Visto di conformità, limiti di compensazione più alti: le novità del Decreto Semplificazione Adempimenti

Tommaso Gavi - Imposte

Il Decreto Semplificazione Adempimenti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 gennaio 2024, ha previsto novità sul visto di conformità: vengono innalzati i limiti al di sotto dei quali non è richiesto per la compensazione dei crediti e i rimborsi. Aumento da 50.000 a 70.000 euro annuali per l'IVA e da 20.000 a 50.000 euro per le imposte dirette e l'IRAP

Visto di conformità, limiti di compensazione più alti: le novità del Decreto Semplificazione Adempimenti

Il decreto legislativo per la razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti preliminari è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 gennaio 2024 ed è in vigore dall’anno successivo.

Si tratta del cosiddetto “Decreto Semplificazione Adempimenti”, approvato dal Governo nei limiti della legge delega fiscale.

Tra le diverse misure ci sono novità in merito al visto di conformità e ai limiti per la compensazione dei crediti.

Il tetto massimo per i rimborsi e per la compensazione dei crediti IVA, al di sotto del quale non è richiesto il visto di conformità, passa da 50.000 a 70.000 euro annuali.

Quello per l’utilizzo in compensazione dei crediti relativi alle imposte sui redditi e all’IRAP passa da 20.000 a 50.000 euro.

Visto di conformità, limiti di compensazione più alti: le novità del Decreto Semplificazione Adempimenti

Con l’approvazione del cosiddetto “Decreto semplificazione adempimenti”, il decreto legislativo per la semplificazione delle norme tributarie i cui contorni sono stati delineati dalla legge delega di riforma fiscale, sono arrivate diverse novità.

Il testo del dlgs n. 1 dell’8 gennaio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 gennaio scorso, prevede l’innalzamento dei limiti all’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta e dei rimborsi al di sotto dei quali non è più richiesto il visto di conformità.

Il testo prevede l’aumento sia dell’importo relativo alla compensazione dei crediti IVA, delle imposte dirette e dell’IRAP, sia quello per i rimborsi.

Le soglie sono modificate secondo quanto riportato all’interno della tabella riassuntiva.

Limite annuale Prima del Dlgs Dopo il Dlgs
compensazione crediti IVA 50.000 euro 70.000 euro
rimborsi IVA 50.000 euro 70.000 euro
compensazione imposte dirette e IRAP 20.000 euro 50.000 euro

L’aumento dei tetti viene previsto con la modifica del comma 11 dell’articolo 9 bis del decreto legge del 24 aprile 2017 numero 50, relativo alle regole per i cosiddetti soggetti ISA, quelli per i quali si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Visto di conformità, chi ha accesso ai nuovi limiti: i requisiti per i soggetti ISA

All’interno del Decreto Semplificazione Adempimenti sono contenute numerose misure che interessano le dichiarazioni dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati così come l’estensione del modello 730 a tutti i non titolari di partita IVA.

Viene inoltre riscritto il calendario delle scadenze fiscali. Novità e semplificazioni riguardano anche i soggetti ISA.

È prevista una riorganizzazione per arrivare a una rappresentazione più accurata delle singole realtà economiche e coglierne le evoluzioni.

Verrà inoltre implementato un sistema di precompilazione, grazie al lavoro dell’Agenzia delle Entrate che metterà a disposizione dei contribuenti e dei loro intermediari elementi e informazioni in proprio possesso.

I limiti di riferimento all’anno d’imposta 2022, e in vigore prima dell’entrata in vigore delle misure contenute nel decreto semplificazioni, erano i seguenti:

  • 50.000 euro annuali per compensazioni di crediti IVA e rimborsi;
  • 20.000 euro annuali per le imposte dirette e l’IRAP.

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