Assegno di incollocabilità 2021: cos’è e a chi spetta? La guida completa

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Cos'è l'assegno di incollocabilità 2021? Tutto ciò che c'è da sapere sulla prestazione INAIL che spetta agli invalidi per infortunio o malattia professionale che non possono più lavorare. Ecco la guida completa: dall'importo, rivalutato ogni anno, alle istruzioni su come fare domanda.

Assegno di incollocabilità 2021: cos'è e a chi spetta? La guida completa

Assegno di incollocabilità 2021: cos’è e a chi spetta esattamente la prestazione riservata agli invalidi per infortunio o malattia professionale?

Si tratta di quel sussidio, erogato mensilmente dall’INAIL, a persone che hanno subito un infortunio, sia sul lavoro che in altri contesti, o sono stati colpiti da malattia professionale e che per questa ragione sono impossibilitati a fruire del dell’assunzione obbligatoria. I beneficiari sono ritenuti, appunto, “incollocabili”.

L’assegno di incollocabilità viene versato ogni mese fino a quando l’interessato, che deve rispettare certi requisiti, non raggiunge l’età pensionabile o finché non cambiano le condizioni che determinano l’incollocabilità.

L’importo dell’assegno mensile, che viene rivalutato ogni anno, per il 2021 è di 263,37 euro e viene accreditato direttamente all’interessato insieme alla rendita diretta per l’inabilità.

Di seguito la guida completa su tutti gli aspetti che riguardano l’assegno di incollocabilità, comprese le informazioni su come fare domanda.

Assegno di incollocabilità 2021: che cos’è?

L’assegno di incollocabilità è una prestazione assistenziale mensile che l’INAIL corrisponde ad un proprio iscritto, che non può essere collocato sul mercato del lavoro perché invalido a causa di infortunio o una malattia professionale.

Viene pagato, mese per mese, insieme alla rendita diretta per inabilità permanente corrisposta, sempre dall’INAIL, ai lavoratori che hanno una minore capacità lavorativa a seguito di un evento dannoso.

Viene versato dal mese successivo a quello in cui è stata presentata la richiesta, fino al raggiungimento dell’età pensionabile e non concorre alla formazione del reddito complessivo lordo imponibile ai fini dell’IRPEF.

Assegno di incollocabilità 2021: a chi spetta

L’interessato, titolare di rendita diretta, per ottenere l’assegno di incollocabilità deve possedere i seguenti requisiti:

  • avere un’età non superiore a 65 anni;
  • essere impossibilitato al collocamento in qualsiasi settore lavorativo con un’inabilità riconosciuta dagli organismi competenti:
    • possedere un’inabilità per infortuni sul lavoro o malattie professionali non inferiore al 34 per cento riconosciuta dall’INAIL secondo le tabelle allegate al DPR n. 1124/1965 per eventi fino al 31 dicembre 2006;
    • avere una menomazione dell’integrità psicofisica-danno biologico superiore al 20 per cento secondo le tabelle allegate al D.lgs. n. 38/2000 per eventi dal 1° gennaio 2007 in poi.

Assegno di incollocabilità 2021: importo e pagamento

L’importo dell’assegno di ricollocazione è rivalutato annualmente, con apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sulla base della variazione effettiva dei prezzi al consumo secondo le stime ISTAT.

Dal 1° luglio 2021 fino al 30 giugno 2021 la misura della prestazione ammonta a 263,37 euro, rimanendo uguale a quella del 2020 (D.M. n. 173/2021).

L’assegno viene erogato mensilmente insieme alla rendita tramite i seguenti canali:

  • accredito su conto corrente bancario o postale;
  • accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale;
  • accredito su carta prepagata dotata di codice Iban;
  • tramite gli Istituti di credito convenzionati con l’INPS per i titolari di rendita che riscuotono all’estero.

Solo per importi non superiori a 1.000 euro, è prevista la possibilità di pagamento in contanti presso gli sportelli bancari o postali.

Assegno di incollocabilità 2021: come fare domanda

Il titolare della rendita che presenta i requisiti richiesti per ottenere l’assegno di ricollocazione può inoltrare la domanda alla sede competente dell’INAIL in base al suo domicilio tramite i seguenti canali:

  • presentandosi allo sportello;
  • inviando una richiesta tramite posta ordinaria;
  • inviando la richiesta tramite posta elettronica certificata;
  • rivolgendosi ad un patronato.

L’INAIL, per facilitare l’individuazione della sede o del patronato competenti, fornisce uno strumento di ricerca sul proprio sito istituzionale per reperire tutti i contatti utili per l’invio dell’istanza.

La domanda deve comprendere, oltre ai dati anagrafici, la descrizione dell’invalidità, lavorativa ed extralavorativa, e la fotocopia del documento di identità.

In caso di invalidità extralavorativa, dovrà essere presentata la certificazione del medico.

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