Modello 730/2020: rischio controlli e blocco rimborsi per chi modifica la precompilata

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Modello 730/2020, dall'Agenzia delle Entrate le regole sui controlli nel caso di modifica alla precompilata. Blocco preventivo dei rimborsi Irpef se superiori a 4.000 euro o nel caso di scostamenti significativi di redditi o imposte. I dettagli nel provvedimento del 5 giugno 2020.

Modello 730/2020: rischio controlli e blocco rimborsi per chi modifica la precompilata

Modello 730/2020, modifiche alla precompilata con il rischio di controlli e blocco dei rimborsi Irpef.

L’Agenzia delle Entrate detta le regole con il provvedimento del 5 giugno 2020.

I controlli relativi al modello 730/2020 saranno indirizzati ai contribuenti beneficiari di rimborsi Irpef di importo superiore a 4.000 euro, ovvero in caso di modifiche al 730 precompilato che incidono in maniera significativa su redditi o imposte dovute.

Rimborsi Irpef solo dopo i controlli dell’Agenzia delle Entrate anche per i contribuenti a rischio, nel caso di irregolarità già verificatesi negli anni precedenti.

Modello 730/2020: rischio controlli e blocco rimborsi per chi modifica la precompilata

Come ogni anno, l’Agenzia delle Entrate rende noti i criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2020, sia qualora inviate tramite CAF o intermediari abilitati che se trasmesse direttamente dal contribuente.

Il provvedimento del 5 giugno fornisce utili dettagli per capire quali saranno i contribuenti destinatari dei controlli preventivi all’erogazione dei rimborsi Irpef.

A far scattare i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate saranno le modifiche alla precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, nel caso di:

  • scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche.

È altresì considerato elemento di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2020 con esito a rimborso la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

Controlli previsti anche per i rimborsi Irpef di importo superiore a 4.000 euro, qualora derivanti da dati inseriti dal contribuente in sede di modifica al modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate.

Agenzia delle Entrate - provvedimento 5 giugno 2020
Criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2020 con esito a rimborso finalizzati ai controlli preventivi - Articolo 5, comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175

Controlli modello 730/2020, verifiche entro quattro mesi dalla scadenza

Ai sensi dell’articolo 5, comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175 l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare i controlli preventivi all’erogazione dei rimborsi Irpef, in via automatizzata o richiedendo i documenti di spesa, entro quattro mesi dalla scadenza per l’invio del modello 730 precompilato.

Considerando la scadenza lunga del 30 settembre 2020, il termine ultimo per l’effettuazione dei controlli preventivi è quindi fissato al mese di gennaio del 2021.

Se il modello 730 ritenuto a rischio viene presentato dopo la scadenza, il termine di quattro mesi decorre dalla data di trasmissione della dichiarazione dei redditi.

Sarà soltanto dopo l’avvenuta verifica che l’Agenzia delle Entrate erogherà il rimborso fiscale spettante al contribuente. Bisognerà però attendere fino ad un massimo di sei mesi successivi alla scadenza del 30 settembre 2020.

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