Sì alla rottamazione quinquies anche per le multe, con il beneficio della cancellazione di interessi e aggio di riscossione. Per le tasse locali la scelta spetterà a Regioni e Comuni. I dettagli nella Legge di Bilancio 2026

Nella rottamazione quinquies anche le cartelle relative alle multe per violazioni del codice della strada, con il beneficio dello stralcio di interessi e aggio di riscossione.
Sul fronte delle tasse locali, dall’IMU fino alla TARI, la scelta spetterà invece ai singoli enti, e quindi a Comuni e Regioni per le imposte di propria competenza.
Questo quanto si evince dalla lettura della bozza della Legge di Bilancio 2026, che se da un lato spiana la strada alla pace fiscale per tutte le contravvenzioni, dall’altro lascia spazio alla discrezionalità delle diverse amministrazioni locali e territoriali sulla scelta se prevedere o meno forme di pace fiscale in favore dei contribuenti.
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Rottamazione quinquies 2026, dentro anche le multe
La nuova rottamazione delle cartelle permetterà di pagare a condizioni agevolate anche le multe stradali affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Lo prevede il comma 16, contenuto nell’articolo 23 della bozza della Legge di Bilancio 2026 in circolazione che, nello specifico, disciplina le regole della sanatoria relativamente alle sanzioni amministrative irrogate per violazioni del codice della strada.
A chi sceglierà di accedere alla pace fiscale in relazione a cartelle del periodo compreso dal 2000 al 2023, che interessano per l’appunto il mancato pagamento delle multe, l’agevolazione consisterà nel taglio degli interessi accumulati per il ritardo nel pagamento, degli interessi di mora o di dilazione e dell’aggio di riscossione.
Invariato l’importo della sanzione iniziale, e quindi della multa comminata dalle amministrazioni dello Stato competenti, e quindi ad esempio dalla Polizia Stradale, dai Carabinieri o dalla Polizia Locale.
Il perimetro della sanatoria è ampio e, a differenza di quanto emerso in una prima fase, non interesserà solo le multe di competenza statale.
A titolo di esempio, saranno incluse nella rottamazione quinquies le multe relative a eccessi di velocità, divieto di sosta, uso del cellulare alla guida o ancora violazioni relative alla circolazione stradale. Si tratta di tutte le violazioni previste dal decreto legislativo n. 285/1992, ossia il codice della strada.
Dal punto di vista generale si applicheranno le tempistiche previste per tutte le cartelle ammesse alla pace fiscale: si pagherà in un massimo di 54 rate bimestrali, spalmate su 9 anni, con un valore minimo per ciascuna rata che è attualmente fissato a 100 euro.
Rottamazione per le tasse locali, la scelta spetterà a Comuni e Regioni
Se per le multe la linea è chiara, così non è sul fronte delle tasse locali.
Per le cartelle relative ad esempio all’IMU o alla TARI, saranno i singoli enti a stabilire forme facoltativa di definizione agevolata.
L’articolo 24 dell’attuale versione della Manovra 2026 prevede che le Regioni e gli Enti locali possano introdurre in via autonoma forme di definizione agevolata dei crediti, in particolare per quelli di difficile esigibilità, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento tributario e dell’equilibrio di bilancio.
Una rottamazione opzionale che si affianca alla possibilità, sempre opzionale, di prevedere forme di definizione agevolata abbinate quelle previste a livello statale.
In sostanza quindi, guardando alla rottamazione quinquies in arrivo, le singole realtà locali e territoriali potranno prevedere la definizione agevolata delle cartelle relative alle tasse di propria competenza. Una pace fiscale rivolta a tutti i tributi disciplinati e gestiti dalle regioni e dagli enti locali, con esclusione dell’IRAP, delle compartecipazioni e delle addizionali a tributi erariali.
Le leggi e i regolamenti sulla rottamazione delle tasse di Comune e Regioni dovranno riferirsi a periodi circoscritti e consentire anche l’utilizzo di tecnologie digitali per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’applicazione delle relative disposizioni, ma in primo luogo dovranno tener conto delle situazione economica e finanziaria degli enti stessi.
Quella fissata dalla Manovra 2026 sarà quindi, salvo novità, una cornice generica all’interno della quale si potranno poi inserire le scelte a livello locale.
Per le prime conferme sarà in ogni caso fondamentale attendere, in primis il testo definitivo del DdL di Bilancio 2026 e poi la conclusione dell’iter parlamentare che darà la forma definitiva alla Manovra entro la fine dell’anno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quinquies anche per le multe, tasse locali a scelta di Regioni e Comuni