bevande analcoliche edulcorate.
L’obiettivo è quello di limitare, attraverso la “penalizzazione” fiscale, il consumo di bibite che hanno un elevato contenuto di sostanze edulcoranti aggiunte, così da disincentivare il consumo di zucchero, limitare le malattie legate ad un suo elevato consumo, come il diabete, e promuovere il consumo di alimenti più salutari.
La sugar tax ammonta a 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.
Un’imposta che da subito non è piaciuta alle imprese che producono e vendono bevande analcoliche zuccherate, in quanto temono un freno agli investimenti e un calo degli acquisti di materia prima, e che fa coppia con la plastic tax, il balzello sui prodotti di plastica monouso, introdotta anch’essa dalla Legge di Bilancio del 2020 e ancora mai attuata. È già stata rinviata al 1° luglio 2026.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sugar tax, c’è la proroga: rinvio al 2026