Avvisi Lipe IV trimestre con errori dell’Agenzia delle Entrate

Domenico Catalano - Comunicazioni IVA e spesometro

Continua la saga degli avvisi errati dell'Agenzia delle Entrate sui versamenti delle liquidazioni IVA, come già segnalato lo scorso anno alcune categorie di contribuenti stanno ricevendo delle richieste non corrette, ecco perché e cosa fare

Avvisi Lipe IV trimestre con errori dell'Agenzia delle Entrate

Come accaduto anche lo scorso anno in questo periodo, in questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta inviando ad alcune categorie di contribuenti IVA una serie di avvisi sulle LIPE che lamentano il presunto mancato pagamento dei versamenti relativi all’ultimo trimestre dell’anno precedente. Ma sono avvisi non corretti!

Si tratta, in particolare, di avvisi relativi alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA (Lipe) relative al quarto trimestre 2024, ma con una clamorosa svista, un errore probabilmente dettato dalla fretta.

In sostanza viene comunicato ai contribuenti titolari di partita IVA che sono stati riscontrati possibili anomalie nel versamento dell’IVA dovuta in base alla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relativa al IV trimestre 2024.

Si segnala, in particolare, il caso di un contribuente che ha scritto alla redazione di Informazione Fiscale e che, a fronte di un’imposta complessivamente dovuta pari a € 2.204,59 (come indicata nei righi VP13 col. 2 e VP14 col. 1), per il medesimo periodo si vedeva segnalati versamenti eseguiti con il modello F24 per € 1.324,40.

Tale contribuente viene pertanto invitato a verificare i versamenti effettuati.

Ma è un avviso con due errori gravi:

  • innanzitutto viene inviato il 25 marzo 2025 ma è aggiornato ai versamenti eseguiti al 3 marzo 2025, mentre il saldo IVA del nostro lettore è stato pagato alla scadenza naturale del 17 marzo 2025! L’avviso è fisiologicamente errato perché non tiene conto dei versamenti eseguiti alla scadenza, è stato emesso troppo velocemente e non tenendo conto dei versamenti eseguiti nei tempi ed in ottemperanza degli obblighi richiamati proprio dall’avviso!
  • l’Agenzia delle Entrate dimentica totalmente l’acconto IVA. Il nostro lettore, infatti, ha un debito IVA complessivo, risultante da dichiarazione IVA, pari ad euro 3.528,99 e non di euro 2.204,59 come segnalato dall’Agenzia delle Entrate! I 2.204,59 euro sono il saldo IVA dovuto entro il 17 marzo scorso e che l’avviso non coglie poiché viene emesso considerando i versamenti dei modelli F24 eseguiti entro il 3 marzo. L’importo di 1.324,40 euro ovviamente è l’acconto IVA versato lo scorso 27 dicembre.

Sarebbe stato quindi sufficiente che l’Agenzia delle Entrate avesse atteso giusto un mese per l’invio di queste lettere di compliance.

In questo modo, infatti, si sarebbero potuti aggiornare i versamenti relativi ai modelli F24, verificando di conseguenza che quanto riportato nelle Lipe relative al IV trimestre 2024 - peraltro compilate all’interno della dichiarazione IVA per i contribuenti virtuosi che l’hanno presentata entro lo scorso 28 febbraio - coincidesse con i versamenti effettivamente eseguiti.

I contribuenti titolari di partita IVA che hanno ricevuto o che riceveranno questo avviso nei prossimi giorni non devono quindi preoccuparsi; si consiglia comunque di rivolgersi al professionista si occupa degli adempimenti fiscali per approfondire la questione (è chiaro che un controllo dei versamenti effettivamente eseguiti va sempre e comunque fatto se si ricevono comunicazioni di questo tipo).

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