Assegno di ricollocazione, anche in caso di Naspi con legge di Bilancio 2021

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Assegno di ricollocazione: la legge di Bilancio 2021 abolisce la sospensione fino al 2021 prevista per i percettori di Naspi disposta dal DL 4/2019. La manovra ripristina l'originario diritto a favore dei disoccupati Naspi di percepire l'assegno estendendolo a chi percepisce DIS-COLL (indennità di disoccupazione dei collaboratori) e cassa integrazione in presenza di specifici requisiti.

Assegno di ricollocazione, anche in caso di Naspi con legge di Bilancio 2021

Un emendamento alle legge di Bilancio 2021 approvato in commissione alla Camera lo scorso 20 dicembre ripristina il diritto per i disoccupati percettori di Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione) di ricevere l’assegno di ricollocazione che era stato reso inaccessibile fino al 31 dicembre 2021 dal Decreto Legge del 28 gennaio 2019, n. 4.

Lo stesso emendamento include nel beneficio anche chi percepisce DIS-COLL, indennità di disoccupazione dei collaboratori, cassa integrazione in presenza di specifici requisiti e reddito di cittadinanza.

In sostanza la manovra destina parte delle risorse del Fondo per le politiche attive del lavoro, nell’ambito del programma React-EU, 500 milioni per il 2021, al riconoscimento dell’assegno di ricollocazione in favore di soggetti che si trovano in determinate condizioni.

Assegno di ricollocazione, anche in caso di Naspi con legge di Bilancio 2021

L’emendamento della legge di Bilancio 2021 amplia, quindi, la platea di potenziali beneficiari dell’assegno di ricollocazione.

Risultano inclusi:

  • coloro che percepiscono Naspi o DIS-COLL da oltre 4 mesi;
  • coloro che sono stati collocati in cassa integrazione;
  • coloro che sono soggetti a sospensione del rapporto di lavoro con collocazione in cassa integrazione per cessazione di attività;
  • coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza;
  • coloro che sono stati ammessi alla cassa integrazione straordinaria, purché i loro profili e ambiti siano previsti dall’Accordo di ricollocazione sottoscritto dalla loro azienda e dalle organizzazioni sindacali.

Assegno di ricollocazione, il ruolo delle agenzie per l’impiego

La norma prevede una dotazione per la misura di un massimo di 267 milioni di euro per il 2021 che dovranno essere utilizzati presso i soggetti che forniscono servizi di assistenza personalizzata per la ricerca di occupazione.

È di vitale importanza, infatti, il ruolo delle agenzie private nel procedimento di ricollocazione: il centro per l’impiego competente per territorio assicura il servizio di presa in carico e la profilazione dei lavoratori e corrisponde l’assegno di ricollocazione.

È il beneficiario, però, a individuare una delle agenzie per il lavoro autorizzate o accreditate allo svolgimento di uno o più servizi per il lavoro che con la quale intraprendere un percorso di accompagnamento a una nuova occupazione integrato da un eventuale percorso formativo.

Infine, sarà Anpal a stabilire le modalità di erogazione dell’assegno di ricollocazione, con la presa in carico del beneficiario.

Su questa misura, come su tutte le altre, per la conferma definitiva bisognerà attendere l’approvazione ufficiale della Legge di Bilancio 2021 che dovrà avvenire entro l’anno.

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