Detrazioni figli a carico 2022: cosa cambia con l’assegno unico

Detrazioni figli a carico e assegno unico, staffetta dal 1° marzo 2022 tra i due strumenti a sostegno dei nuclei familiari. Per le detrazioni IRPEF non è prevista un'abolizione totale bensì una ridefinizione: continueranno a beneficiarne gli esclusi dal nuovo strumento universale, ma verranno meno le maggiorazioni per le famiglie numerose. Cosa cambia, punto per punto.

Detrazioni figli a carico 2022: cosa cambia con l'assegno unico

Detrazioni figli a carico 2022, cambiano le misure di sostegno alla famiglia con l’avvio dell’assegno unico.

Sarà una vera e propria “staffetta” quella prevista con il passaggio dalle attuali detrazioni fiscali e bonus settoriali al nuovo assegno universale per i figli a carico, riconosciuto per i figli minorenni e fino a 21 anni, nel rispetto di determinati requisiti, e senza limiti di età in caso di figli con disabilità.

Le detrazioni fiscali per i figli a carico continueranno ad esistere in versione però ristretta, al fine di garantire un sostegno economico ai nuclei familiari che resteranno fuori dalla platea dell’assegno unico.

Facciamo quindi il punto di cosa cambierà a partire dal prossimo anno e vediamo chi continuerà a beneficiare delle detrazioni fiscali in busta paga.

Detrazioni figli a carico 2022: cosa cambia con l’assegno unico

Il decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri il 18 novembre 2021 prevede, accanto alla definizione di requisiti e importi dell’assegno unico 2022, anche una riscrittura del TUIR, che all’articolo 12 disciplina le detrazioni fiscali spettanti per i carichi di famiglia, ossia figli e coniuge.

È la lettera c) dell’articolo 1 ad essere riscritta, per adattare l’attuale sostegno economico riconosciuto in busta paga all’avvio dell’assegno universale.

Non è prevista un’abolizione generalizzata delle detrazioni IRPEF che, al contrario, continueranno ad essere riconosciute per i figli naturali, adottivi o affidati a carico di età superiore a 21 anni, per i quali non è previsto il riconoscimento dell’assegno unico e universale.

È questa la prima modifica prevista dallo schema di decreto legislativo licenziato dal Governo, del quale si attende ancora la pubblicazione del testo ufficiale.

Saranno aboliti invece i riferimenti relativi alle maggiorazioni per i figli con disabilità, considerando che in tal caso è previsto il riconoscimento dell’assegno unico anche sopra i 21 anni.

Parimenti, sarà eliminata la norma che prevede una maggiorazione per le famiglie con più di tre figli a carico, attualmente pari a 200 euro per figlio.

Il tutto a partire dal 1° marzo 2022, data di istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico.

Detrazioni figli a carico anche nel 2022 per chi non percepisce l’assegno unico

È quindi chiaro che il decreto legislativo che riscrive le misure di sostegno alla genitorialità non prevede un’abolizione generalizzata degli strumenti ad oggi in vigore.

Si tratta invece di una ridefinizione, necessaria per evitare di lasciare prive di tutele quelle famiglie che non rientreranno nella platea dei beneficiari dell’assegno unico.

Le detrazioni IRPEF, erogate mensilmente in busta paga o a in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, continueranno quindi ad essere riconosciute per i figli a carico di età superiore a 21 anni.

Si ricorda che si considerano a carico i figli che percepiscono redditi non superiori a 2.840,51 euro all’anno, somma che sale a 4.000 euro fino a 24 anni.

Sarà mantenuta anche la maggiorazione del reddito considerato per calcolare l’importo riconosciuto.

Nella generalità dei casi, la detrazione IRPEF spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro. In presenza di più figli, importo continuerà ad essere aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.

Detrazione di 1.200 euro per le famiglie numerose abolita dal 2022

Sempre a decorrere dal 1° marzo 2022 sarà abrogato integralmente il comma 1-bis, articolo 1 del TUIR, che disciplina l’ulteriore detrazione riconosciuta per le famiglie numerose.

A prescindere dalla titolarità o meno del diritto all’assegno unico, verrà meno l’ulteriore bonus pari a 1.200 euro, riconosciuto in caso di presenza all’interno del nucleo familiare di almeno quattro figli a carico.

Lo stesso destino è riservato ad altri strumenti di sostegno alla genitorialità ad oggi in vigore, quali il bonus bebè, il bonus mamme domani e gli assegni al nucleo familiare.

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