Riforma pensioni 2022, APE sociale esteso? Possibili novità per i lavori gravosi

Eleonora Capizzi - Pensioni

Riforma delle pensioni 2022, verso l'estensione dell'APE sociale? È questa una delle ipotesi in campo, anche alla luce dell'aggiornamento all'elenco dei lavori gravosi effettuato dalla Commissione dedicata.

Riforma pensioni 2022, APE sociale esteso? Possibili novità per i lavori gravosi

Riforma pensioni 2022, possibile estensione dell’APE sociale?

Adeguare le vie d’uscita dal mondo del lavoro alle diverse attività lavorative e attenuare il divario di genere riscontrato nell’esperienza di Quota 100 sono gli obiettivi del nuovo progetto di riforma.

Questo è quanto riferito dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, intervistato il 17 dicembre 2021 da La Stampa

A riguardo, è stato infatti già avviato un dialogo tra lo stesso Ministro Orlando e il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, proprio per mettere a punto un pacchetto di interventi che risponda alle esigenze del post Quota 100, lo scivolo in scadenza al 31 dicembre 2021.

Quelle sulla riforma delle pensioni sono dichiarazioni importanti, specie per il momento in cui sono state rilasciate.

Si ricorda infatti che entro fine settembre dovrà essere presentata la Nota di aggiornamento al DEF, documento che fornirà il quadro delle risorse disponibili per l’eventuale estensione della pensione anticipata ad altre categorie di lavoratori.

A dimostrare che non tutti i lavori sono uguali sarà la Commissione istituzionale sui lavori gravosi, che nel documento approvato il 16 settembre 2021 ha individuato le nuove 207 mansioni per le quali potrebbero aprirsi le porte dell’APE sociale nel 2022.

Riforma pensioni 2022, APE sociale esteso? Il Ministro Orlando: guardare alla mansione effettivamente svolta

Dall’esperimento di Quota 100 il Ministro Orlando sembra voler trarre un insegnamento a cui ispirarsi nel progetto di riforma delle pensioni 2022: non bisogna ripetere l’errore di trattare alla stesso modo situazioni profondamente diverse.

Quota 100, secondo il Ministro del Lavoro, ha determinato forti disuguaglianze consentendo a lavoratori in condizioni molto differenti di andare in pensione allo stesso modo: 62 anni di età 38 anni di contributi versati.

C’è poi la questione della disparità di genere, anch’essa evidenziata nel bilancio su Quota 100 dal rappresentante del Governo: lo scivolo ha infatti dato la possibilità di andare in pensione prima a molti più uomini che donne, l’80 per cento del totale dei beneficiari.

Adeguare i requisiti per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro sembra una priorità, ed è in questo contesto di anticipazioni sulla riforma delle pensioni 2022 che si inserisce la notizia dell’aggiornamento dell’elenco delle mansioni gravose elaborato dalla Commissione dedicata.

In attesa che la nuova lista sia resa disponibile, emerge quindi la possibilità che con la riforma delle pensioni 2022 si estendano le possibilità di accesso all’APE sociale (l’Anticipo Pensionistico) destinato, appunto, oltre ai lavoratori invalidi, caregiver o i disoccupati, anche ai lavoratori gravosi con almeno 36 anni di contributi.

Riforma pensioni 2022: tra le ipotesi la riduzione dei requisiti per l’APE sociale

Sempre secondo le ultime novità, emerge che tra le proposte della Commissione sui lavori usuranti vi sia anche la riduzione del requisito contributivo per l’accesso all’APE sociale che, per alcune categorie di lavoratori, come quelli dell’edilizia, potrebbe passare dai 36 richiesti ad oggi a 30 anni di contributi.

Si ricorda che l’APE sociale è un’indennità corrisposta ai lavoratori appartenenti a determinate categorie e ai disoccupati che hanno compiuto 63 anni di età ed hanno almeno 30 anni di contributi (36 per chi svolge attività gravose).

I beneficiari hanno diritto ad un’indennità di accompagnamento alla pensione, riconosciuta fino al perfezionamento del requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia.

In altre parole, si tratta di è una sorta di una “prestazione ponte”, ossia un sussidio economico, in favore di lavoratori in prossimità di pensione e in particolari condizioni lavorative.

Si resta quindi in attesa di ulteriori novità in merito all’ipotesi di estensione dell’APE sociale nell’ambito della riforma delle pensioni 2022.

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