Rimborsi e compensazioni senza visto di conformità con il concordato preventivo biennale

Ai titolari di partita IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale nel 2024 si applicheranno i benefici premiali ISA: rimborsi e compensazioni senza visto di conformità, entro le nuove soglie previste dall’anno in corso, si affiancano allo stop agli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate

Rimborsi e compensazioni senza visto di conformità con il concordato preventivo biennale

Concordato preventivo biennale, rimborsi e compensazioni senza visto di conformità fino alla soglia di 70.000 euro per l’IVA e di 50.000 euro per le imposte dirette e l’IRAP.

I vantaggi previsti per chi aderirà al patto con il Fisco non si limitano allo stop agli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il testo del decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri del 24 gennaio 2024 conferma che, in caso di adesione al concordato preventivo biennale, saranno applicati i benefici premiali ISA.
Una regola che si basa sul nuovo rapporto fiduciario che si instaurerà tra contribuenti e Fisco e che si intreccia con le novità previste dal decreto sulla semplificazione degli adempimenti tributari.

Rimborsi e compensazioni senza visto di conformità con il concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo biennale punta a dare il via a una nuova stagione di collaborazione tra partite IVA e Fisco, costruendo un rapporto fondato su “reciproco affidamento e trasparenza”.

Queste alcune delle indicazioni contenute nella relazione illustrativa al testo del decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri il 24 gennaio 2024, che delinea condizioni, requisiti e vantaggi dell’adesione al concordato preventivo.

La sospensione degli accertamenti previsti dall’articolo 39 del DPR n. 600/1973 per il periodo oggetto di concordato è quindi solo una delle disposizioni di favore previste, alla quale si affianca l’applicazione generalizzata dei benefici premiali ISA.

Si tratta delle agevolazioni previste dal comma 11, articolo 9-bis del decreto legge n. 50/2017, graduate in relazione ai diversi gradi di affidabilità fiscale conseguenti all’applicazione degli Indici.

Le più rilevanti consistono nell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA e dei crediti relativi alle imposte dirette e all’IRAP, in parallelo all’esonero previsto per i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto.

Chi accederà al concordato preventivo biennale, accettando entro il 15 ottobre 2024 la proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, verrà inoltre escluso dall’applicazione della disciplina delle società non operative, sarà escluso dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici e beneficerà dell’anticipo di un anno dei termini di decadenza per le attività di accertamento, relativamente ai redditi di impresa e lavoro autonomo oggetto di accordo con il Fisco.

Si attende in ogni caso la pubblicazione del testo del decreto legislativo in Gazzetta Ufficiale per una disamina più accurata dei benefici previsti.

Rimborsi e compensazioni senza visto di conformità, le nuove soglie 2024 potenziano i vantaggi del concordato preventivo biennale

L’attuazione per gradi della riforma fiscale impone di rimettere insieme i pezzi per valutare gli effettivi impatti che potrà avere per l’anno in corso.

Così è guardando proprio ai vantaggi previsti in caso di adesione al concordato preventivo biennale e oltre alle novità previste dal decreto licenziato dal Governo il 24 gennaio bisogna tener presenti le regole già in vigore previste dal decreto legislativo n. 1/2024.

Il testo del provvedimento in materia di semplificazione degli adempimenti tributari potenzia i benefici premiali ISA, intervenendo sui limiti previsti per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità.

Sul fronte dei crediti IVA, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per le compensazioni passa dalla soglia di 50.000 euro al nuovo limite massimo di 70.000 euro, stesso valore previsto per l’esonero sul fronte dei rimborsi.

Compensazioni senza bollino del professionista entro la soglia di 50.000 euro, rispetto ai 20.000 euro previsti fino allo scorso anno, per quel che riguarda invece le imposte sui redditi e l’IRAP.

Novità che si applicheranno quindi anche a chi aderirà al concordato preventivo biennale, che se da un lato perde il vincolo del punteggio ISA pari a 8 ai fini dell’accesso, dall’altro riprende dagli Indici di affidabilità fiscale il pacchetto completo dei benefici premiali.

Il Fisco punta tutto sul nuovo patto che verrà proposto alle partite IVA, concedendo alla generalità degli aderenti benefici fino ad oggi riservati solo ai più meritevoli.

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