Dichiarazioni in scadenza ad ottobre: dal modello redditi al 770/2025

Il 31 ottobre si chiude la stagione dichiarativa. A fine mese scadono i termini per la presentazione del modello redditi, della Certificazione Unica e del Modello 770/2025. Intanto il disegno di Bilancio 2026 arriva in Senato

Dichiarazioni in scadenza ad ottobre: dal modello redditi al 770/2025

Il mese di ottobre chiude la stagione della dichiarazione dei redditi 2025.

La data di lunedì 27 segna il termine ultimo per l’invio del modello 730 integrativo, mentre il 31 scade quello per il modello Redditi.

A fine mese per i contribuenti c’è anche l’appuntamento annuale con il modello 770 e con le CU escluse dalla precompilata.

Prosegue i lavori per la stesure della prossima Manovra: il disegno di Legge di Bilancio è arrivato in Senato e comincia l’iter parlamentare. Si preannuncia battaglia su diversi temi, a partire dalla questione sugli affitti brevi spuntata a sorpresa in settimana.

Dichiarazione dei redditi, Certificazione Unica e Modello 770/2025: appuntamento a fine mese

Ultimi giorni prima della chiusura della stagione dichiarativa 2025. Come ogni anno, il mese di ottobre è ricco di importanti scadenze fiscali: è tempo di chiusura per la dichiarazione dei redditi 2025, così come è alle porte l’appuntamento con il modello 770 per i sostituti d’imposta.

Lunedì 27 ottobre è in calendario il termine per l’invio del modello 730 integrativo, che permette la correzione degli errori riscontrati nella dichiarazione già trasmessa.

La giornata da bollino rosso del mese, però, è quella del 31 ottobre. In questa data si concentrano le principali scadenze dichiarative.

Si parte con il modello redditi, il dichiarativo che deve essere utilizzato da partite IVA, società ed enti, ma anche dai contribuenti titolari di redditi da lavoro dipendente e pensione che non hanno inviato il modello 730.

Appuntamento anche per i sostituti d’imposta, chiamati a presentare il modello 770/2025 e le ultime Certificazioni Uniche dell’anno, relative ai redditi esenti o esclusi dalla dichiarazione dei redditi precompilata.

Il disegno di Legge di Bilancio 2026 arriva in Senato

Non si fermano i lavori per la stesura della Legge di Bilancio 2026 che anzi entrano nel vivo. Il disegno di legge è approdato in Senato e i 154 articoli che compongono il testo ufficiale passano, ora, sotto la lente di ingrandimento delle Commissioni.

La Manovra 2026, come noto, dovrà essere approvata da entrambi i rami del Parlamento entro la scadenza del 31 dicembre per entrare in vigore a inizio anno.

Dal taglio IRPEF alla rottamazione, passando per il pacchetto stipendi e famiglia durante la discussione parlamentare tutto può ancora cambiare, ma come sottolineato anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti purché a saldi invariati.

In campo ci sono 18,7 miliardi e molte promesse da mantenere e come prevedibile non sono mancati neanche gli scontri, con disaccordi all’interno della stessa maggioranza di Governo in particolare sulla disposizione che prevede l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi.

A sorpresa, infatti, sale al 26 per cento per quelli stipulati tramite intermediari mentre resta al 21 per cento negli altri casi, sempre e solo per chi loca un’unica unità immobiliare.

Se la tassazione più alta per chi affitta la prima casa per brevi periodi appare quindi scongiurata, almeno per il momento, per chi affitta in via diretta. Sale invece la ritenuta applicata agli host sui compensi pagati da intermediari e piattaforme di intermediazione, la cosiddetta tassa Airbnb e Booking.

Resta, invece, confermato l’aumento dell’età pensionistica dal 2027 che non salirà subito di 3 mesi ma in modo graduale: 1 mese in più dal 2027 e altri 2 mesi dal 2028. Escluso solo chi fa lavori usuranti e gravosi.

L’età per la pensione salirà quindi a 67 anni e un mese nel 2027 e a 67 anni e 3 mesi dal 2028. Stessi incrementi anche per la pensione anticipata ordinaria, attualmente accessibile con 42 anni e 10 mesi di contributi versati (un anno in meno per le donne) a prescindere dall’età. Le proiezioni di Istat e Ragioneria dello Stato mostrano che la soglia minima verrà portata a 69 anni nel 2050 e raggiungerà i 70 anni entro il 2067.

Nel 2026 stop anche all’uscita anticipata con Quota 103 e Opzione Donna, in scadenza a dicembre e non rinnovate.

Bonus elettrodomestici: domanda sull’App IO

Dopo mesi d’attesa sta per partire il bonus elettrodomestici: il 23 ottobre ha preso il via la procedura di registrazione per i produttori e dal 27 sarà il turno dei venditori.

Due step ai quali seguirà l’avvio della procedura di domanda in favore degli utenti finali. Sarà l’App IO la piattaforma che accoglierà le richieste di accesso al voucher fino a 200 euro.

La data di avvio non è ancora disponibile, ma sarà un successivo decreto del MIMIT a fissare i tempi.

L’agevolazione consiste in uno sconto riconosciuto per l’acquisto di elettrodomestici efficienti, dai frigoriferi fino alle lavatrici, pari al 30 per cento del prezzo ed entro il limite di 100 euro che sale a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro.

Bonus auto elettriche: risorse esaurite dopo l’assalto al click day

Quella appena trascorsa è stata anche la settimana del bonus auto elettriche 2025. Il 22 ottobre ha segnato la data dell’atteso click day per l’accesso ai contributi fino a 11.000 euro per l’acquisto di veicoli elettrici nuovi con contestuale rottamazione del vecchio mezzo.

I fondi stanziati, circa 600 milioni, sono stati prenotati tutti in poche ore. Gli interessati hanno letteralmente preso d’assalto la piattaforma informatica: a pochi minuti dall’apertura, infatti, si registrava già un elevatissimo flusso di utenti e lunghe code per accedere alla procedura di domanda.

I fondi, come detto, sono esauriti e non è più possibile fare domanda ma per chi non è riuscito ad ottenere il contributo non è detta l’ultima parola.

Chi è riuscito ad accaparrarsi il voucher con il contributo, infatti, ha ora 30 giorni di tempo per spenderlo presso il concessionario scelto e acquistare il veicolo.

In caso contrario, il voucher viene automaticamente annullato e le risorse tornano a disposizione sulla piattaforma pronte per essere richieste nuovamente.

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