Bonus a famiglie e lavoratori nel decreto di fine mese: dai 200 euro alle bollette, le possibili novità

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Nuovi bonus in arrivo per famiglie, lavoratori e pensionati con il decreto che il Governo punta ad approvare entro la fine del mese di luglio. Tra le ipotesi allo studio l'indennità di 200 euro per ulteriori mesi, ma anche l'aumento del limite ISEE per il bonus bollette.

Bonus a famiglie e lavoratori nel decreto di fine mese: dai 200 euro alle bollette, le possibili novità

Nuovi bonus in arrivo per famiglie e lavoratori con il decreto “molto corposo” atteso entro fine mese.

Ad anticipare le mosse del Governo, senza però fornire particolari dettagli, è stato il Premier Draghi nel corso della conferenza stampa del 12 luglio.

Dal bonus 200 euro riconosciuto per ulteriori mensilità, fino all’estensione del bonus bollette, emergono tuttavia le prime ipotesi sulle misure in corso di valutazione.

L’obiettivo è stanziare ulteriori risorse per contrastare gli effetti dell’inflazione e del caro energia.

Ai 33 miliardi già spesi si affiancheranno quindi nuove somme a sostegno di famiglie, lavoratori e pensionati danneggiati dall’aumento dei prezzi.

Bonus a famiglie e lavoratori nel decreto di fine mese: dai 200 euro alle bollette, le possibili novità

Dettagli più chiari sulle novità in arrivo si avranno tra due settimane, quando il Governo presenterà ai sindacati il nuovo corposo decreto a sostegno di famiglie, lavoratori e pensionati.

Quello che è emerso dalle parole del Premier Draghi, pronunciate nella conferenza stampa del 12 luglio 2022 successiva al primo incontro con le parti sociali, è la volontà di intervenire ulteriormente per mitigare gli effetti dell’inflazione e dell’aumento dell’energia.

Ed è quindi su questi due punti che si focalizzerà l’attenzione del Governo, a sostegno degli stipendi e per ridurre il peso delle bollette.

Le aree di intervento saranno simili a quelle già affrontate nei mesi scorsi con i diversi provvedimenti economici emergenziali, ad ultimo il Decreto Aiuti: bollette, accise per benzina e gasolio, e in parallelo interventi “proporzionati alla ricchezza, al reddito dell’individuo”.

L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare questo momento di difficoltà, e a livello pratico emergono quindi le prime ipotesi di intervento.

Tra queste, la possibilità che venga ripreso ed esteso il bonus 200 euro. L’indennità una tantum, stando alle anticipazioni, potrebbe però ridursi nell’importo per essere però confermata per più mensilità, forse per i mesi di agosto e settembre.

Valutazioni in corso anche su come intervenire per mitigare gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia.

Stando alle anticipazioni fornite dal Sole24Ore, tra le misure all’esame del Governo vi è la possibile estensione del limite ISEE per l’accesso al bonus sociale, che potrebbe passare da 12.000 a 20.000 euro.

Si lavora inoltre alla proroga della riduzione delle accise sui carburanti, per mantenere lo sconto di 30 centesimi previsto ad oggi fino al 2 agosto.

In ogni caso, resta ancora da definire il perimetro delle risorse a disposizione del Governo, base per la messa a punto delle nuove misure. Per il momento si parla di un importo non inferiore agli 8-10 miliardi di euro.

Nuovi bonus nel decreto di fine luglio, in attesa di misure strutturali in Legge di Bilancio 2023

Le misure in arrivo con il decreto di fine mese saranno “urgenti e probabilmente poco strutturali”. Indicazioni del Premier Draghi che confermano quindi la messa a punto di un pacchetto di bonus e indennità una tantum a sostegno di famiglie e imprese.

Su quest’ultimo fronte, tra le ipotesi sulle quali si attende conferma vi è tra l’altro l’estensione del credito d’imposta sulle bollette.

In attesa di conferme, quel che è certo è che il decreto di luglio altro non farà che tamponare l’emergenza, in attesa di un intervento più strutturale in Legge di Bilancio.

La Manovra avrà al centro l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale, ossia il peso di tasse e contributi in busta paga. Prove tecniche anche sul salario minimo che, stando alla proposta presentata dal Ministro Orlando ai sindacati, dovrebbe partire dai contratti collettivi più diffusi per ciascun settore.

Novità sulle quali resta aperto il tavolo di confronto con i sindacati. La riunione del 12 luglio è servita anche per impostare un metodo di lavoro, primo passo per la costruzione di un nuovo Patto sociale per gestire la complicata situazione economica che, viste le premesse, caratterizzerà anche i mesi a venire.

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