Modello 730/2025 precompilato con errori o lacune: modifica nella maggior parte dei casi

Il modello 730/2025 precompilato non è pronto all’uso per la maggior parte di lettrici e lettori: nei dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate ci sono errori o lacune.

È questo il risultato che accomuna le risposte al sondaggio condotto sulle pagine del giornale e su Linkedin per indagare il livello di maturità e adeguatezza della dichiarazione dei redditi prêt-à-porter.

Rispetto allo scorso anno, però, nel complesso sono stati fatti dei piccoli passi avanti: risulta più alta la percentuale di coloro che rispettano gli obblighi dichiarativi in pochi clic.

Modello 730/2025 precompilato pronto all’uso? Persistono errori e lacune

Nel 2024 sono stati inviati 24,7 milioni di modelli 730/2025 precompilati, un numero record e in linea con la costante diffusione. Soltanto 5 milioni, però, sono stati inviati direttamente dal cittadino o dalla cittadina.

Emerge un messaggio chiaro: siamo ancora lontani da una dichiarazione dei redditi a misura di utente. La navigazione dei dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate continua ad essere costellata da errori e lacune, nonostante le intenzioni di migliorare e potenziare la precompilata online siano concrete.

Lo scorso anno, ad esempio, ha debuttato la modalità semplificata di compilazione che dialoga sull’utente per aree tematiche. E quest’anno i contribuenti troveranno anche i proventi erogati dal Gestore dei servizi energetici (GSE) per la cessione di energia prodotta da impianti fotovoltaici per uso domestico.

L’Amministrazione finanziaria inserisce le informazioni che ha a disposizione da diverse fonti e quelle che riceve da altri soggetti come farmacie, università o banche, circa 1,3 miliardi di contenuti per il 2025. “Lo possiamo fare in una maniera compiuta e in una maniera efficace”, anche facendo “ricorso a strumenti” come l’Intelligenza Artificiale, ha sottolineato il direttore Carbone il 29 maggio durante il Festival del Lavoro.

Ma non ci sono sistemi che tengano. La mole di dati da maneggiare è sconfinata e il rischio che nel modello 730 precompilato non arrivino le informazioni o confluiscano dati non corretti resta concreto. E, va detto, non sempre è imputabile all’Agenzia delle Entrate che riceve il materiale da utilizzare anche da altri enti.

Modello 730/2025 precompilato: modifica per correggere errori o lacune

Per i cittadini e le cittadine resta un fatto: la dichiarazione dei redditi disponibile online fino alla scadenza del 30 settembre nella maggior parte dei casi deve essere modificata, con tutte le conseguenze che ne derivano. Una su tutte la perdita dei vantaggi sui controlli previsti per chi accetta il modello 730 proposto dal Fisco così com’è.

Tutti i dati sono corretti solo per il 24 per cento di lettrici e lettori che hanno partecipato al sondaggio tramite le pagine del giornale, percentuale che sale al 34 per cento tra chi ha interagito su Linkedin.

Nel primo caso la criticità principale della precompilata è l’assenza di alcuni dati importanti, lo scorso anno, ad esempio, le lacune avevano toccato in maniera particolare i dati sanitari. Ma nel 2025 il problema è più diffuso.

Chi ha partecipato all’indagine tramite il social network, invece, segnala con più frequenza casi di dati incompleti o non corretti.

I risultati dei due canali, seppur con alcune differenze, convergono su un punto: la maggior parte dei partecipanti dovrà o ha dovuto modificare il modello 730/2025 precompilato.

Nonostante ciò, rispetto allo scorso anno si registra un lieve miglioramento. Il sondaggio sul livello di completezza e correttezza dei dati è un appuntamento fisso con lettrici e lettori e, dopo un trend positivo dal 2020 al 2022, negli ultimi due anni il numero dei modelli letteralmente pronti all’uso aveva fatto importanti passi indietro: la stagione dichiarativa 2025 sembra riportare la precompilata sulla strada del miglioramento.