Modello 730 precompilato 2024, tempi stretti per il rimborso IRPEF a luglio

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Il modello 730 precompilato potrà essere modificato ed inviato solo dal 20 maggio 2024. Corsa contro il tempo per il rimborso IRPEF a luglio

Modello 730 precompilato 2024, tempi stretti per il rimborso IRPEF a luglio

Modello 730 precompilato 2024, dal 20 maggio parte la fase di modifica e invio e, di conseguenza, prende il via anche l’iter operativo per l’ottenimento del rimborso IRPEF.

Ci saranno solo pochi giorni per l’invio della dichiarazione dei redditi in tempo utile ai fini del pagamento delle somme spettanti nella busta paga di luglio.

Il ritardo nell’avvio della fase di modifica e invio del modello 730 precompilato condiziona i tempi per i rimborsi IRPEF, strettamente connessi alla data di trasmissione della dichiarazione.

Modello 730 precompilato 2024, tempi stretti per il rimborso IRPEF a luglio

Nel 2023 la fase di modifica e invio del modello 730 precompilato è partita dall’11 maggio. Record negativo sui tempi d’avvio nel 2022, quando per effetto del rinvio alla fine di aprile della comunicazione per la cessione del credito era stata spostata in avanti l’intera tabella di marcia della dichiarazione dei redditi online, consentendo ai contribuenti di procedere con l’invio fai-da-te solo dal 31 maggio.

Le date che caratterizzano la stagione dichiarativa variano anche per l’anno in corso e, dopo la messa a disposizione del modello 730 precompilato a partire dal 30 aprile in modalità consultazione, la data da cerchiare in rosso sul calendario per l’avvio della procedura di modifica e integrazione è quella del 20 maggio.

Guardando alla scorsa annualità, il lasso temporale che va dal lancio della precompilata alla possibilità di invio si dilata e condiziona inevitabilmente le procedure per i rimborsi IRPEF.

Non sono cambiate le regole generali: le procedure di liquidazione che chiamano in causa i sostituti d’imposta sono scandite in cinque slot temporali e, di base, prima si invia la dichiarazione dei redditi, prima si riceve il pagamento in busta paga o sulla pensione.

Il 31 maggio è la prima scadenza da monitorare: chi invierà il modello 730 precompilato entro questa data potrà ottenere il rimborso IRPEF nella busta paga di luglio o, per i pensionati, con il cedolino di agosto.

Ci saranno in pratica meno di due settimane per poter verificare la correttezza dei dati inseriti nel modello 730 precompilato, procedere con le modifiche e integrazioni necessarie ed effettuare l’invio fai-da-te all’Agenzia delle Entrate.

Dopo il 31 maggio, c’è tempo fino al 20 giugno per il rimborso IRPEF del modello 730/2024

Ovviamente, quella del 31 maggio sarà solo la prima delle scadenze da monitorare sul fronte delle tempistiche di accredito dei rimborsi IRPEF.

La seconda, che consentirà di ottenere le somme nella busta paga di agosto (ottobre per i pensionati) è fissata al 20 giugno e si proseguirà secondo un calendario ben definito fino allo slot ultimo del 30 settembre.

Di base, una volta inviato il modello 730 (precompilato o ordinario) parte il flusso di comunicazione tra Fisco e sostituti d’imposta, che si sostanzia nell’elaborazione del prospetto di liquidazione all’interno del quale sono dettagliati gli importi a credito (o a debito) spettanti sulla base della situazione reddituale del contribuente.

Nella tabella sono riportate le tempistiche nel dettaglio:

Presentazione del modello 730/2024Scadenza per l’elaborazione del prospetto di liquidazione
Entro il 31 maggio 15 giugno
Dal 1° al 20 giugno 29 giugno
Dal 21 giugno al 15 luglio 23 luglio
Dal 16 luglio al 31 agosto 15 settembre
Dal 1° al 30 settembre 30 settembre

Ricevuto il prospetto di liquidazione, i datori di lavoro sono chiamati ad erogare il rimborso IRPEF spettante al dipendente nella busta paga del mese successivo. Per gli enti pensionistici le operazioni di conguaglio partono dal secondo mese successivo.

I tempi si dilatano in caso di invio del modello 730 senza sostituto, con pagamento diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate. Stessa cosa in caso di rimborso IRPEF superiore a 4.000 euro.

Al netto delle regole generali, quel che appare evidente è che per sfruttare la chance di pagamento del rimborso IRPEF a luglio bisognerà fare in fretta o, qualora si scegliesse di abbandonare la via del fai-da-te, rivolgersi anche prima del 20 maggio a CAF e professionisti per l’invio del modello 730 ordinario.

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