Decreto Ristori 5: tra conferme e novità per partite iva e non solo, si attende il testo

Rosy D’Elia - Fisco

Decreto Ristori 5, i tempi si allungano: in attesa del testo una panoramica su conferme e novità per partite iva, ma non solo. Dovrebbe essere l'ultimo pacchetto di aiuti Covid per un valore di 32 miliardi di euro: nuove settimane di cassa integrazione, probabile intervento sulla Naspi, modifiche al meccanismo di erogazione dei contributi a fondo perduto, senza codici ATECO, nuova revisione delle scadenze fiscali. Sarebbero queste le principali misure.

Decreto Ristori 5: tra conferme e novità per partite iva e non solo, si attende il testo

Decreto Ristori 5: il testo era atteso per la fine del mese di gennaio, ma la crisi di politica ha rallentato i lavori.

In più occasioni gli esponenti del governo, ancora in carica per gli affari correnti e quindi anche per eventuali decreti emergenziali, hanno dichiarato di essere all’opera sul nuovo pacchetto di aiuti per partite Iva e cittadini. Come era prevedibile, però, la sua definizione sta richiedendo tempi più lunghi.

Nel frattempo è possibile fare una panoramica sulle potenziali novità e conferme di alcune misure. Dalla cassa integrazione alle scadenze fiscali, passando per i contributi a fondo perduto.

Il punto di partenza del Decreto Ristori 5 è l’approvazione alla Camera e al Senato di un nuovo, ulteriore, scostamento di bilancio per un valore di 32 miliardi di euro, il 21 gennaio 2021.

Dopo l’ok, Roberto Gualtieri ha scritto al Vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ed al Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni per illustrare la decisione presa, in linea con quanto previsto dalla legge numero 243 del 2012, sottolineando che le risorse serviranno per l’ultimo pacchetto di aiuti Covid, inaugurati ormai quasi un anno fa con il DL Cura Italia.

Nonostante le restrizioni e la divisione dell’Italia per colori, in base alle classi di rischio della Regioni, potrebbero protrarsi ancora per diversi mesi, ha sottolineato Gualtieri.

Se il piano è quello di chiudere la serie dei provvedimenti emergenziali, allora la quinta edizione del Decreto Ristori dovrà essere ricca e completa. Ma certamente il clima politico non crea un terreno fertile per una costruzione di questo tipo.

Decreto Ristori 5, si attende il nuovo testo tra conferme e novità per partite iva e non solo

Non è ancora chiaro quando arriverà esattamente il nuovo testo, che era atteso per la fine di gennaio.

Ma le diverse novità che potrebbe contenere sono state anticipate proprio dal ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, durante l’audizione del 20 gennaio 2021 davanti le Commissioni 5a e V Bilancio congiunte per l’esame della richiesta di scostamento di bilancio, e dagli altri ministri della squadra di governo, ancora in carica.

Si starebbe studiando un nuovo meccanismo per i contributi a fondo perduto che tenga conto di tutto il 2020, le settimane di cassa integrazione per coronavirus dovrebbero arrivare a 26, ed è probabile anche un nuovo intervento sulla Naspi, una nuova revisione delle scadenze fiscali e dell’invio delle cartelle esattoriali. Insomma, l’ultimo pacchetto di aiuti Covid non può tralasciare nessun fronte. Non dovrebbe mancare, inoltre, la conferma di una nuova tornata di bonus per i lavoratori stagionali e dei congedi.

Per il momento, la lettera redatta dal MEF e inviata a Bruxelles, fissa gli obiettivi che seguono:

  • incrementare le risorse per la cassa integrazione covid 19;
  • prevedere nuovi finanziamenti per il reddito di cittadinanza;
  • prevedere un supporto alla liquidità per le imprese direttamente o indirettamente colpite dalle chiusure;
  • introdurre nuove misure di sostegno specifico per i settori economici più colpiti;
  • compensare i governi regionali e locali per il calo del gettito fiscale;
  • stanziare risorse aggiuntive per il Servizio Sanitario Nazionale e Protezione Civile; per le scuole per l’adeguamento degli strumenti educativi;
  • inserire un nuovo finanziamento una tantum per il programma di incentivi agli investimenti Transizione 4.0 nel 2021;
  • posticipare la riscossione, spostando parte delle entrate al 2022.

Sull’ultimo punto il ministro Gualtieri ha chiarito:

“Sarà prevista, infine, la rimodulazione dell’attività di riscossione necessaria per evitare che la ripresa di questa attività produca assembramenti eccessivi negli uffici dell’Agenzia delle entrate ed anche per diluirne l’impatto”.

Nel frattempo sulla questione delle cartelle esattoriali, oggetto di un decreto ponte datato 14 gennaio che aveva spostato la ripresa di notifiche e pagamenti al 31 gennaio 2021, a ridosso della scadenza è arrivato un nuovo Decreto Legge.

Le notifiche delle cartelle esattoriali restano congelate per un altro mese, fino al 28 febbraio 2021: non è solo una nuova tregua per i contribuenti, ma anche un modo per prendere tempo in attesa di una soluzione più duratura.

Decreto Ristori 5, si attende il nuovo testo: i nuovi contributi a fondo perduto

Nel nuovo Decreto Ristori 5 non potranno mancare, poi, i contributi a fondo perduto:

“Grazie allo scostamento di bilancio proseguiremo e completeremo gli interventi di sostegno già approvati e riconosciuti finora ai settori più colpiti dalla pandemia, per il tempo che sarà necessario”.

Ha affermato il ministro dell’Economia e delle Finanze nella sua relazione sullo scostamento di bilancio, tirando anche le somme sulla gestione dei contributi a fondo perduto, una misura che ha raggiunto nel suo complesso un valore di oltre 10 miliardi di euro.

In linea generale le partite IVA hanno ottenuto le somme in tempi brevi, ma non sono mancati i ritardi e i limiti nella definizione della platea di beneficiari.

“Siamo consapevoli della necessità di un intervento perequativo per coloro i quali sono stati “sacrificati” dai criteri che hanno consentito questa erogazione così rapida dei ristori. [...] Ci sono una serie di tipologie sulle quali abbiamo ragionato sulla necessità di avere un intervento di tipo perequativo, che è proprio uno degli interventi che crediamo sarebbe utile varare con le risorse dello scostamento che il Parlamento si accinge auspicabilmente ad autorizzare”.

L’occasione, quindi, per aggiustare il tiro sarà sicuramente il testo del Decreto Ristori 5 che dovrà prendere forma in questi giorni, particolarmente difficili dal punto di vista politico.

Valutare le perdite di tutto il 2020 e superare il requisito dei Codici Ateco potrebbero essere le principali novità da inserire nel meccanismo di accesso ai contributi a fondo perduto, che in questo modo prevederebbe delle nuove formule di ristori, non solo relative al settore di appartenenza.

Potrebbero prendere vita, inoltre, i contributi a fondo perduto per i professionisti. Richiesti a gran voce dalle diverse categorie fin dal Decreto Rilancio, gli aiuti sembrava dovessero arrivare con il Decreto Ristori quater che poi si è rivelata l’ennesima occasione persa.

Decreto Ristori 5, si attende il nuovo testo: novità per le aziende anche sulle scadenze fiscali

Indicazioni ulteriori sugli aiuti alle aziende, anche sul fronte delle scadenze fiscali, arrivano anche dal ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, durante un’interrogazione a risposta immediata sulle iniziative a sostegno del commercio che si è tenuta sempre il 20 gennaio 2021.

Per supportare le aziende si dovrà tenere conto di tre fattori:

  • calo del fatturato nel 2020;
  • costi fissi;
  • sostegno già ricevuto con i diversi decreti emergenziali.

La misura non si sostituisce ai contributi a fondo perduto per i settori costretti a fermarsi o a rallentare a causa delle restrizioni che ancora ci saranno e per le quali servirà avere da parte un “tesoretto”, afferma Patuanelli.

“Oggi abbiamo già circa 5,3 miliardi disponibili, legati agli spostamenti delle scadenze fiscali, che dovranno essere utilizzati per stralciare alcune delle scadenze fiscali di oggi.

Quindi, una parte, dovrà essere erogata come contributo diretto, mentre una parte, sarà in detrazione di imposte che non saranno pagate dalle aziende. Parliamo di cifre rilevanti: diciamo che tra la parte a fondo perduto, e la parte legata alle imposte, dobbiamo arrivare a un valore vicino ai 13 miliardi”.

Decreto Ristori 5, si attende il nuovo testo: le novità sul lavoro

Anche sul fronte del lavoro, sono diverse le novità alle porte. Maggiori dettagli sono arrivati direttamente dalla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook in occasione dell’approvazione del nuovo scostamento di bilancio.

Attesi nel testo:

  • proroga della cassa integrazione Covid-19, che arriverà fino a 26 settimane per assegno ordinario e Cig in deroga, e dello sgravio contributivo al 100% alternativo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali;
  • rifinanziamento di 1,5 miliardi del fondo istituito in legge di Bilancio per garantire un “anno bianco” contributivo per gli autonomi;
  • possibile intervento anche sulla Naspi, indennità di disoccupazione;
  • si prevedono anche aiuti Covid agli autonomi che hanno più risentito degli effetti della pandemia.

Con molta probabilità saranno confermati anche i congedi e per i lavoratori stagionali arriverà una nuova tornata di bonus.

Per avere una panoramica chiara delle novità in arrivo si dovrà attendere il testo del nuovo Decreto Ristori 5.

Sicuramente se, come scrive Gualtieri nella lettera inviata a Bruxelles, sarà l’ultimo pacchetto di aiuti Covid, nessuna categoria di aziende e di lavoratori potrà essere lasciata ancora in attesa.

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