L’Agenzia delle Entrate risponderà tramite AI

Rosy D’Elia - Fisco

In futuro ci saranno meno interpelli all'Agenzia delle Entrate e più prompt a una banca dati pubblica: in lavorazione il servizio online per fare domande al Fisco e ottenere risposte immediate

Il Fisco chiede aiuto all’Intelligenza Artificiale, non solo sui controlli.

I sistemi di AI saranno sempre più in prima linea anche nel dialogo diretto tra cittadini e cittadine e Amministrazione Finanziaria.

E le istanze di interpello lasceranno sempre più il posto alle interrogazioni di una banca dati, che dovrà contenere tutti gli elementi utili per sciogliere i dubbi dei contribuenti.

A confermare i lavori in corso su una novità messa in cantiere con la riforma è il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo durante il Forum Fiscale, organizzato da Wolters Kluwer Italia in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel pomeriggio del 6 novembre a Milano.

Chiedi e ti sarà dato (il chiarimento).

È questo il principio alla base della consultazione semplificata, ancora da attuare e prevista dallo Statuto dei Contribuenti rinnovato con le modifiche del Decreto legislativo n. 219 del 2023.

Il mondo distopico in cui le macchine rispondono, in maniera puntuale e adeguata, alle nostre domande diventa sempre più reale con l’Intelligenza Artificiale. E il Fisco non fa eccezione.

Le canoniche istanze all’interpello apparterranno presto a un’altra era.

Nell’immediato futuro “i soggetti di minori dimensioni possono formulare delle richieste direttamente alla banca dati, dove l’IA avrà un ruolo rilevante, e ottenere immediatamente una risposta da parte della stessa Amministrazione finanziaria”, ha spiegato Leo durante l’evento “Riforma fiscale, cooperative compliance e intelligenza artificiale: nuove prospettive per imprese e professionisti”.

La prospettiva futuristica di un botta e risposta tra contribuente e Fisco, agevolato dalla tecnologia, sulla carta è già una realtà: “stiamo lavorando con l’Agenzia delle Entrate e Sogei sulla consultazione semplificata, ha anticipato il viceministro riferendosi a quanto previsto dall’articolo 10 novies dello Statuto dei diritti del Contribuente.

Si attende, infatti, l’attuazione della novità messa in campo a fine 2023 che prevede per le persone fisiche e i contribuenti di minori dimensioni un servizio gratuito che permette di interrogare, su richiesta relativa a casi concreti, una apposita banca dati con circolari interpretative e applicative, le risposte a istanze di consulenza giuridica e interpello, le risoluzioni e ogni altro atto interpretativo.

E nel passaggio dalla teoria alla pratica di questa innovazione, l’Intelligenza Artificiale diventa uno “strumento fondamentale”.

Solo quando il sistema non riuscirà a fornire una risposta adeguata, inviterà il contribuente a presentare istanza di interpello. E, in ogni caso il passaggio dall’AI per chiedere chiarimenti al Fisco sarà condizione necessaria prima di passare a un dialogo più tradizionale con l’Amministrazione Finanziaria: “l’utilizzazione del servizio di cui al presente articolo è condizione di ammissibilità ai fini della presentazione di istanze di interpello”, si legge nello Statuto dei diritti del Contribuente.

Con l’ultimo decreto correttivo della riforma fiscale, su cui il Parlamento ha dato parere favorevole a inizio ottobre, si specifica che si potrà procedere seguendo la via standard anche dimostrando che il documento di prassi “richiamato nella risposta ricevuta non fornisce una soluzione univoca al quesito interpretativo”.

In ogni caso, le regole operative del servizio di consultazione semplificata citata da Leo, anche per un buon coordinamento con le presentazione degli interpelli, dovranno essere messe nero su bianco con un decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze.

Solo successivamente si potrà parlare con il nuovo “Fisco AI” per sciogliere i dubbi sulla normativa fiscale.

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