Detrazione interessi passivi mutuo nel modello 730/2020: istruzioni rimborso Irpef

Detrazione interessi passivi del mutuo nel modello 730/2020: quando è possibile beneficiare del rimborso Irpef? Tutte le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate e le regole per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Detrazione interessi passivi mutuo nel modello 730/2020: istruzioni rimborso Irpef

La detrazione degli interessi passivi del mutuo è una delle voci già presenti nel modello 730/2020 precompilato. Nonostante ciò, è bene analizzare quando è possibile beneficiare del rimborso Irpef con la dichiarazione dei redditi.

Le istruzioni dettagliate arrivano dall’Agenzia delle Entrate. La detrazione degli interessi sul mutuo è pari al 19% della spesa sostenuta e nel modello 730/2020 sono detraibili le spese sostenute nel 2019, a prescindere dalla scadenza della rata.

Capire quando gli interessi sul mutuo sono detraibili è abbastanza complesso, in quanto la normativa e le regole di riferimento sono cambiate più volte negli anni.

In linea generale, si può beneficiare del rimborso nel modello 730/2020 per gli interessi passivi sul mutuo della prima casa, ma a specifiche condizioni la detraibilità è ammessa anche per tipologie di immobili diversi e per la seconda casa.

Scendiamo quindi al dunque ed analizziamo le regole e le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per beneficiare della detrazione degli interessi passivi del mutuo con il modello 730/2020.

Detrazione interessi passivi mutuo nel modello 730/2020: istruzioni per il rimborso Irpef dell’Agenzia delle Entrate

La detrazione degli interessi passivi sul mutuo nel modello 730/2020 è pari al 19% della spesa sostenuta, secondo limiti di spesa differenziati in relazione alla tipologia ed alla finalità del mutuo contratto.

Per quali tipologie di mutuo spetta la detrazione nel modello 730/2020? La risposta è contenuta nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate:

  • mutui ipotecari contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale (rigo E7, codice 7);
  • mutui ipotecari stipulati prima del 1993 su immobili diversi da quelli utilizzati come abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 8);
  • mutui (anche non ipotecari) contratti nel 1997 per effettuare interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione su tutti gli edifici compresa l’abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 9);
  • mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 10);
  • prestiti e mutui agrari di ogni specie (righi da E8 a E10 codice 11).

Non danno diritto alla detrazione gli interessi derivanti da:

  • mutui stipulati nel 1991 o nel 1992 per motivi diversi dall’acquisto della propria abitazione (ad esempio per la ristrutturazione);
  • mutui stipulati a partire dal 1993 per motivi diversi dall’acquisto dell’abitazione principale (ad esempio per l’acquisto della seconda casa). Sono esclusi da questa limitazione i mutui stipulati nel 1997 per ristrutturare gli immobili e i mutui ipotecari stipulati a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.

Pur ricordando che gli interessi passivi detraibili saranno già indicati nel modello 730 precompilato 2020, analizziamo tutte le istruzioni per capire quali sono le spese detraibili in dichiarazione dei redditi.

Per i lettori interessati ad approfondire tutte le istruzioni per le detrazioni fiscali 2020 rimandiamo alla pagina dedicata su Informazione Fiscale.

Detrazione interessi passivi mutuo prima casa nel modello 730/2020

Gli interessi passivi del mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione principale possono essere portati in detrazione per un importo massimo pari a 4.000 euro dai quali è possibile detrarre l’imposta lorda, pari al 19% del costo sostenuto.

Per i soli contratti di mutuo stipulati prima del 1993, la detrazione spetta su un importo massimo di 4.000,00 euro per ciascun intestatario del mutuo ed è ammessa a condizione che l’unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale alla data dell’8 dicembre 1993 e che, nella rimanente parte dell’anno e negli anni successivi, il contribuente non abbia variato l’abitazione principale per motivi diversi da quelli di lavoro.

Se nel corso dell’anno l’immobile non è più utilizzato come abitazione principale (per motivi diversi da quelli di lavoro), a partire dallo stesso anno, la detrazione spetta solo sull’importo massimo di 2.065,83 euro per ciascun intestatario del mutuo.

Con il termine abitazione principale si intende di norma la prima casa, ovvero il luogo nel quale il contribuente ed i suoi familiari dimorano abitualmente. La detrazione fiscale spetta anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale non di chi ha contratto il mutuo ma di un suo familiare (ad esempio, la casa acquistata per il figlio).

Sul calcolo del limite massimo in caso di contitolarità del contratto di mutuo bisognerà suddividere in base al numero di cointestatari. Nel caso ad esempio di mutuo contratto da moglie e marito non fiscalmente a carico l’uno dell’altro, ciascuno dei coniugi potrà detrarre un massimo di 2.000 euro ciascuno.

Se invece uno dei coniugi è a carico dell’altro, il dichiarante potrà detrarre tutte e due le quote di interessi passivi.

Detrazione interessi passivi mutuo seconda casa, limiti e istruzioni modello 730/2020

Per gli interessi passivi di mutui contratti prima del 1993, anche per l’acquisto di immobili diversi dalla prima casa, è ammessa la detrazione con il modello 730/2020 entro il limite di 2.065,83 euro per ciascun intestatario del mutuo.

Per i mutui stipulati nel 1991 e nel 1992 la detrazione spetta solo per l’acquisto di immobili da adibire a propria abitazione diversa da quella principale e per i quali non sia variata tale condizione (per esempio se l’immobile viene dato in affitto).

Il contribuente dovrà indicare nel rigo E7 o nei righi da E8 ad E10 con codice 8 le somme pagate dagli acquirenti di unità immobiliari di nuova costruzione alla cooperativa o all’impresa costruttrice a titolo di rimborso degli interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione, relativi a mutui ipotecari contratti dalla cooperativa stessa e ancora indivisi.

Detrazione interessi passivi mutuo per ristrutturazione o costruzione della prima casa nel modello 730/2020

Per la detrazione degli interessi passivi di mutui contratti per ristrutturazione o per costruire la prima casa è necessario distinguere due diversi casi.

Nel caso di mutuo contratto nel 1997, la detrazione spetta esclusivamente per i contratti aventi ad oggetto opere di ristrutturazione, manutenzione o restauro di edifici esistenti. L’importo massimo detraibile al 19% è pari a 2.582,28 euro.

Per mutui contratti a partire dal 1998, la detrazione degli interessi passivi spetta sia per i mutui finalizzati a ristrutturazioni che alla costruzione della prima casa.

Anche in questo caso il limite di spesa è pari a 2.582,28 euro e si può beneficiare di un rimborso pari al 19%.

Detrazione interessi passivi di prestiti o mutui agrari nel modello 730/2020

La detrazione degli interessi passivi con il modello 730/2020 è ammessa anche per prestiti e mutui agrari.

La detrazione è ammessa per un importo complessivo non superiore alla somma del reddito domenicale e agrario dichiarati e consente di beneficiare di un rimborso fiscale del 19% della spesa sostenuta in relazione a interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione.

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